"PAUL" FICTION - IL PROBLEMA AL GINOCCHIO DI POGBA OBBLIGA LA JUVE A RIVEDERE GLI OBIETTIVI DI MERCATO - A PESARE NON SONO SOLO L'INFORTUNIO E L'INTERVENTO, MA ANCHE IL FATTO CHE DOVRÀ SALTARE LA PREPARAZIONE ATLETICA, FONDAMENTALE PER UN CALCIATORE FISICO COME LUI - I BIANCONERI PENSANO A PAREDES DEL PSG PER COLMARE L'ASSENZA DEL FRANCESE, MA PRIMA BISOGNA PIAZZARE GLI ESUBERI - SI VALUTA ANCHE LA SOLUZIONE INTERNA, MA SE POGBA DOVESSE AVERE RICADUTE…

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Domenico Marchese per “la Repubblica”

 

infortunio paul pogba infortunio paul pogba

Il dilemma Pogba costringe la Juventus a ripensare i propri piani per il futuro. Mentre i compagni sono scesi in campo nella notte con il Barcellona, seconda amichevole del tour negli Stati Uniti, i bianconeri hanno cercato la migliore soluzione per ridurre al minimo lo stop.

 

L'unica certezza è che il francese dovrà sottoporsi a un intervento al menisco laterale: almeno 40 giorni per tornare a correre, qualcuno in più per essere in condizione. Un duro colpo da digerire che getta qualche ombra sul futuro prossimo. Anche se il problema al menisco è di natura traumatica, rientrando quindi nella casistica gestita dalla sorte, per un calciatore fisico come lui saltare la preparazione è un problema difficile da risolvere.

pogba juve pogba juve

 

Considerando anche che l'ultima uscita con il Manchester United risale al 19 aprile. Sono state 72 le partite saltate nell'ultimo triennio dal Polpo: prima l'infortunio alla caviglia del 2019, che lo costrinse ad un intervento chirurgico. Poi il problema alla coscia destra (37 giorni), seguito da un altro guaio muscolare che ne aggiunse altri 85 al suo personale conto. Un totale di 456 giorni di stop per un calciatore che nella prima avventura a Torino saltò solo 11 partite.

paul pogba 1 paul pogba 1

 

L'operazione e il recupero

L'intervento sarà preceduto da un consulto con uno specialista: più un pro-forma, visto che l'operazione pare necessaria dal punto di vista clinico e da quello sportivo, data la natura della lesione.

 

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I 40 giorni di stop sono il prezzo da pagare per risolvere il problema definitivamente: una terapia conservativa potrebbe restituire in fretta Pogba ad Allegri, anche il 27 agosto come è trapelato nelle prime ore dopo il ko, ma sarebbe un'incognita troppo grande per la Juventus, che punta su di lui per ritornare a vincere già da quest' anno. Ma lo sarebbe anche per lo stesso calciatore e per la Francia: una ricaduta metterebbe a rischio la sua partecipazione al Mondiale in Qatar.

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Pogba si opererà, anche se prima è stata richiesta una consulenza specialistica negli Stati Uniti a cui non è escluso ne segua un'altra in Europa. La rapidità d'azione è una componente chiave. Salterebbe la prima di campionato con il Sassuolo, quindi la Sampdoria, il big match con la Roma, poi Spezia, Fiorentina, Salernitana e Monza. Oltre alle prime due giornate di Champions, ancora da definire. Probabile un suo ritorno in campo dopo la sosta per la Nazionale del 25 settembre.

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LE CONSEGUENZE SUL MERCATO

Difficile, se non impossibile, sostituire il Polpo, tanto meno in questa fase del mercato. Per caratteristiche fisiche e tecniche, trovare un suo clone è impossibile: più facile tornare sul mercato inseguendo le piste già battute a centrocampo, adattando i compagni di reparto. In realtà il sostituto, sia per la Juve che per la Francia, è Rabiot: la sua assenza in tournée per motivi personali non facilita però l'inserimento e il lavoro di Allegri.

 

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Come visto nelle prime amichevoli, la Juve ruota intorno a Pogba: in fase offensiva, con le giocate illuminanti, ma anche in transizione, dove le sue uscite palla al piede hanno dato una ventata di aria fresca al calcio proposto dai bianconeri. Resta il mercato per rinforzare la squadra: nelle ultime ore c'è stata un'accelerazione sul fronte Paredes con il Psg, regista argentino che piace ad Allegri.

 

La strada giusta per la Juve e per i francesi potrebbe essere quella del prestito oneroso con obbligo di riscatto, ma a una condizione: la cessione di Arthur, richiesto dal Valencia di Gattuso, a patto che il club bianconero contribuisca ai 5 milioni di ingaggio, viste anche le difficili condizioni economiche degli spagnoli. Possibile anche l'opzione Arsenal, per la stima del tecnico Arteta nei confronti del brasiliano.

 

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Non sarà invece Ramsey a sostituire il Polpo: proprio ieri il gallese e la Juventus hanno firmato la risoluzione del contratto dopo anni di infortuni e prestazioni incolori. C'è poi la soluzione interna, che può però solo integrare un intervento sul mercato: Zakaria, McKennie e i giovani Miretti e Fagioli possono sopperire all'assenza del Polpo. Ma non sostituirlo.

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