ibra giacomelli

LA ROMA FERMA LA FUGA DEL MILAN: A SAN SIRO SEI GOL, DIFESE ALLEGRE E UN GIACOMELLI DA INCUBO - "GAZZETTA": “PARTITA DISASTROSA DELL’ARBITRO CHE SI È INVENTATO DUE RIGORI, UNO PER PARTE. FA ANCORA PIÙ EFFETTO CHE IL VAR NON LO ABBIA RICHIAMATO” – IBRA IMPERIALE: TERZA DOPPIETTA IN TRE PARTITE DI CAMPIONATO. MALE TATARUSANU, CHE SOSTITUIVA DONNARUMMA, BLOCCATO DAL COVID – VIDEO

 

Marco Fallisi per gazzetta.it

 

milan roma ibra

I cinema sono chiusi da qualche ora, ma a San Siro è andato in scena un remake di “Prova a prendermi”: gol, spettacolo e proteste, nel 3-3 tra Milan e Roma non è mancato nulla se non il lieto fine per i piani di Pioli. La banda Fonseca ha mandato in fumo i suoi progetti di grande fuga. I rossoneri ci sono andati vicini, l’hanno tentata e assaporata tre volte nella stessa notte, ma hanno dovuto incassare il triplice ritorno di Dzeko e compagni e accontentarsi di un punto, il primo pareggio in campionato dopo 4 vittorie su 4.

 

Il Diavolo resta al comando della classifica, ma la corsa frena, anche se la striscia di risultati utili consecutivi si allunga a 22 partite e l’imbattibilità post lockdown prosegue, così come il ritmo da paura di Ibrahimovic, alla terza doppietta in altrettante uscite in campionato. La Roma smuove la sua classifica e torna a casa con una bella prova, fatta soprattutto di carattere e solidità mentale: il pareggio finale ha rispecchiato l’equilibrio visto in campo.

 

 

I SOLITI NOTI

giacomelli

Il primo tempo è intenso e ricco di occasioni. Lo marchiano i due signori del gol che non si erano mai incrociati prima di questa sera, Ibrahimovic e Dzeko. Lo svedese sfrutta la primissima chance, dopo due minuti, e l’assist di Rafael Leao, come nel derby: il portoghese scodella dalla sinistra e Zlatan sbuca centralmente anticipando sia Kumbulla che Mirante per il quinto centro in tre partite di campionato. Il bosniaco al 14’ ringrazia Pellegrini, che dalla bandierina disegna una traiettoria pulita, ma soprattutto Tatarusanu, che toppa clamorosamente l’uscita e libera lo spazio per il colpo di testa del capitano giallorosso.

 

Il vice Gigio si riprenderà con un paio di respinte su Ibanez e Pellegrini alla mezz’ora, ma l’errore sul gol di Dzeko pesa: nel Milan capolista tutti girano al massimo, ma tra i pali con Donnarumma è un’altra storia. Dall’altra parte, invece, Mirante salva i suoi su un colpo di testa di Romagnoli e su una gran punizione di Calhanoglu nel finale di primo tempo, ma è il palo a venire in soccorso della Roma quando Kjaer stacca più in alto di tutti su un corner rossonero al 30’:

 

milan roma veretout

ecco, il Milan dei primi 45 minuti sa come fare male grazie alla capacità di palleggio dei suoi attaccanti (vedi il gol) ma punge soprattutto sugli sviluppi dei calci piazzati, un inedito per le abitudini rossonere. La Roma risponde con una buona copertura degli spazi e un atteggiamento sempre propositivo in costruzione, anche se mancano gli affondi di Pedro e soprattutto Mkhitaryan.

 

 

CHE FINALE—   Abbondano invece quelli di Rafael Leao, che comincia la ripresa allo stesso modo con cui si era affacciato alla partita: altro spunto sulla sinistra, altro passaggio vincente per un compagno. Il minuto è lo stesso, il 2’, cambiano azione e marcatore: stavolta il portoghese lascia sul posto Karsdorp con uno strappo dei suoi e serve Saelemaekers, che si inserisce al centro dell’area, piazza alle spalle di Mirante il 2-1 milanista e festeggia il terzo gol in rossonero, il secondo in Serie A.

 

Fonseca si affida alle idee dei due trequartisti in appoggio a Dzeko, e quando le combinazioni tra Pedro e Mkhitaryan funzionano il bosniaco spaventa Tatarusanu: il destro che carica al 7’, su un bel pallone dell’armeno dalla sinistra, finisce di poco sopra la traversa. Scollinata l’ora di gioco, Fonseca cambia l’antagonista di Leao: fuori Karsodrp, dentro Bruno Peres.

 

ibra

Ma l’episodio che porta al secondo pareggio romanista si sviluppa dalla parte opposta, dopo una respinta corta di Tatarusanu su una conclusione di Mkhitaryan al 24’: Bennacer anticipa Pedro al tiro, ma per Giacomelli l’algerino commette fallo, rigore che la Var conferma. E Veretout dal dischetto fa 2-2. Finita? Macché.

 

milan roma pioli

Mentre Pioli rimescola le carte davanti sostituendo Leao e Saelemaekers con Krunic e Castillejo, Giacomelli fischia un altro penalty otto minuti dopo, ancora tra le proteste: vede un fallo di Mancini su Calhanoglu e manda sul dischetto Ibra che riporta avanti il Milan. Lo svedese però è ovunque ed “entra” involontariamente anche nel 3-3 della Roma a 6 minuti dalla fine: angolo di Veretout, Ibrahimovic devia male e Kumbulla infila nella porta rossonera.

 

C’è tempo per l’ultimo sussulto rossonero, con Romagnoli che nel recupero sale in cielo e incorna un pallone indirizzandolo nell’angolo alla sinistra di Mirante: fuori, fuga sfumata. O solo rimandata, vedremo.

IBRAibrahimovic

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."