tommaso maestrelli

“SU C’È IL MAESTRO CHE CE STA A GUARDÀ…” – FALCAO JR INTERVISTA MASSIMO MAESTRELLI, FIGLIO DI TOMMASO, INDIMENTICATO ALLENATORE DEL PRIMO SCUDETTO DELLA LAZIO: “L'AMORE DEI TIFOSI BIANCOCELESTI RENDE PIU' VIVO IL RICORDO DI MIO PADRE. QUANDO SENTO L'INNO..." - "SIMONE INZAGHI MI RICORDA PAPÀ NEL SORRISO E NELLA SIGNORILITÀ. E IN CIRO IMMOBILE RIVEDO CHINAGLIA” - LA RETROCESSIONE CON LA ROMA, L’AMICIZIA CON LIEDHOLM, LA COTTA CALCISTICA PER BRUNO GIORDANO - VIDEO

tommaso maestrelli

Giuseppe Falcao per www.leggo.it

Il primo pensiero è subito struggente. «Quando allo stadio sento l’inno con quella frase: “Su c’è il Maestro che ce sta a guardà…”, il cuore mi si allarga di un paio di centimetri e le pulsazioni aumentano vertiginosamente». Le parole emozionate sono quelle di Massimo Maestrelli, figlio di Tommaso, indimenticato allenatore del primo scudetto della Lazio nella stagione 1973-1974.

 

Cosa legge negli occhi dei tifosi laziali quando scoprono che lei è il figlio di Maestrelli?

«Tanto affetto. Pochi giorni fa sono stato a Nepi, in un club dedicato a papà. Un signore mi ha detto: “vedo in te gli occhi di tuo padre e ritorno indietro nel tempo, a pensare ai tanti pomeriggi di felicità che mi ha regalato Maestrelli».

 

Questo grande affetto dei tifosi l’ha legata di più alla Lazio?

«Mi sento legato a tutte le squadre che ha allenato mio padre, ma la Lazio più di tutte. Infatti, quando lui stava molto male, mamma aveva pensato di tornare a vivere a Bari insieme a noi. Lì aveva le sue sorelle. Papà però si oppose: “Roma è la tua città, vedrai che poi apprezzerai questa cosa”, le disse guardando come al solito lontano».

 

Roma le è stata davvero di aiuto dopo la scomparsa di suo padre?

«L’amore della città mi ha sostenuto. Sembrerà strano ma ogni giorno da 45 anni mi capita di incontrare persone che mi raccontano aneddoti e storie della Lazio di Maestrelli. Quindi per me è come se lui non fosse mai mancato».

massimo maestrelli

 

Che padre è stato?

«Divertente, ironico, affettuoso. La famiglia era il centro di tutto».

 

Prima di allenare la Lazio, Maestrelli è stato calciatore nella Roma. Lo ricordava mai?

«Diventò anche capitano giallorosso. Noi a casa lo prendevamo in giro: “Stai per vincere lo scudetto con la Lazio e sei retrocesso con la Roma”. Papà fu anche amico di Liedholm e la nostra famiglia aveva un buon rapporto con i Viola».

 

Nils Liedholm e Tommaso Maestrelli erano davvero amici?

«Sì e poi avevano una particolarità che li univa di più: erano nati entrambi in ottobre: papà il 7 e Nils l’8. Ogni anno si scambiavano gli auguri. Quando la Roma vinse lo Scudetto, la mia famiglia inviò un telegramma al Barone: “Complimenti per aver riportato lo Scudetto a Roma”. Lui ad un giornalista raccontò che il nostro fu il messaggio più bello».

 

 

 

tommaso maestrelli liedholm

Che rapporto avevate con la famiglia Viola?

«Mamma e Donna Flora si conoscevano e ad ogni Natale si facevano gli auguri. Poi circa quindici anni fa a casa mia invitammo a cena Flora Viola. Ascoltare queste due donne parlare orgogliose tutta la sera dei loro mariti fu molto emozionante».

 

Dopo aver allenato il Foggia, per Tommaso Maestrelli arrivò la Lazio.

«Prima della Lazio, fu contattato anche dalla Roma. La Roma era in A, la Lazio invece era in B. Non so perché scelse il club biancoceleste. Vide qualcosa nella Lazio e la scelse».

 

Lei e suo fratello Maurizio vivevate molto la Lazio in quel periodo?

«Si. Assistevamo all’allenamento, poi giocavamo con i calciatori. La cosa bella è che nonostante fossimo solo dei bambini, venivamo trattati come adulti».

 

Che ricordi ha del periodo dello Scudetto?

«Ho fissa in mente l’immagine di papà al gol di Chinaglia al Foggia: restò seduto. Lo stadio stava esplodendo e lui era lì concentrato che si stava godendo quel momento da solo. Sembrava che volesse fermare il tempo, come se quell’istante dovesse durare per sempre».

simone inzaghi

 

Fu la sua più grande gioia da allenatore?

«Si, ma non solo. Fu orgoglioso anche della salvezza dei biancocelesti. Non avrebbe mai accettato di portare la Lazio in serie B dopo averla riportata in Serie A».

 

Che rapporto c’era con il suo presidente Lenzini?

«Ottimo. Avevano la tradizione scaramantica della partita a scopa prima dell’inizio di ogni partita. Ho ancora le banconote vinte firmate da Lenzini».

 

 

 

Cosa ha rappresentato Giorgio Chinaglia?

«Chinaglia era un ragazzo difficile e fragile. Aveva il padre che viveva lontano e si attaccò molto a mio padre. Era uno di casa, stava sempre a pranzo da noi».

 

Poi arrivò Bruno Giordano.

«Giordano fu la più grande cotta calcistica presa da mio padre. Fu attratto incredibilmente dal talento di Bruno».

 

La sua partita preferita di quell’epoca indimenticabile?

«Lazio-Milan 1-0 gol di Re Cecconi al 93’. Ci fu il boato più forte sentito all’Olimpico nella storia della Lazio».

tommaso maestrelli chinaglia

 

Che ricordo ha del povero Re Cecconi?

«Un ragazzo eccezionale, buono, pulito. Faceva il meccanico. Papà lo conobbe a Foggia. La sua morte mi colpì molto, fu assurda».

 

massimo maestrelli foto di bacco

La morte di suo padre, poco tempo dopo quella di Re Cecconi. La Lazio tricolore è stata più volte colpita al cuore.

«Ho una mia teoria. Quella squadra fece una cosa talmente grande che attirò l’attenzione degli Dei...».

 

Frequenta ancora lo stadio?

«Ero abbonato con mio fratello, poi dopo la sua morte mi sono allontanato. Adesso però con i miei figli sto tornando più spesso».

 

Qualcuno dice che Simone Inzaghi assomigli come allenatore un po’ a suo padre?

«Simone mi ricorda papà nel sorriso e nella signorilità».

 

C’è un calciatore di oggi che più di tutti rappresenta la Lazialità?

«Penso a Ciro Immobile. Mi ricorda molto Giorgio Chinaglia, soprattutto per la grinta».

 

Claudio Lotito una volta ha detto che lo Scudetto dell’era Lenzini è stato casuale.

«Casuale o non casuale, soprattutto per me e per mio fratello fu un’esperienza pazzesca. Abbiamo vissuto quell’epoca in un modo indescrivibile. Siamo stati i ragazzi più fortunati del mondo e questo mi ripaga di ogni cosa»

tommaso maestrelli stefano orsini massimo maestrelli foto di baccomassimo maestrelli foto di baccore cecconi chinaglia tommaso e massimo maestrellipulici e maestrelli 8

 

Ultimi Dagoreport

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?

giorgia meloni volodymyr zelensky viktor orban vladimir putin antonio costa

DAGOREPORT – IL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO INIZIERÀ IL 18 DICEMBRE, MA NON SI SA QUANDO FINIRÀ, NÉ COME: IN BALLO C'E' IL FUTURO DELL'UNIONE - DA TRUMP ALL'UCRAINA, I 27 LEADER DOVRANNO PRENDERE DECISIONI CRUCIALI E NON PIU' PROCASTINABILI, PENA LA TOTALE IRRILEVANZA NELLA GEOGRAFIA MONDIALE - E QUI VIENE IL BELLO: CHI SI METTERA' DI TRAVERSO PONENDO IL DIRITTO DI VETO E MANDANDO ALL'ARIA TUTTO? ORBAN FARÀ IL SOLITO GUASTAFESTE FILO PUTIN? E GIORGIA MELONI, CHE HA FATTO ORMAI LA SUA DEFINITIVA SCELTA TRUMPIANA, PRESSATA DAL SUO VICE PREMIER SALVINI CHE HA GIÀ CONSEGNATO L'UCRAINA ALLA RUSSIA, RIUSCIRÀ A CONTINUARE A TENERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE? AH, SAPERLO....

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?

luca matilde bernabei sandokan can yaman

DAGOREPORT – IL TRIONFO DI “SANDOKAN” SU RAI1 FA GODERE LA LUX VIDE MA I FRATELLI BERNABEI, LUCA E MATILDE, BRINDANO SEPARATI – LUCA, CHE E’ COLUI CHE FORTEMENTE VOLUTO RIPORTARE IN TV LO SCENEGGIATO E LO HA PRODOTTO, A MAGGIO SCORSO HA LASCIATO LA FU SOCIETA’ DI FAMIGLIA (FONDANDO LA SUA “OHANA) – DI LUCA NON C’E’ TRACCIA NEI COMUNICATI ED ERA ASSENTE SIA ALL’ANTEPRIMA CHE ALLA CONFERENZA STAMPA – VUOI VEDERE CHE GLI SCAZZI DI FAMIGLIA FANNO PIU’ MALE DELLA “TIGRE DI MOMPRACEM”? AH, SAPERLO…