“Dalla postazione tv del Centrale non si vede una minchia”. Dopo il sodale Paolo Bertolucci, anche Adriano Panatta nella contro-rassegna su Rainews di Antonello Piroso con Paolo Vicaretti rifila una stoccata alla organizzazione degli Internazionali.
“Ieri ho fatto la prima telecronaca agli Internazionali per la Rai. Un po’ complicata. La postazione dedicata al commento è sopra l’ultimo anello del campo Centrale. Siamo a 30 metri dal campo. Per arrivare lassù ci sono 77 gradini con una grande pendenza, alla mia età faccio fatica. Se per caso devo fare pipì, devo scendere in sala stampa, dove c’è una toilette. Oggi mi sono portato il pappagallo”.
“Ascenzietto” Panatta ne ha anche per l’Atp media che “non ha dato alla Rai neanche i pass per i montatori”: “Non si riesce a lavorare”. Nel frattempo il torneo romano ha perso Rublev (“si batte da solo”) e Rune.
E Sinner? “Secondo me – prosegue il mitologico Adriano - non andrà a Parigi, è stato fermo 15 giorni, è molto faticoso giocare tre set su cinque”. Nonostante la probabile assenza, Jannik potrà diventare numero uno del mondo: “L’Atp, di cui sono stato socio fondatore nel 1973, usa un algoritmo strano. Ti scalano i punti, una cosa abbastanza ridicola”. E sulla protesta agli Internazionali degli eco-gretini, Panatta ironizza: “Ho letto che si sono “cementati”. Ma so’ rimasti lì?”
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