Carlos Passerini per corriere.it
«No, dentro non puoi parcheggiare». Scenetta comica questo lunedì sera, fuori dallo stadio Rigamonti di Brescia, poco prima del posticipo della 19esima giornata di serie B tra la squadra di casa e il Monza di Berlusconi. Niente parcheggio per Mario Balotelli, il grande ex, assente sul campo in quanto infortunato ma presente allo stadio.
Quando si è presentato al parcheggio dello stadio (ovviamente vuoto, la partita è a porte chiuse) a bordo della sua ruggente Fiat 500 Abarth, Mario è stato stoppato dal personale di servizio: non sei autorizzato a parcheggiare. Breve discussione, quindi Balo ha fatto retromarcia e ha parcheggiato la sua auto sul marciapiede di fronte allo stadio.
CELLINO: «BALO, UN ERRORE»
Lì accanto, a pochi metri dalla sua auto, uno striscione eloquente piazzato nel pomeriggio dagli ultrà bresciani, ancora inferociti con l’attaccante dopo la pessima stagione culminata con la retrocessione in B: «Per noi vali zero, uomo senza dignità».
Più un insulto in classico dialetto bresciano, traducibile con un «va’ a quel paese», ma più colorito. Fra Balotelli e il presidente bresciano Massimo Cellino sono volati gli stracci: c’è in ballo una causa legale. Per Mario, che ha casa a duecento metri dallo stadio, davvero un brutto ritorno nella sua città.
In serata il Brescia ha poi emesso un comunicato per precisare la vicenda: «Nessun giocatore delle squadre avversarie è mai entrato nel parcheggio interno allo stadio. Il Monza, come da Protocollo e come accade ogni partita, ci ha comunicato la lista delle auto e dei mezzi con cui sarebbero arrivati allo stadio (sia delegazione e gruppo squadra) e tutte sono state fatte entrare senza nessun problema, lo ribadiamo come previsto da protocollo».
In sostanza, fa sapere il club, non è stato negato a Balotelli un posto auto: semplicemente non è stata fatta nessuna richiesta per la sua auto e quindi non era possibile farlo entrare. Ad ogni modo, non un ritorno allegro per Mario nella sua città (a parte la vittoria del Monza, 1-0).