zanardi

“ZANARDI GUIDAVA SENZA TELEFONINO, UNA RUOTA SI È MOSSA IN MODO STRANO” – PARLA IL VIDEOMAKER CHE HA FILMATO L'INCIDENTE AL PILOTA: ”STRAZIANTI LE SUE URLA, UN MEDICO MI HA PRESO IL CELLULARE E HA URLATO AL 118 DI MUOVERSI SUBITO: "QUESTO MUORE…” –  QUALCUNO RACCONTA DI AVER VISTO IL VOLTO DI ZANARDI DEVASTATO. C'ERA CHI PIANGEVA E CHI... - VIDEO

 

 

Marco Gasperetti per corriere.it

 

zanardi

Le ultime sequenze di quel video, girato ad alta risoluzione con una telecamera professionale, Alessandro Maestrini, 51 anni, giornalista di Perugia, non ha ancora avuto il coraggio di rivederle e forse non lo farà per molto tempo. «Ci sono le urla di Alex, lì dentro, terribili, strazianti, sconnesse e poi soffocate — dice ancora commosso —, una scena che mai avrei voluto vedere in vita mia, nonostante il lavoro che faccio da anni». Il filmato è stato sequestrato dalla Procura di Siena. È un elemento prezioso per stabilire la dinamica dell’incidente nel quale Zanardi è rimasto coinvolto e ci sono elementi, particolari e oggetti che gli investigatori ritengono decisivi. Tra questi anche l’iPhone 11 di colore rosso di Alex che gli investigatori hanno sequestrato.

 

Zanardi lo teneva in mano durante l’incidente?

alex zanardi

«Assolutamente no. Lo smartphone di Zanardi era nel suo alloggiamento di sicurezza sulla bici e lui stava guidando regolarmente con due mani. Non faceva alcun video, non aveva il telefonino in mano. Poi, dopo una curva, ha perso il controllo dell’handbike e si è scontrato contro il camion che arrivava lentamente sulla carreggiata opposta. Ma non stava usando lo smartphone in quel momento, ne ho la piena certezza».

 

Aveva utilizzato il telefonino prima?

«Sì, alcuni minuti prima, ma in assoluta sicurezza e a una velocità molto ridotta».

 

Come l’aveva usato?

la handbike di alex zanardi

«Come una videocamera. Aveva girato un breve filmato riprendendo il panorama. A un certo punto ha inquadrato se stesso e ha pronunciato anche alcune parole, che non ho sentito. Il tutto sarà durato meno di un minuto e, lo ripeto, è avvenuto in sicurezza».

 

E poi?

«Poi lo aveva riposto nell’alloggiamento di sicurezza, dove diverso tempo dopo l’impatto continuava a squillare ed è stato preso dai carabinieri, e aveva continuato a guidare con entrambe le mani».

 

incidente alex zanardi il camion

Lei è sicuro di questo particolare?

«Nessun dubbio. L’ho visto e me lo ricordo perfettamente. Inoltre lo testimoniano anche le immagini del video che ho girato e che adesso sono nelle mani dei magistrati».

 

Qualcuno aveva il compito di controllare il traffico?

«La strada non era chiusa al traffico. La comitiva dei ciclista era preceduta da un’auto della polizia locale. A bordo ho visto una persona che faceva cenno con il braccio di rallentare ai veicoli che arrivavano dal senso opposto».

 

In che posizione si trovava lei quando ha ripreso lo scontro?

alex zanardi

«Stavo seguendo Zanardi sui sedili posteriori della golf bianca decapottabile di mia moglie Liliana. Alla guida c’era un’altra persona e io ero concentrato sulle riprese. Stavo realizzando un servizio nel quale, oltre a un’intervista ad Alex che avrei dovuto fare una volta terminata la tappa, avevo deciso di inserire un po’ di immagini del tour in una delle zone più belle della Toscana».

 

E involontariamente ha filmato l’incidente...

«Sì, una cosa raccapricciante. Quando ho iniziato la ripresa Zanardi era con la sua handbike dietro la nostra automobile. A un certo punto ha accelerato, ci ha sorpassato sulla destra. Poi è iniziata una lieve discesa, con una serie di tornanti. Alex ha perso il controllo dopo una curva a destra e si è scontrato con il camion. L’autista non aveva alcuna responsabilità, stava procedendo lentamente nella sua corsia, non poteva evitare l’impatto».

 

 

Ha notato qualcosa di strano mentre riprendeva con la telecamera?

«Nei momenti in cui Zanardi ha perso il controllo del mezzo la ruota sinistra ha fatto un movimento anomalo e l’handbike ha proseguito dritta. Poi si è ribaltata sul lato sinistro e si è schiantata contro l’autoarticolato. Mi sembra di ricordare che abbia centrato il cerchione della ruota sinistra del camion, ma di questo particolare non sono sicuro perché non ho rivisto il video. Una parte della scena però è coperta dal passaggio di un ciclista con la maglia e i pantaloncini bianchi».

ricostruzione incidente alex zanardi

 

Poi che cosa è accaduto?

«Mi sono fermato con l’auto, incredulo. Ho sentito le urla di dolore di Zanardi, poi quelle disperate della moglie che lo stava seguendo su un furgone. Per qualche istante non sono riuscito bene a capire che cosa fosse successo, non potevo concepire che fosse accaduta questa cosa a Zanardi. Infine ho provato a concentrarmi per chiamare i soccorsi. Ho preso lo smartphone è ho telefonato al 118. Ma qualcuno me lo ha strappato di mano».

 

Chi era?

«Un medico. Era sconvolto. Con il mio telefono ha urlato al 118 di far partire un’ambulanza immediatamente perché non c’era un minuto da perdere. “Sono un medico, ho soccorso il ferito, questo muore, questo muore” ha gridato e io sono rabbrividito».

alex zanardi 1

 

I soccorsi sono arrivati tempestivamente?

«Sì, credo siano passati dieci minuti e in quelle strade così strette e tortuose sono pochi, anche se sembravano non passare mai».

 

E che cosa ha visto?

«La gente della comitiva era disperata, c’era chi piangeva, c’era chi cercava di soccorrere Alex. Qualcuno raccontava di aver visto il volto di Zanardi devastato, altri sotto choc descrivevano la scena con particolari raccapriccianti».

ENRICO FABIANELLI ALEX ZANARDI DANIELE BENNATIZANARDI INCIDENTEincidente di alex zanardi in val d'orcia 1incidente alex zanardi1incidente alex zanardiincidente di alex zanardi in val d'orciazanardi 1ZANARDI

 

alex zanardi

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?