andrea agnelli e maurizio arrivabene della juventus

OCCHIO, CHE NON C'È SOLO LA JUVE - SECONDO FONTI DELLA COVISOC, L'ORGANISMO DI CONTROLLO SULLE SOCIETÀ DI CALCIO, LE PLUSVALENZE INCROCIATE SONO NEL MIRINO DAL 2020 E POSSONO METTERE IN GRAVE CRISI I CLUB CHE LE UTILIZZANO, CONTAGIANDO TUTTO IL SISTEMA CALCIO IN ITALIA - IL CASO DELLA JUVE E' DIVERSO PERCHE' SI E' MOSSA LA CONSOB! - IN PASSATO SOLO CHIEVO E CESENA SONO STATE PUNITE PERCHÉ BECCATE CON LA “PISTOLA FUMANTE” DELLE INTERCETTAZIONI, MA ORA QUESTA “FINANZA CREATIVA” VIENE CONSIDERATA UNA PRASSI DELLA DIRIGENZA AGNELLI…

1 - PLUSVALENZE: FONTI COVISOC "NON SOLO JUVE, INDAGINI DA 2020”

(ANSA) - “Il fenomeno delle plusvalenze incrociate può mettere in grave crisi i club che lo adottano e intaccare il sistema calcio in Italia. Si creano effetti sugli utili a sostegno del patrimonio, senza liquidità”.

 

andrea agnelli e pavel nedved foto mezzelani gmt43

Una fonte della Covisoc, l'organismo di controllo sulle società di calcio, spiega all'ANSA l'espediente finanziario sotto accusa in queste ore.

 

ANDREA AGNELLI E MAURIZIO ARRIVABENE DELLA JUVENTUS

"La cosa - aggiunge la fonte - non riguarda solo la Juve e la Covisoc l'ha individuata dall'autunno 2020 per decine di operazioni, segnalando il tutto alla Procura federale che qualche settimana fa ha aperto un' inchiesta. Subito dopo sono arrivare le richieste di chiarimenti dalla Consob”.

 

2 - PLUSVALENZE JUVE, PERCHÉ IL SUO CASO È DIVERSO: L’INTERVENTO DELLA CONSOB HA CAMBIATO GLI SCENARI

Stefano Agresti per www.corriere.it

 

andrea agnelli foto mezzelani gmt14

C’è chi la definiva «finanza creativa». E c’è chi, battendo sulla spalla di Fabio Paratici (il quale sorrideva compiaciuto), chiamava il dirigente della Juve «il mago delle plusvalenze».

 

andrea agnelli e pavel nedved foto mezzelani gmt44

In effetti dal suo cilindro di conigli ne sono usciti a decine, nel corso degli anni: dal famoso Pjanic, ceduto al Barcellona per 61 milioni mentre Arthur faceva il percorso inverso per 72, fino allo scambio di sconosciuti ragazzini con il Marsiglia, Tongya per Marley, valutati 8 milioni ciascuno.

 

Operazioni di maquillage al bilancio che permettevano – non solo alla Juventus – di sistemare i conti senza sborsare denaro e che, in buona sostanza, consistevano nell’attribuzione di valutazioni evidentemente fuori mercato ai calciatori.

 

andrea agnelli foto mezzelani gmt8

In questo modo i conti nell’immediato apparivano in ordine, perché le cessioni finivano nella parte attiva, mentre la (presunta) spesa per i giocatori acquistati veniva spalmata sugli anni di contratto del calciatore stesso.

 

Una soluzione estrema, emergenziale, che già aveva creato grandi problemi finanziari ai nostri club a inizio millennio quando Inter e Milan erano state anche processate dalla magistratura ordinaria e poi assolte per ché il fatto non costituiva reato. Un’abitudine che è stata riproposta nelle ultime stagioni.

