antonio conte andrea agnelli

AGNELLI, CONTE E LA FENOMENOLOGIA DEL COGLIONE BY DOTTO - SE ANTONIO CONTE È UN COGLIONE PER ANDREA AGNELLI, È PROBABILE CHE SIA VERO ANCHE IL CONTRARIO.  NON SE NE ESCE. SIAMO TUTTI DEI COGLIONI PER QUALCUN ALTRO CHE, A SUA VOLTA, È UN COGLIONE PER NOI. LA CONCLUSIONE È UNA SOLA: È UN MONDO DI COGLIONI. IL CHE NON È, NECESSARIAMENTE, UN MALE PERCHE' NON SARAI MAI SOLO – LO SCAZZO MANCINI-SARRI. ANCHE IN QUEL CASO... - VIDEO

 

Giancarlo Dotto per il Corriere dello Sport

 

CONTE AGNELLI

Da labiale è diventato virale. Le telecamere lo inchiodano. Andrea Agnelli ha dato del “coglione” a qualcuno e questo “coglione” sarebbe a tutti gli effetti Antonio Conte, un suo ex dipendente. L’aver pronunciato l’insulto con sincera passione non assolve più di tanto il nipote dell’Avvocato. Anzi, secondo alcuni aggrava la sua posizione perché il fuoriuscire di senno non giustifica mai e poi mai il fuoriuscire di stile.

 

“Coglione”, accompagnato da due, meglio se tre, esclamativi, è l’insulto più diffuso nelle zuffe da strada e da stadio. Il più gettonato nelle risse televisive. Alla fine di un Napoli-Inter di qualche anno fa, sempre di coppa Italia, fu Mancini a dare del “vecchio coglione” a Sarri (in questo caso non si sa se più insultante il “vecchio” o il “coglione”), che a sua volta gli aveva dato del “finocchio”.

 

AGNELLI

Perché riscuote tanto successo l’insulto “coglione”? Sale facile alla bocca, ha un suono rotondo, un bell’impasto di vocali e consonanti, e arriva come una fucilata. Una sintesi sprezzante e definitiva. Dà piacere a chi lo pronuncia e deprime chi lo subisce.

 

 

juventus andrea agnelli antonio conte

Dipende anche dal tono. “Sei un coglione”, se te lo dice un amico o tua madre fa male ma non troppo, ti fa sentire un coglione amabile e forse anche amato. Se te lo dice un nemico è una sentenza. Diverso è se il “coglione” te lo dici da solo. “Sono un vero coglione”. In questo caso prevale il piacere sottile dell’autofustigazione. Oltre che l’astuto accorgimento di prevenire il nemico.

ANTONIO CONTE

 

Stiamo parlando del “coglione” singolare perché, se i coglioni sono due, e quasi sempre lo sono, “avere i coglioni” è un fior di complimento. Indica un’attitudine guerriera. E qui la faccenda si complica.

 

Uno che “ha i coglioni” potrebbe a sua volta essere un “coglione”? Direi di sì. I casi si sprecano. Molti uomini cazzuti (per restare all’apparato genitale maschile) risultano tali per via di una modesta percezione della realtà, sono cioè, obiettivamente, dei coglioni. I coglioni, chi li ha, designano il duro, chi non li ha, il vigliacco. Ma non è così semplice. I coglioni possono essere molto ferrigni, ma anche molto fragili.

conte agnelli

 

Si rompono facilmente. Chiedere in giro, anche alle signore che non esitano spesso a farli propri nell’uso gergale, quando ci vuole. “Mi stai sui coglioni” è, invece, una rude sintesi che utilizza i genitali maschili per spiegare al prossimo che non sei nelle sue grazie.

 

C’è poi il “coglioncello”. Il diminutivo in questo caso, a mio avviso, aggrava l’offesa. Nel senso che non ce la fai nemmeno ad essere un coglione. “Coglionazzo” è forse il peggiore di tutti, aggiungendo uno spregiativo che confessa la volontà d’infierire. Ma, dove l’insulto si fa davvero sanguinoso è quando lo accompagni con un aggettivo. “Sei un autentico coglione” o “un perfetto coglione”. O, peggio ancora, “sei un patetico coglione”.  Una combinazione che può risultare micidiale. Molto più di “sei un emerito coglione”, che sa quasi di ammirazione.  

agnelli

 

C’è poi un’accezione più malinconica, quella del “ti sei rincoglionito”, a indicare il  decadimento palese delle tue facoltà cerebrali. Per cui, si dà il caso che un rincoglionito possa essere un coglione che in gioventù ha avuto i coglioni e, ora che la vita non è più sopportabile, non vede l’ora di togliersi dai coglioni.

 

giancarlo dotto

C’è chi dice che il coglione è come il diamante, è per sempre. Una cosa è certa. Chiunque di noi è stato un coglione almeno una volta, agli occhi di qualcuno che, ai nostri occhi, è un vero coglione. Se non lo pensano, ipotesi remotissima, prima o poi lo penseranno. Per capirci, se Antonio Conte è un coglione per Andrea Agnelli, è probabile che sia vero anche il contrario.

 

Non se ne esce. Siamo tutti dei coglioni per qualcun altro che, a sua volta, è un coglione per noi. La conclusione è una sola: è un mondo di coglioni. Il che non è, necessariamente, un male. Da coglione, non sarai mai solo.

ELKANN AGNELLI CONTE BUFFON jpegANTONIO CONTEsarri e mancini si stringono la manoSARRI MANCINIantonio conte foto mezzelani gmt28

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA") 

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA…