GATTUSO SOTTO ACCUSA! IL NAPOLI SI BUTTA VIA: VA IN VANTAGGIO E POI VIENE SPAZZATO VIA DAL VERONA. ORA E’ SESTO IN CLASSIFICA CON 34 PUNTI – IL NAPOLISTA: "OLTRE LOZANO, L’UNICO VERO CAMPIONE ACQUISTATO DA ANCELOTTI, C’È IL NULLA. DE LAURENTIIS PRENDA ATTO DELLA SITUAZIONE. LUI HA PRESO GATTUSO, LUI HA DATO CARTA BIANCA A GIUNTOLI. SOLO A NAPOLI POTEVA ESSERE OSANNATO UN ALLENATORE COME RINGHIO. DA TIFOSI E MEDIA…"

-

Condividi questo articolo


Da ilnapolista.it

 

verona napoli verona napoli

Mancava il Verona nel lungo elenco di squadre che ha battuto il Napoli di Gattuso e Giuntoli. Napoli che gode di ottima stampa, di strabiliante copertura mediatica. Ma conta il calcio, non i favori che ti fanno i giornalisti.

 

E sul campo siamo alla sedicesima sconfitta di questa gestione. Il Napoli viene battuto 3-1, ovviamente con ampio merito, dopo peraltro essere andato in vantaggio al decimo secondo di partita. Ovviamente con Lozano l’unico vero campione che ha il Napoli, non a caso acquistato da Ancelotti.

 

La squadra di Juric è parsa di un altro pianeta, sembrava il Bayern Monaco. Il Napoli è sesto in classifica con 34 punti. È il caso che De Laurentiis prenda atto della situazione. Situazione creata da lui, perché lui ha preso Gattuso, lui ha dato carta bianca a Giuntoli, ma solo lui può fare qualcosa. Così come solo a Napoli poteva essere osannato un allenatore come Gattuso. Da tifosi e media.

verona napoli verona napoli

 

 

 

HARAKIRI NAPOLI

Maurizio Nicita per gazzetta.it

 

 

Perdere una partita in cui sei in vantaggio ancora prima di scendere in campo. Capita colpevolmente a un Napoli confuso e infelice e che non ha metabolizzato le scorie della Supercoppa.

 

Ora si ritrova sesto, ma al di là della posizione - la zona Champions è a due punti - ci sono parecchie cose che non funzionano nella squadra di Gattuso, da sistemare in fretta. E il recupero, ancora precario, di Osimhen e Mertens non dà ottimismo. Perché la sconfitta è davvero brutta e gli applausi sono tutti per il Verona di Juric, che gioca una partita eccellente, vincendo tutti gli uno contro uno in ogni zona di campo e ribaltando una sfida iniziata con una papera difensiva, unica macchia in una prestazione eccellente di squadra.

verona napoli verona napoli

 

Juric schiera il suo classico 3-4-2-1 con Lazovic esterno sinistro, e Dimarco che retrocede in terza linea. Gattuso cambia solo in difesa rispetto alla Supercoppa persa con la Juve. Con Meret in porta, Maksimovic in mezzo e Hysaj a sinistra. Davanti tutti confermati per riscattare quella sfida alla Juve senza gol. Neanche il tempo di cominciare, tre tocchi e in meno di 10 secondi il Napoli è in gol.

 

Zielinski batte per Demme che serve in profondità Lozano, Dimarco cicca clamorosamente l’anticipo e il messicano non perdona. Partita subito in salita per il Verona che per qualche minuto accusa il colpo e Zielinski spreca un’ottima situazione, indeciso se tirare o servire Lozano libero: serve quest’ultimo quando viene rimontato dai difensori. Juric urla più forte di Gattuso e riesce a rimettere in ordine la sua squadra che ritrova fiducia e comincia ad attaccare con intensità, pressando alto e mettendo in costante apprensione una non impeccabile difesa azzurra.

verona napoli verona napoli

 

Demme sfiora il raddoppio, ed è bravo a respingere Silvestri, ma ora è il Verona padrone del campo. Zaccagni in pressing ruba palla a Maksimovic, ma poi serve in maniera non perfetta il liberissimo Kalinic, che perde l’attimo fuggente. È il preludio del pari che porta la firma di Dimarco: applausi per il mancino per come sa riprendersi dopo il clamoroso errore in avvio. Il terzino dà profondità all’azione, poi con Faraoni che si allarga per crossare, Dimarco si fa ritrovare in area, lasciato tutto solo da una difesa messa decisamente male.

