SONO UNA DONNA “E MI SONO SENTITA OFFESA DA SARRI” – LA CRONISTA TITTI IMPROTA SI RIBELLA ALLA BATTUTACCIA DEL TECNICO - "ERAVAMO IN CONFERENZA STAMPA E NON AL BAR. BISOGNA STARE ATTENTI ALLE PAROLE. MI HANNO FERITA LE RISATINE DEI COLLEGHI" - "SARRI ALMENO SI E’ SCUSATO. DE LAURENTIIS NO, IN UN EPISODIO MOLTO SIMILE DEL 2012. MI RISPOSE CHE AVREBBE SCHIERATO ME NUDA IN CAMPO" - VIDEO

-

Condividi questo articolo


titti improta titti improta

 

Gianluca Monti per La Gazzetta dello Sport

 

Maurizio Sarri non ha sovrastrutture e talvolta, suo malgrado, neppure freni davanti ai microfoni.

Così gli capita spesso di scivolare, come accaduto domenica sera a San Siro quando ha risposto in modo sgradevole a Titti Improta, 43 anni, da 25 anni apprezzata giornalista dell' emittente napoletana Canale 21 e segretaria dell' Ordine dei Giornalisti della Campania (che ieri ha stigmatizzato in una nota il comportamento di Sarri).

 

«Sei un donna e pure carina, per questo non ti mando a fare in...» la risposta di Sarri alla domanda della giornalista sulle possibilità di scudetto del Napoli dopo queste ultime due giornate. Il video è diventato virale sul web, Sarri si era però scusato immediatamente: «Non pensavo che si sarebbe "acceso" così - ha detto Titti, figlia dell' ex bandiera azzurra Gianni Improta -.

sarri sarri

 

Credo che non si sia reso conto della gravità di quanto ha detto, ma ho apprezzato il modo nel quale si è poi accomiatato perché era sinceramente mortificato. Io mi sono sentita offesa come donna e come professionista. Eravamo in conferenza stampa e non al bar. In quel contesto bisogna stare attenti alle parole. Vale per entrambe le categorie. A proposito, mi hanno profondamente ferita le risatine dei colleghi».

 

titti improta titti improta

Sarri è uguale in campo e fuori, quando va a parlare dopo le partite ha lo stesso livello di adrenalina di quando vive la gara in panchina e questo di certo non lo aiuta. Toscano, sanguigno, ricorre al turpiloquio con eccessiva facilità. A quel paese, per edulcorare i termini, nei tre anni napoletani ha mandato molti giornalisti, quasi tutti in modo scherzoso ma comunque poco garbato. La tensione gli gioca brutti scherzi, come quando durante un Napoli-Inter di Coppa Italia si è rivolto al collega Mancini dandogli del «finocchio».

 

titti improta-620x434 titti improta-620x434

Le conferenze sono partite che preferirebbe evitare, tanto che quest' anno non ha mai parlato alla vigilia delle sfide di A. Le sue squadre giocano d' attacco, lui invece davanti ai microfoni prova quasi sempre a difendersi e spesso lo fa in modo arruffone. Il nervosismo è accentuato dalla pressione di una piazza che spinge per conquistare lo scudetto, obiettivo per il quale la tifoseria ha digerito l' addio a Champions, Europa League e Coppa Italia. Sarri crede ancora nella possibilità di vincere il titolo, non lo dice però pubblicamente (al contrario dei calciatori) ed alla fine la sua pentola a pressione va in ebollizione.

 

Titti Improta Titti Improta

Come del resto la piazza di Napoli: «Il nostro è un ambiente particolare e non andrebbe avvelenato con certe battute di cattivo gusto - dice Gianni Improta, il «baronetto di Posillipo» nonché padre della giornalista -. Un grande tecnico deve esserlo anche nella comunicazione. Le parole di Sarri e la sua scostumatezza si commentano da sole. Evidentemente, la scuola De Laurentiis fa proseliti». Già perché Titti si è vista rispondere in modo assolutamente sgradevole anche dal presidente: «Dopo la finale di Coppa Italia 2012 gli chiesi del futuro di Lavezzi, mi rispose che avrebbe schierato me nuda in campo. Quella volta non ho ricevuto neppure le sue scuse».

de laurentiis de laurentiis titti improta_201803122114_400x265 titti improta_201803122114_400x265 titti improta titti improta

