napoli spalletti kvaratskhelia kim min jae raspadori simeone

LA "RIVOLUZIONE LAMPO" DEL NAPOLI - DOPO GLI ADDII PESANTI IN ESTATE, SEMBRAVA CHE I PARTENOPEI DOVESSERO IMPIEGARE DEL TEMPO PRIMA DI RITROVARE LA QUADRA - MA IN POCHI MESI, GLI UOMINI DI SPALLETTI SONO RIUSCITI A SORPRENDERE L'ITALIA E L'EUROPA, PROPONENDO UN GIOCO SPUMEGGIANTE E TALENTI IN RAMPA DI LANCIO - MERITO DEL LAVORO DI SPALLETTI, MA ANCHE DELLA DIRIGENZA, CHE È RIUSCITA AD ACQUISTARE TALENTI (COME KIM E KVARATSKHELIA) A POCO, ABBASSANDO IL MONTE INGAGGI - L'EX AZZURRO RUUD KROL: "MI RICORDA IL MILAN DI SACCHI…"

1 - L'ARIA NUOVA DI NAPOLI VIA SENATORI E TORMENTI COSÌ È NATA UNA SQUADRA

Dal “Corriere della Sera”

ajax napoli spalletti

 

Non è mai troppo tardi per rigenerarsi, aprire le finestre per una ventata di aria fresca.

La primavera del Napoli è cominciata da qualche mese e la migliore delle previsioni (e non c'è stata) non sarebbe coincisa con i risultati raggiunti. Il Napoli gioca con dinamismo e rigore, è geniale con la palla. Sofisticato nella pressione. In Italia (e per certi versi anche in Europa) non si vede al momento nulla di simile.

 

anguissa napoli torino

Il Napoli è libero di esprimersi: sfrontato ma consapevole. S' impone con la forza di un gruppo che non annovera al suo interno prime firme, segnano tutti e fin qui 10 giocatori diversi. Si aiutano tutti. Sorridono, tutti. Sotto il peso di una responsabilità che aumenta a ogni gara vinta. Lo ha detto dopo il 6-1 all'Ajax, il capitano Di Lorenzo: «Sono andati via grandi giocatori e grandissime personalità e questo ci ha responsabilizzato. Stiamo venendo fuori alla grande».

 

napoli liverpool

Un profondo respiro: aria fresca. Gli addii (pesanti) di Insigne, Mertens, Koulibaly, Fabian Ruiz, Ghoulam e Ospina hanno consentito al club una mirabile operazione finanziaria (ha risparmiato il 30 % per cento sul tetto ingaggi), ma sono stati anche il preludio alla primavera. Nessun equivoco: erano e sono giocatori forti tecnicamente, esperti e di carisma.

 

esultanza napoli foto mezzelani gmt023

Prime firme che però in tanti anni hanno sì vinto tante partite, mai però raggiunto l'obiettivo. Calciatori ormai saturi dell'ambiente Napoli, senatori consapevoli e non più disposti a concedere spazio e tempo ai colleghi. Le dinamiche dello spogliatoio sono complesse: la prima firma fa fatica a non giocare, mette il muso quando è sostituito. Il giocatore forte (o comunque riconosciuto come tale) scende in campo con la convinzione che da solo può risolvere la partita. In linea teorica è anche vero, ma poi tutto dipende dal valore reale dei solisti.

 

Spalletti ha iniziato la sua semina quando è arrivato, lavoro propedeutico ai risultati di oggi. Probabilmente anche la «delusione» (e non gioia per una qualificazione Champions assente da due anni) dello scudetto mancato ha reso inevitabile l'allegerimento. La ventata d'aria fresca è il segno dei tempi, un cambiamento necessario e probabilmente anche fisiologico.

 

LAZIO NAPOLI KVARA

Oltre che una filosofia che la società ha sposato. Gli effetti così dirompenti lasciano spazio a qualche considerazione. Quanto il malumore di chi sapeva di andar via o sperava di andar via condizionava gli altri? Qual era l'atteggiamento in campo: vado e risolvo o aiuto i miei compagni? Quanta considerazione aveva un giovane nel cerchio magico dei «più forti»? Perché il rendimento (e l'umore) di giocatori come Politano o Mario Rui ora è migliore?

napoli monza kvara

 

 I risultati: su 11 partite il Napoli ne ha vinte 9, non ha mai perso, ha segnato 31 gol e ne ha subiti soltanto 8. È primo nel suo girone di Champions ed è in testa anche in campionato, con 20 punti su 24. Ha vinto in modo netto, ma ha anche imbastito rimonte in campi difficili. È il Napoli che non subisce più (anche involontariamente) la legge del più forte. È un Napoli libero.

 

2 - KROL "TECNICA, CORSA E FEROCIA: IL NAPOLI SEMBRA IL MILAN DI SACCHI"

Marco Azzi per “la Repubblica”

 

RUUD KROL

Il doppio ex ha la valigia pronta: dalla Johan Cruyff Arena al Diego Armando Maradona, per assistere pure al secondo atto della sua partita del cuore. «Non posso mancare: mercoledì sarò a Fuorigrotta».

 

Ma Ruud Krol ha ancora negli occhi le immagini del primo round tra Ajax e Napoli e gli scappa una smorfia sentendo la parola rivincita. «L'etichetta giusta è gara di ritorno. Ad Amsterdam non c'è stata storia e un po' me l'aspettavo, anche se un divario simile tra le due squadre era obiettivamente impensabile».

 

RUUD KROL

È più stupito in negativo dall'Ajax o in positivo dal Napoli?

«Sapevo della forza degli azzurri, li ho visti giocare 7 volte in tv e mi avevano già entusiasmato contro Liverpool e Rangers. Dall'Ajax mi aspettavo invece di più: resa inaccettabile, i miei connazionali avrebbero dovuto tirare fuori l'orgoglio, la grinta...».

 

Ma non sono le armi tipiche degli olandesi: casomai degli italiani...

«Vale anche al contrario, allora: il Napoli sembrava una squadra olandese, pressing altissimo, tecnica, corsa. Gli azzurri difendono e attaccano tutti insieme, con dei meccanismi perfetti. Sono in pochi in Europa a saperlo fare in questo momento, peggio per l'Ajax se si è fatto trovare impreparato».

 

RUUD KROL

Qual è la qualità del Napoli che più la entusiasma?

«La ferocia con cui gli azzurri vanno a riprendersi il pallone, quasi sempre nello spazio di 5 secondi. In questo il Napoli di Spalletti mi ricorda il Milan di Arrigo Sacchi».

 

Quel Milan vinse tutto...

«Ma anche il Napoli può fare strada, se conserverà nei prossimi mesi questo standard di forma. Siamo al cospetto di una stagione anomala, spaccata in due dai Mondiali. C'è nell'aria profumo di sorprese...».

RUUD KROL

 

Davvero considera gli azzurri all'altezza delle big?

«Hanno già travolto il Liverpool, vice campione d'Europa. Bisogna vedere come il Napoli arriverà in primavera, ma nell'eliminazione diretta sarà un brutto cliente per tutti. Dagli ottavi anche le favorite dovranno temere la squadra di Spalletti».

 

Qual è il segreto del Napoli?

«Il centrocampo formato da Anguissa, Lobotka e Zielinski è di livello straordinario, quei tre danno un equilibrio incredibile alla squadra. Ma è speciale anche l'atteggiamento: gli azzurri divertono e si divertono».

 

Vede il Napoli meglio in Champions o in campionato?

«Spalletti non deve scegliere: ha l'organico per lottare su tutti i fronti. Ad Amsterdam mancava Osimhen, ma il Napoli ha segnato lo stesso 6 gol. La squadra è piena di talento».

 

RUUD KROL

Raspadori assomiglia davvero a Paolo Rossi?

«No, li vedo diversi. Pablito resta unico, ma Raspadori è svelto, attivo, con un gran futuro davanti. Per non parlare poi di Kvaratskhelia...».

 

Cosa pensa Krol del georgiano?

«Ha le stimmate del fuoriclasse, sono pochi in giro capaci di saltare l'uomo come lui. Ma Kvara deve imparare a passare il pallone. Ascolti Spalletti, con lui diventerà un top player».

Ultimi Dagoreport

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

john elkann theodore kyriakou leonardo maria del vecchio

DAGOREPORT - L’OSTACOLO PIÙ TOSTO DELLA TRATTATIVA IN CORSO TRA IL MAGNATE GRECO KIRIAKOU E JOHN ELKANN NON E' L'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO GEDI BENSÌ COME “RISTRUTTURARE” UN ORGANICO DI 1300 DIPENDENTI, TRA TAGLI ALLE REDAZIONI LOCALI, PREPENSIONAMENTI E “SCIVOLI”, DI CUI CIRCA 280 GIORNALISTI FANNO CAPO A “REPUBBLICA” E ALTRI 170 A “LA STAMPA” - LA PARTITA SUL FUTURO DEL QUOTIDIANO TORINESE, ASSET CHE NON RIENTRA NEL PROGETTO DI KYRIAKOU, NON ACCELERA CON LA CORDATA VENETA MESSA SU DA ENRICO MARCHI - NEL CASO LA TRANSIZIONE ELLENICA NAUFRAGASSE, LEONARDINO DEL VECCHIO HA CONFERMATO DI ESSERE PRONTO: “NOI CI SIAMO” - “NOI” CHI? ESSENDO “QUEL RAGAZZO'' (COPY ELKANN), DEL TUTTO A DIGIUNO DI EDITORIA, I SOSPETTI DILAGANO SU CHI SI NASCONDE DIETRO LA CONTRO-OFFERTA CON RILANCIO DELL’AZIONISTA DELL’IMPERO DEL VECCHIO, IL CUI CEO MILLERI È STATO ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI CON CALTAGIRONE E LOVAGLIO, PER LA SCALATA DI MPS SU MEDIOBANCA-GENERALI - E DA TORINO, AVVISANO LE REDAZIONI IN RIVOLTA DI ROMA E TORINO DI STARE ATTENTI: DALLA PADELLA GRECA RISCHIANO DI FINIRE NELLA BRACE DI CHISSÀ CHI...

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)