roberto mancini

DEFICIT DI CALCIO – I PLAYOFF A MARZO DELLA NAZIONALE, LE DIFFICOLTÀ DEI CLUB IN EUROPA E BILANCI DROGATI: LA VITTORIA DELL’EUROPEO HA SOLO MESSO UNA TOPPA SUL DECLINO DEL MOVIMENTO CALCISTICO ITALIANO – NEGLI ANNI NOVANTA ANDAVAMO IN FINALE PER SETTE EDIZIONI IN FILA DI CHAMPIONS O VINCEVAMO SETTE VOLTE LA COPPA UEFA (QUATTRO CON FINALE TUTTA ITALIANA), MENTRE NELLE ULTIME EDIZIONI DELLE COPPE SIAMO ARRIVATI A 3 FINALI SU 20, TUTTE PERSE – IL PROBLEMA CENTRALE: I VIVAI NON TIRANO FUORI UN CAMPIONE...

italia campione d europa

Andrea Sorrentino per “il Messaggero”

 

Siamo forti e belli, viva il calcio italiano risorto, siamo la tradizione gloriosa e le magnifiche sorti e progressive, nessun ci fermerà: l'orchestrina ha continuato a strimpellare, anzi con maggiore veemenza per via del successo agli Europei, ma intanto il Titanic del calcio italiano ha continuato il suo viaggio a perdifiato, senza guida, oltre l'infinito, in attesa dello schianto. 

 

irlanda del nord italia. 2

Lo certificano l'ennesimo autunno grigio delle nostre rappresentanti nelle coppe e la frana della Nazionale, costretta ai playoff mondiali: quello di Euro 2020 è stato il sogno di certe notti di piena estate, un'estate irripetibile per lo sport italiano che infatti oggi viene celebrato dal magazine dell'Equipe, ma sono stati un incantesimo, la realtà è assai più dura. 

 

INCIAMPI

milan liverpool

 Superata la frontiera di Chiasso o del Brennero, siamo poca cosa. E le cose peggiorano. Il cammino in Champions League è stato ricco di inciampi e strafalcioni, ne usciamo ansimando con Juventus e Inter agli ottavi (nelle ultime due stagioni le qualificate erano state 3) anche perché avevano due avversarie su tre debolissime, l'Atalanta retrocessa in Europa League (a vantaggio del Villarreal, 13mo in Liga) e il Milan eliminato: solo 10 vittorie in 24 partite (5 vinte dalla Juventus). 

 

abraham roma zorya 1

In Europa League, Lazio e Napoli si sono issate a fatica al secondo posto: un anno fa le 3 italiane erano state prime nei rispettivi gruppi. Prima nel girone, nonostante l'incubo-Bodø, è arrivata la Roma, in una Conference League non di livello così infimo, se finora ha eliminato i tedeschi dell'Union Berlin sesti in Bundesliga, mentre il Tottenham quinto in Premier sarà al massimo secondo nel suo girone, ma dovrà battere il Rennes, sennò è fuori. 

 

inter siviglia

La verità è che l'Europa si conferma lontana, per un movimento che è arrivato solo a 3 finali (perse) su 20 nelle ultime 10 edizioni delle coppe, e ha perso posizioni in una frana di credibilità del sistema, e di livello tecnico e agonistico del campionato, che fa orrore, pena, tristezza: pensare agli anni Novanta, quando l'Italia andava in finale per sette edizioni in fila di Champions o vinceva sette volte la Coppa Uefa (quattro con finale tutta italiana), fa molto male, e dovrebbe costringere a serissime inversioni di tendenza, rinnovamenti tecnici e dirigenziali, rivoluzioni culturali di cui nessuno si fa carico, anzi. Una volta alle emergenze del calcio pensava, ufficialmente e ufficiosamente, la politica, ma non è più aria. 

SERIE A - 2

 

LE RESPONSABILITA' 

Abbiamo squadre deboli in Europa perché hanno rose deboli, non strutturate per affrontare il doppio impegno. E giocano in un campionato debole, dove si segna a valanga come nei tornei di secondo piano, ma ci dicono che è il ritorno del bel gioco, pensa un po'. Subito dopo le gravissime responsabilità dei dirigenti del calcio negli ultimi vent' anni, una delle cause principali del disastro è la scarsa cura dei vivai e dei giocatori italiani, e le facilitazioni fiscali per gli stranieri grazie al Decreto Crescita sono il colpo di grazia. 

 

SERIE A 2021/2022

Ma la serie A è di basso livello anche per la disinvoltura con cui si fanno plusvalenze per tenere in vita i bilanci: a bilanci drogati corrispondono, alla lunga, strutture di livello sovrastimato. Una buona metà dei club di A sopravvive scambiandosi freneticamente giocatori scarsi, così vivacchia e non produce squadre di qualità, né giocatori per la Nazionale, nulla insomma, se non un vorticoso giro di denaro che non irrora il sistema, anzi lo inaridisce. 

 

claudio lotito proprietario di salernitana e lazio

Almeno un terzo dei club di A a metà campionato già sa che non lotterà per nessun obiettivo e si rilassa, così escono partite rilassate, non allenanti, che non migliorano nulla, anzi peggiorano il livello e fanno aumentare pure i sospetti. E intanto si continua a giocare con situazioni assurde nel sonno perenne delle istituzioni: la vicenda della Salernitana è grottesca da tempo, e non dimentichiamo che i campioni d'Italia in carica dell'Inter hanno vinto lo scudetto in deroga ai regolamenti. 

 

SERIE A

Per cominciare ad arginare il disastro sarebbe urgentissimo ridurre le squadre della A: da 20 a 18, subito, senza discutere. l'optimum sarebbe tornare a 16, ma figurarsi. Ma un campionato a 18 squadre corrisponde a 74 partite in meno di adesso (col torneo a 16 sarebbero addirittura 140 in meno), e dato che il calcio è in mano ai suoi impresari, ossia le tv che versano il denaro necessario per sopravvivere, la pista è fredda in partenza. Quindi è solo uno dei tanti irrisolvibili problemi del nostro Titanic. Tanto da oggi torna la serie A, e si può riprendere a strimpellare.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…