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

EURO-SCENARI – GIORGIA MELONI NON SARÀ DETERMINANTE PER URSULA: SECONDO TUTTI I SONDAGGI, SENZA SOCIALISTI NON C’È MAGGIORANZA (MA SOLO 338 SEGGI, IL 46,9% DEL TOTALE) – LO STATUS QUO ATTUALE REGGE MA PERDE PEZZI, CON I VERDI LA VON DER LEYEN POTREBBE NAVIGARE TRANQUILLA, MA SCONTENTEREBBE L’ALA DESTRORSA DEL PPE – LA STRATEGIA DI URSULA: TRASFORMARE LE ELEZIONI IN UN REFERENDUM PRO O CONTRO LA RUSSIA, E CREARE UNA COMMISSIONE DI "UNITÀ CONTINENTALE" CON DENTRO TUTTI GLI ATLANTISTI, MELONI COMPRESA…

SERVA ITA-LIA! - ALL’AEROPORTO DI FIUMICINO NON È ANCORA STATO DIGERITO IL FASSINO-GATE CHE ARRIVA ZUCCHERO. QUESTA MATTINA, MENTRE TUTTI ERANO IN FILA PER IL VOLO ROMA-MIAMI DI ITA, IL “DOLCIFICANTANTE" SI È PRESENTATO CON IL SUO STAFF ED È PASSATO DAVANTI A TUTTI, COMPRESE LE PERSONE IN CARROZZINA, TRA I MUGUGNI E LE INCAZZATURE DEGLI ALTRI PASSEGGERI - ADESSO RITROVEREMO ZUCCHERO SU QUALCHE PALCO A CANTARE LE BALLATE POPOLARI E SFIDARE LE ÉLITE DEI RICCONI? - LA PRECISAZIONE DI ZUCCHERO

DAGOREPORT - PERCHE' LE PROSSIME ELEZIONI EUROPEE SARANNO LE PIU' IMPORTANTI DEGLI ULTIMI TRENT'ANNI? PERCHE' DIVENTERANNO UN REFERENDUM DEI 27 PAESI PRO O CONTRO LA RUSSIA - CON L'INCOGNITA DEL VOTO USA (SE VINCE TRUMP, L'EUROPA RESTA ABBANDONATA A SE STESSA), PER I LEADER DI BRUXELLES LA GEOPOLITICA SCALZERA' IL DUELLO DESTRA-SINISTRA - NON SOLO GRANDEUR FRANCESE, LE PAROLE DI MACRON SULL’INVIO DI SOLDATI IN UCRAINA SONO ANCHE UN TENTATIVO DI RISALIRE NEI SONDAGGI (15%) CONTRO MARINE LE PEN AL 30% 

- L'IMPRUDENZA DELLA MELONA ("MAI CON I SOCIALISTI'') COSTA CARA: SCHOLZ E COMPAGNI FIRMANO UN DOCUMENTO CHE IMPEGNA URSULA A NON ALLEARSI COI CONSERVATORI DI GIORGIA - MA PER LA DUCETTA C’È ANCORA UNA SPERANZA: PUÒ RIENTRARE IN PARTITA SE DOPO IL VOTO DEL 9 GIUGNO CI SARÀ LA CHIAMATA “ALLE ARMI” DI TUTTI I PARTITI ATLANTISTI DELL'UNIONE EUROPEA

ARCHEO-POMPINO - ANITA EKBERG IN AUTO CON FELLINI - VALENTINA CORTESE: “FEDERICO SI PORTÒ IN MACCHINA UNA DI QUELLE ATTRICIONE, CHE PIACEVANO A LUI: PROSPEROSE, ABBONDANTI, VISTOSE. INSOMMA, MENTRE ANDAVANO A OSTIA, LEI PARLAVA DELLA SUA VOCAZIONE ARTISTICA, NEANCHE FOSSE LA BERGMAN. A UN CERTO PUNTO FEDERICO COMINCIÒ AD ACCAREZZARLE I CAPELLI E POI CON LA MANO SULLA NUCA A SPINGERLA VERSO IL BASSO. FINALMENTE LA POVERETTA CAPÌ COSA STAVA ACCADENDO E, CON TUTTO IL FIATO IN GOLA, DISSE: "FEDDERICCO, IO ARTISTA, IO NO POMPETTO"