agnelli cairo ceferin

URBANO CAIRO SI FA INTERVISTARE DAL SUO “CORRIERONE” PER BOMBARDARE IL NEMICO AGNELLI: “LA SUPERLEGA? UN ATTENTATO ALLA SALUTE DEL CALCIO ITALIANO. JUVE, INTER E MILAN HANNO PENSATO AI LORO INTERESSI. AGNELLI TRATTAVA PER LA LEGA CON I FONDI E INTANTO VEDEVA PEREZ. QUESTA E’ MALAFEDE”. POI URBANETTO CHIEDE LE DIMISSIONI DI MAROTTA DA CONSIGLIERE FIGC E DI SCARONI DAL CONSIGLIO DI LEGA – “NEI CONFRONTI DEI TRE CLUB RIBELLI CI VOGLIONO SANZIONI ESEMPLARI”

Daniele Dallera per il "Corriere della Sera"

 

cairo andrea agnelli

L' intervista si interrompe un attimo, quanto basta per sentire una voce: «Presidente ha ragione lei, questo non è calcio, non è più sport, ma solo ricerca di denaro, un affare, vada avanti per la sua strada e difenda il calcio...».

 

«Grazie, grazie», la risposta di Urbano Cairo, presidente del Torino, editore di questo giornale, disgustato per il progetto pomposamente battezzato Super League. «Non ha idea - precisa Cairo - di quante testimonianze di solidarietà, di sostegno, stia ricevendo: appassionati che sono addirittura spaventati da questa competizione che si vuole far nascere».

 

Il suo stato d' animo qual è?

cairo whatsapp a dal pino

«Di indignazione».

 

Perché?

«Partiamo dal calcio italiano, questa Superlega è un attentato alla sua salute, all' interesse collettivo. Tre società, Juve, Inter e Milan, hanno pensato esclusivamente alla loro salute economica, ai loro interessi. Non si preoccupano minimamente degli altri club, delle loro esigenze, dei loro problemi.

 

Attenzione, società che pagano regolarmente gli stipendi, che faticano, lavorano, programmano con coscienza l' attività. E non mi pare proprio che in quel gruppo di 12 club, destinati a diventare magari 15, che promuovono la Superlega si rispettino certe regole virtuose, di sana gestione finanziaria, anzi tutt' altro».

CAIRO

 

lotito cairo 11

Una Superlega forte di una base finanziaria di partenza da 3,5 miliardi. È questa l' attrazione fatale.

«Proprio così, con questo fondo iniziale si intende superare il momento di difficoltà economica che stanno vivendo tutti, chi più chi meno, disinteressandosi però totalmente del bene comune, delle sofferenze altrui. Non c' è alcun senso di responsabilità, bensì una mancanza totale di rispetto, nonostante si faccia parte per esempio di una Lega di serie A che ha cercato di affrontare il momento reso ancora più delicato dalla tremenda pandemia».

 

cairo gazzetta

Perché ha urlato al «tradimento»? Soprattutto nei confronti di Andrea Agnelli, presidente della Juve, leader della Superlega.

«Il progetto che prevedeva l' ingresso in Lega di serie A dei fondi in una media company aveva una base di 1,7-1,8 miliardi, soldi utili al bene comune, anche a superare le gravi difficoltà, un finanziamento importante per il rilancio della stessa serie A, che in questi anni ha perso competitività nei confronti di altre leghe europee.

 

urbano cairo

Agnelli faceva parte del comitato interno delegato a trattare con i fondi, aveva un ruolo importante, di primus inter pares. Il tutto necessitava di un cambio della governance stessa della Lega. Era in atto un' operazione laboriosa. Il comitato dei 5, che attenzione nasce il 13 ottobre 2020, aveva ricevuto la delega di tutte le altre società. Improvvisamente il cambio di scena, nonostante il voto assembleare che aveva sostenuto l' operazione dei fondi: Agnelli e la proprietà dell' Inter prendono le distanze dai fondi. Adesso si capisce il perché».

 

Il perché è l' interesse supremo di Juve, Inter e Milan per la Superlega.