 

RINO GATTUSO RINO GATTUSO

Meritato pareggio del Verona che spinge ancora con maggiore convinzione ed è l’istinto di Meret a portarlo a una respinta da pochi passi su Lazovic, con Hysaj che aveva regalato un incredibile assist. Il solo Lozano mette i brividi a Silvestri con un tiro potente ma di poco fuori al tramonto del primo tempo.

 

Nonostante Gattuso cerchi di cambiare e puntare sulla freschezza dei recuperati Osimhen e Mertens, la squadra azzurra sembra senz’anima e manco bella. Juric invece ha in pugno la sua quadra e si permette di cambiare i suoi difensori per non rischiare negli uno contro uno contro i più freschi attaccanti avversari. Sale soprattutto in cattedra Zaccagni, trequartista nel mirino del Napoli. Il suo assist per Barak è delizioso e il vantaggio arriva meritato anche per gli evidenti errori difensivi azzurri, persino con Koulibaly, l’uomo più di qualità.

 

GIUNTOLI E GATTUSO GIUNTOLI E GATTUSO

Il Napoli prova a ribaltare l’azione ma la difesa del Verona è stretta e corta nelle sue linee e gli ospiti cozzano quando un muro. E quando Mertens sbaglia un appoggio ecco Zaccagni affamato partire in contropiede e dopo aver servito Di Carmine si fa trovare pronto sul cross di Lazovic e segna addirittura di testa. Apoteosi per il fantasista, tracollo di un Napoli inconsistente. E ora giovedì c’è in coppa Italia quello Spezia, già incubo in campionato.

aurelio de laurentiis foto mezzelani gmt019 aurelio de laurentiis foto mezzelani gmt019 aurelio de laurentiis foto mezzelani gmt020 aurelio de laurentiis foto mezzelani gmt020

 

Condividi questo articolo

FOTOGALLERY


ultimi Dagoreport

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING... 

FLASH! - FACILE FARE I PATRIOTI CON LE CHIAPPE ALTRUI – INDOVINATE CHE AUTO GUIDA ADOLFO URSO, IL MINISTRO CHE PER DIFENDERE L'ITALIANITÀ HA “COSTRETTO” ALFA ROMEO A CAMBIARE NOME DA “MILANO” A “JUNIOR”? UN PRODOTTO DELL’INDUSTRIA MADE IN ITALY? MACCHÉ: NELLA SUA DICHIARAZIONE PATRIMONIALE, SPUNTANO UNA VOLKSWAGEN T-CROSS E UNA MENO RECENTE (MA SOSTENIBILE) TOYOTA DI INIZIO MILLENNIO. VEDIAMO IL LATO POSITIVO: ALMENO NON SONO DEL MARCHIO CINESE DONFGENG, A CUI VUOLE SPALANCARE LE PORTE...

DAGOREPORT – ANCHE I DRAGHI, OGNI TANTO, COMMETTONO UN ERRORE. SBAGLIÒ NEL 2022 CON LA CIECA CORSA AL COLLE, E SBAGLIA OGGI A DARE FIN TROPPO ADITO, CON LE USCITE PUBBLICHE, ALLE CONTINUE VOCI CHE LO DANNO IN CORSA PER LA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE EUROPEA - CHIAMATO DA URSULA PER REALIZZARE UN DOSSIER SULLA COMPETITIVITÀ DELL’UNIONE EUROPEA, IL COMPITO DI ILLUSTRARLO TOCCAVA A LEI. “MARIOPIO” INVECE NON HA RESISTITO ALLE SIRENE DEI MEDIA, CHE TANTO LO INCENSANO, ED È SALITO IN CATTEDRA SQUADERNANDO I DIFETTI DELL’UNIONE E LE NECESSARIE RIFORME, OFFRENDOSI COME L'UOMO SALVA-EUROPA - UN GRAVE ERRORE DI OPPORTUNITÀ POLITICA (LO STESSO MACRON NON L’HA PRESA BENE) - IL DESTINO DI DRAGHI È NELLE MANI DI MACRON, SCHOLZ E TUSK. SE DOPO IL 9 GIUGNO...