 

andrea agnelli foto mezzelani gmt13

L’intervento della Consob

Ma perché adesso la situazione è cambiata? Il motivo è semplice: si è mossa la Consob. Fino a qualche mese fa di plusvalenze fittizie si era occupata – ogni tanto, quando non poteva farne a meno – la giustizia sportiva.

 

La quale partiva però da un concetto che di fatto annullava ogni possibilità di condanna: la soggettività della valutazione dei calciatori. Nessuno, secondo gli organi della Figc (e anche secondo i magistrati ordinari che in passato hanno ragionato allo stesso modo), era in grado di stabilire se davvero i costi dei trasferimenti fossero artatamente gonfiati, anche di fronte a casi abbastanza chiari come gli scambi di giocatori di nessun valore a prezzi elevatissimi e curiosamente identici.

 

andrea agnelli foto mezzelani gmt12

«Chi può dimostrare che non si tratti di errori di mercato?», era la tesi. Solo due club sono stati condannati dai tribunali del calcio: il Chievo e il Cesena. Perché loro sì e gli altri no? Perché in quel caso c’era la «pistola fumante», la prova inconfutabile del reato: un dirigente del Cesena dell’epoca era intercettato dalla magistratura ordinaria per altri motivi e, in quelle telefonate, mentre sistemava altre faccende, concordava con il Chievo le plusvalenze fittizie poi effettivamente realizzate e messe a bilancio.

 

andrea agnelli foto mezzelani gmt9

Gli atti dell’inchiesta, trasmessi alla giustizia sportiva, hanno portato alla penalizzazione dei due club (mai messa in pratica per la società romagnola, che nel frattempo era fallita).

 

Calciatori iper valutati

Ora che è entrata in azione la Consob gli scenari ovviamente cambiano anche a livello sportivo, tant’è vero che la Covisoc – l’organismo di vigilanza della Figc – ha segnalato alla procura federale 62 operazioni di mercato che meritano attenzione.

 

andrea agnelli foto mezzelani gmt10

Di queste, ben 42 riguardano la Juve: ce ne sono con il Manchester City e con la Pro Vercelli, con il Barcellona e con il Lugano, con la Sampdoria e con il Genoa, e poi con Empoli, Parma, Pescara, Pisa, Novara, Amiens, Basilea. Ma nel mirino è finito anche il Napoli per l’operazione Osimhen acquistato dal Lille per 71,2 milioni.

 

Il problema è che, mentre il campione nigeriano lasciava la Francia, arrivavano da Napoli quattro calciatori di livello discutibile valutati cifre elevatissime: il vecchio portiere Karnezis oltre 5 milioni, i ragazzini Palmieri, Manzi e Liguori tra i 4 e i 7 milioni.

 

andrea agnelli foto mezzelani gmt11

Colpisce, della Juventus, anche la portata delle operazioni condotte attraverso la squadra B, iscritta al campionato di serie C: nella stagione 2019-2020 ha movimentato 39 milioni per quella formazione mentre le altre 59 società iscritte a quello stesso torneo, messe assieme, sono arrivate a un decimo di quella cifra. E tutto questo per arrivare a metà classifica.

 

Le differenze

cristiano ronaldo ed andrea agnelli foto mezzelani gmt32

Nelle ultime stagioni si è parlato di plusvalenze anche per altre società, ad esempio per l’Inter che ha spesso ceduto a prezzi decisamente alti gran parte dei giovani della propria Primavera (tra i quali erano comunque nascosti alcuni gioielli, come Zaniolo, finito alla Roma nell’operazione Nainggolan per una cifra apparsa all’epoca esagerata).

 

andrea agnelli pavel nedved fabio paratici foto mezzelani gmt54

Ma questo non significa che così fan tutti. Molti club sono rimasti alla larga da tale metodo, e di recente qualcuno ha anche cominciato a protestare. Come Commisso, presidente della Fiorentina: «Nei conti dovrebbe esserci trasparenza, invece la Juve non l’ha rispettata. E non è stata penalizzata, né in classifica né sul mercato».

 

Ultimi Dagoreport

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?