«Si viene a sapere di trattative tra questi 12 club europei, quasi tutti indebitati, di incontri segreti tra Agnelli e Perez. Questa è malafede, concorrenza sleale. Hai una delega della serie A e intanto tratti su un altro fronte, per superare i tuoi gravi problemi economici, i tuoi bilanci in sofferenza, danneggiando le società che ti hanno dato un mandato ben preciso».

 

Presidente Cairo, ha attaccato anche Marotta.

belotti cairo

«È consigliere federale, con la delega della serie A: si deve dimettere. Agnelli ha lasciato l' Eca. Mi aspetto da Marotta un atto analogo per la Figc. Così anche Scaroni, presidente del Milan, coerente però sul versante fondi, perché ha continuato ad appoggiarli, deve dimettersi da consigliere di Lega. Stimo Scaroni, ma occorre un passo indietro».

 

Si aspettava un dissenso così unanime dai tifosi, dalle istituzioni sportive internazionali, Uefa, Fifa, Eca, in tutta Europa, rispetto alla Superlega?

«Sono sincero: sì. Già due anni fa, nella fase embrionale di questo progetto, i tifosi avevano manifestato la loro opposizione».

 

Perché? Dovrebbero essere attratti dalle grandi sfide.

«Non è così. Questa è una competizione che stravolge l' idea di calcio, di sport, non riconosce la passione. Il calcio regala emozioni, va vissuto seguendo questo spirito. Il calcio è partecipazione. Ribadisco: lo vedo, lo sento, lo percepisco dai messaggi della gente che critica la nascita di questa Superlega».

cairo lotito

 

Dure anche le prese di posizione da parte della politica. Sono scesi in campo premier come Draghi, Johnson, Macron che hanno espresso giudizi negativi.

«Mi stupisco che i presidenti, le proprietà di queste 12 società che vogliono dare vita alla Superlega non abbiano interpretato il fastidio che genera una operazione simile, nata e immaginata sulla spinta di motivazioni biecamente finanziarie».

 

Una manovra per superare in bellezza, senza dare spazio ai valori dello sport, i problemi economici delle loro società.

«Momenti critici che vivono tutti, soprattutto in questa fase pandemica. Guardi, nella mia vita imprenditoriale ho acquistato aziende in sofferenza, ma non ho mai fatto operazioni spregiudicate ai danni di altri gruppi e concorrenti. Abbiamo pensato a ridurre i costi, a cercare altre fonti di ricavo, sempre badando alla correttezza, ripianando i debiti e oltretutto pagando sempre gli stipendi. Così nel calcio, dove è inutile negare le difficoltà che sono generali. Leggo di plusvalenze fantasiose di centinaia di milioni, rimandando al futuro i problemi».

 

URBANO CAIRO CON LA MASCHERINA

L' Uefa è stata durissima con le società della Superlega. Ceferin implacabile con Agnelli. La Federcalcio di Gravina altrettanto minacciosa con Juve, Inter e Milan. Ma ora come si deve procedere?

«Ci vogliono sanzioni esemplari. Ciò che hanno fatto è molto grave. Stanno minando la vita delle Leghe, compresa quella italiana».

Nelle ultime ore segnali di sgretolamento del castello (di sabbia) chiamato Super League: cinque squadre inglesi hanno già abbandonato.

«Mi sembra abbiano fatto la cosa giusta, non ho mai creduto che un progetto simile potesse andare avanti».

 

Cosa la spinge a restare nel mondo del calcio?

cairo belotti

«La passione, le emozioni che una partita regala, tra queste ci metto anche le sofferenze. È così da sempre, fin da bambino. Interpreto dentro di me, nel cuore e nella testa, quella fantastica creazione di George Bernard Shaw che ha scritto: "Il calcio è l' arte di comprimere la storia universale in 90 minuti". Questo è il bello del pallone, non è certo partecipare seguendo criteri finanziari».

 

Quando vedremo il Toro in Europa?

cairo andrea agnelli ceferin

«La stagione è iniziata male, ora abbiamo ritrovato un cammino più sicuro, armonioso, sono tornate le vittorie. Noi andiamo avanti con le nostre forze, rispettando le regole e i valori dello sport. Non abbiamo Superleghe da tirare fuori dal cilindro».

urbano cairo foto mezzelani gmt5URBANO CAIROcairo gazzetta

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO