FRIEDKIN SBARCA CON IL FIGLIO IN ITALIA: STASERA (FORSE) SARA’ IN TRIBUNA ALLO STADIUM PER JUVE- ROMA: IN DIRITTURA D’ARRIVO LA TRATTATIVA CON PALLOTTA PER L’ACQUISTO DEL CLUB GIALLOROSSO: LA DEFINIZIONE DELL'AFFARE PREVISTA A FEBBRAIO. BALLA ANCHE LA COSTRUZIONE DEL NUOVO STADIO E ALCUNE DIVERGENZE SU ALCUNI CONTRATTI DEL PARCO CALCIATORI – MALEDIZIONE ‘STADIUM’ PER LA ROMA: 9 KO IN 9 PARTITE…

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R.Dim. per il Messaggero

 

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Oggi papà Friedkin (Daniel) e suo figlio Ryan sono attesi in tribuna, all'Allianz Stadium di Torino. Si giocano i quarti di finale di Coppa Italia, ma la loro presenza sugli spalti, assume un sapore speciale.

 

Arrivati in Italia l'altro giorno, i futuri proprietari della Roma calcio vogliono iniziare a respirare il profumo della squadra, assaporare l'emozione del tifo, provare l'ebbrezza dei moti passionali che si rincorrono dietro il pallone che viene calciato da una parte all'altra del rettangolo verde, specie quando gonfia la rete e scatena deliri, esaltazioni, tormenti, rabbia, delusioni.

 

LA CONVERSIONEIl negoziato con James Pallotta, azionista all'83% della società giallorossa, quotata in Borsa, è in dirittura d'arrivo. Domenica 26 scade il termine scritto nel contratto di esclusiva di fine dicembre per sottoscrivere il signing, cioè l'accordo che poi deve essere trasformato in closing, al verificarsi di una serie di condizioni. E' quasi certo che ci sarà una proroga.

 

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In tutte le compravendite importanti e delicate serve più tempo di quello previsto per siglare l'accordo definitivo. In più in questo negoziato bilaterale tra venditore e acquirente c'è un convitato di pietra: la costruzione del nuovo Stadio a Tor di Valle, da qualche settimana di proprietà di Radovan Vitek, un immobiliarista ceco proprietario del gruppo Cpi, che ha rilevato il complesso ex Parnasi, con la sponda di Unicredit, banca creditrice.

 

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E anche se i due negoziati sono separati, l'uomo d'affari residente a Houston vorrebbe la garanzia che insieme alla squadra potrà acquistare anche il nuovo impianto sportivo. Sembra che Friedkin, meglio il signor Toyota come ormai lo chiamano i tifosi giallorossi perché è il distributore esclusivo dell'auto giapponese negli Usa (e non solo) in questi giorni che è in Italia voglia approfittarne e attraverso i suoi legali avrebbe già riallacciato i contatti con i consulenti di Vitek, senza perdere di vista il business principale. 

 

La trattativa sulla maggioranza della Roma deve superare gli ultimi step. Si sta concludendo la due diligence per confermare o meno il prezzo pattuito: 705 milioni di euro, al loro del bond da 275 milioni, di altri 60 milioni circa di oneri e altre spese per la costruzione dello Stadio versati da Pallotta.

 

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Da ieri i consulenti - Goldman Sachs per il venditore e JpMorgan per l'acquirente - stanno dipanando uno dei nodi cruciali. As Roma Spv Llc, la scatola americana di Pallotta che detiene tramite Neep holding l'83% del club - cui si aggiunge un 3% posseduto direttamente - ha fatto un prestito-soci di circa 100 milioni alla Roma calcio.

 

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Come va trattato questo prestito, nel senso che deve essere prima convertito in capitale e poi rimborsato da Friedkin? In questo caso influirà sull'assegno da staccare a favore di Pallotta che esce completamente di scena. L'assegno dovrà tener conto anche della tranche di 40 milioni dell'aumento di capitale da 150 milioni da iniettare nelle casse del club entro il 2021. I 40 milioni sono stati messi entro fine 2019 da Pallotta. Ma non è solo questa la strettoia da superare. Pare che ci siano ancora divergenze su alcuni contratti del parco calciatori della società che avrebbero attirato la curiosità dei legali. Dopo aver acquistato la maggioranza, Friedkin dovrà lanciare l'opa.

 

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