giuliano giuliani

GIULIANO GIULIANI, PIÙ SOLO DI UN PORTIERE IN UN LIBRO LA MOGLIE RAFFAELLA DEL ROSARIO, CHE POI SI SEPARÒ DA LUI, RIVELÒ CHE IL CONTAGIO DEL MARITO, MORTO DI AIDS A 38 ANNI, AVVENNE ALLA FESTA DI ADDIO AL CELIBATO DI DIEGO IN ARGENTINA. QUANDO LA DONNA CHIESE AIUTO AL "PIBE" E A FERLAINO PER ORGANIZZARE QUALCOSA PER RICORDARE GIULIANO, LA RISPOSTA FU IL SILENZIO. GIULIANI CHI? MAI CONOSCIUTO…

Nino Materi per “il Giornale”

 

La letterina di un bimbo di terza elementare. E il ricordo commosso di una figlia, ormai adulta: la figlia che ogni padre vorrebbe avere. Una letterina e un ricordo.

giuliano giuliani cover

Sono rispettivamente la stazione di partenza e la stazione di arrivo del libro «Giuliano Giuliani, più solo di un portiere», scritto da Paolo Tomaselli, che racconta il viaggio di questo calciatore durato 38 anni, prima che l'Aids ne contagiasse l'esistenza condannandolo a una damnatio memoriae sportiva e umana di cui sono colpevoli in tanti, più del virus Hiv.

 

Compreso chi avrebbero potuto - dovuto - sostenerlo e invece per opportunismo, meschinità, vigliaccheria ha scaricato Giuliano come un rifiuto. Lui, tra gli artefici dei trionfi del grande Napoli di Maradona. Eppure al suo funerale, tra i big che gli avevano fatto gol ai tempi d'oro della gloria, c'erano solo o Graziani e Altobelli.

 

giuliani e la ex moglie raffaella

Gli unici a rivendicare una vera amicizia in un universo popolato da falsi amici. Davanti alla bara di Giuliano, il deserto. Ex società ed ex compagni di squadra assenti ingiustificati. E ingiustificabili. La moglie Raffaella Del Rosario che poi si separò dal portiere rivelò già anni fa che il contagio del marito avvenne alla festa di addio al celibato di Diego in Argentina. Fa quindi ancora più male sapere che, quando Raffaella chiese aiuto a Maradona e Ferlaino per organizzare qualcosa per ricordare Giuliano, la risposta fu il silenzio. Giuliani chi? Mai conosciuto.

 

Troppo imbarazzante quel «sieropositivo», quel «cocainomane», quello «spacciatore» (falsità accreditate da inchieste giudiziarie indecenti e campagne giornalistiche altrettanto indecorose). Uno spettro che faceva paura. Era l'epoca in cui il sieropositivo era l'«untore» e l'Aids la «peste del secolo». Questo nel consesso sociale, figuriamoci nell'ambiente del calcio ancora incatenato a una mentalità medioevale.

 

MARADONA GIULIANI

Giuliani non era un santo, ma non meritava ciò che ha subìto: drammi familiari, faide, incomprensioni, raggiri, tradimenti, inganni. Solo i tifosi di tutte le squadre dove ha giocato lo hanno sempre rispettato. Poi quella maledetta diagnosi, ulteriori infortuni, la voglia di rialzarsi e le tante porte sbattute in faccia che ti fanno ricadere a terra; infine la frase sussurrata a un amico nella tribuna dello stadio di Padova, pochi prima di morire: «Ho freddo...».

 

E la luce che si spegne definitivamente il 14 novembre 1996 su un uomo perbene avvolto dal buio della maldicenza. La lista dei «colpevoli» lunga. Come quella della «cause» che hanno portato a un epilogo tanto crudele. Tomaselli le ha analizzate in 200 pagine con il piglio del documentarista ma anche con l'affetto di quell'ex scolaro (l'artefice della famosa letterina) che all'appello rispondeva proprio al nome di Paolo Tomaselli.

 

«La maestra - racconta l'autore - ci disse: "Scrivete una letterina al vostro eroe". Il mio era Giuliani». Eccola dunque la stazione di partenza. Poche frasi, scritte nel 1987 dallo scolaro Tomaselli con la calligrafia tremante delle emozioni che fanno palpitare il cuore dei piccoli: «Caro Giuliani, sono un tuo ammiratore. Anch' io gioco a calcio e copro il tuo stesso ruolo, sarei felicissimo da grande di diventare bravo come te. Tanti saluti da Paolo».

giuliano giuliani

 

E ora la stazione di arrivo, quella del ricordo della figlia di Giuliani, Gessica.

«Ho scoperto da sola la sua malattia, a diciotto anni, facendo una ricerca per il diploma al liceo linguistico internazionale - racconta nel libro -. Mi avevano sempre detto che era morto per un tumore ai polmoni. E conoscere la verità in quel modo è stato orrendo. In tanti mi hanno raccontato che verso la fine lui voleva stare solo con me, per cercare di vivermi il più possibile. Sentiva che non aveva più molto tempo e mi portava sempre con sé».

 

giuliano giuliani

È un amarcord fatto di delicatezza e cartoline attaccate all'anima: «Ho il ricordo nitido della casa di Bologna, sulle colline. C'era questa mansarda gigantesca, unicamente per me, con tutti i giochi immaginabili. E poi c'era il cane Rudi, che cresceva al mio fianco. Alla sera non riuscivo ad addormentarmi senza avere la mano di mio padre nella mia. Avevo un bisogno fisico di quella stretta. Mi manca tantissimo. Ancora oggi non prendo sonno se non abbraccio un cuscino a forma di cuore. È il ricordo di lui che mi porto dentro, ancora adesso. Aveva delle mani bellissime».

 

Non è mai troppo tardi per rimediare ai silenzi, alle piccinerie, del passato. Le ex squadre di Giuliano organizzino un «Memorial Giuliani». Glielo dobbiamo.

Sulla solitudine del portiere sono stati scritti grattacieli di pagine. Ma Giuliano, disperatamente, è rimasto più solo di un portiere. L'unica poesia, la sua, diventata tragedia.

giuliano giuliani maradonala moglie di giuliano giulianila moglie di giuliano giuliani

Ultimi Dagoreport

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO