SOLO UNA COSA POTEVA DISTRARRE DALLA (INUTILE, VISTO CHE SI GIOCA) POLEMICA SULLE DONNE SAUDITE E LA SUPERCOPPA: L'INTRECCIO TRA BARBARA BERLUSCONI, TRAVAGLIO, RENATO FARINA, E LE VELINE INGRATE - ORA LA RAMPOLLA SI DICE INFASTIDITA PER ''L'OCCASIONE MANCATA: SI POTEVA RIFLETTERE SULLA CONDIZIONE FEMMINILE. E INVECE SI È PARLATO DELLA MIA FAMIGLIA''. CHE TESORO, PENSAVA CHE SCRIVENDO AL 'FATTO', NESSUNO AVREBBE COMMENTATO...

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Arianna Ravelli per il “Corriere della Sera

 

BARBARA BERLUSCONI BARBARA BERLUSCONI

Di betulle, veleni e donne arabe. Si era partiti discutendo se fosse opportuno giocare la Supercoppa tra Juventus e Milan in Arabia Saudita e si è arrivati a un botta e risposta durissimo tra il giornalista di Libero Renato Farina e Barbara Berlusconi, la primogenita del Cavaliere e Veronica Lario, a colpi di «velina ingrata» e «miracolati» (da Silvio ovviamente). Come ci si è riusciti?

 

«Mi hanno chiesto, da ex a.d. del Milan, un commento sul caso della partita di Supercoppa e della condizione femminile in Arabia Saudita e per giorni invece si è parlato di politica e di tutt' altro». Così, al telefono, Barbara Berlusconi con la consueta schiettezza non nasconde un po' di fastidio per quella che definisce «un' occasione mancata».

renato farina renato farina

 

Si poteva continuare a riflettere sulla condizione delle donne, sulle regole imposte dal calcio business, sull' ipocrisia dei giudizi e invece si è tornati a parlare di mio padre e della mia famiglia, il senso del pensiero dell' ex a.d. del Milan, che però non vuole aggiungere altro per non dare ulteriore linfa alla polemica.

 

A interpellarla - dal momento che è stata una delle pochissime amministratrici delegate donna del calcio italiano - era stato il Fatto . Che cosa avesse risposto però (in sintesi: «Penso che questa partita non doveva essere organizzata in un Paese in cui non c' è rispetto per le donne, però stupisce l' ipocrisia per cui al calcio sia assegnato il compito di salvare il mondo») è passato in secondo piano, rispetto ai «Cordiali saluti al direttore», insomma al chi avesse risposto, ovvero a un quotidiano storicamente nemico del Cavaliere.

 

BARBARA BERLUSCONI MILAN BARBARA BERLUSCONI MILAN

Così Libero ha titolato «Altra velina ingrata: Silvio tradito da Barbara» (l' altra «velina» sarebbe naturalmente la madre). «Stoltezza o vendetta? Siccome non crediamo che la ragazza, ormai matura, sia una cretina, propendiamo per la seconda ipotesi», l' incipit del pezzo nel quale si parla di «alleanza con il nemico giurato del padre», di «tradimento» e di voglia di rivalsa perché le sarebbe stato tolto il Milan (venduto al misterioso cinese Yonghong Li, ma questa è un' altra storia).

 

Barbara - che ora fa la mamma di quattro figli, è nel cda di Fininvest e con il fratello Luigi ha una holding finanziaria che fa investimenti soprattutto nelle start up - ha risposto con un' altra lettera.

 

Padellaro e Travaglio Padellaro e Travaglio

Decisamente puntuta. In cui spiega di aver scelto di commentare sul Fatto «perché è l' unico giornale che me l' ha chiesto». «Semplice. Forse troppo semplice per Lei che vede intrighi laddove proprio non ci sono o perché forse ha visto troppi film di spionaggio», ha quindi proseguito Barbara alludendo ai guai passati da Farina per le sue attività come «agente Betulla» (ma anche questa è un' altra storia).

 

E poi: «Io miracolata da mio padre? Certo. La lista dei miracolati è lunga, forse c' è un piccolo posto anche per chi per anni si è seduto sulle comode poltrone del Parlamento. Da nominato. Grazie ai voti di mio padre, non certo con le stellette di chi aveva preso migliaia di preferenze personali sul campo». Controreplica di Farina: «Sono riuscito a farle esplodere la sensibilità filiale» e poi l' invito per lo «spionaggio» e la «nomina» a deputato a chiedere «notizie al papà». Ma davvero questa è un' altra storia, che però viene il sospetto appassioni di più dell' Arabia Saudita.

TRAVAGLIO BERLUSCONI TRAVAGLIO BERLUSCONI barbara berlusconi barbara berlusconi BARBARA BERLUSCONI E SILVIO BARBARA BERLUSCONI E SILVIO

 

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