lee miller

LA DONNA CHE VISSE DUE VOLTE – LA STRAORDINARIA VITA DI LEE MILLER, DA COVER-GIRL DI 'VOGUE', BIONDA MAGNETICA CON "UN PEZZETTO DI GHIACCIO NEL CUORE", FINO A DIVENTARE UNA DELLE FOTOGRAFE DI GUERRA PIÙ FAMOSE DEL 20ESIMO SECOLO: NELL'APPARTAMENTO SEGRETO DI HITLER A MONACO, SI FA UN BAGNO NELLA VASCA DEL FÜHRER E DORME NEL SUO LETTO. SEDUTTRICE COMPULSIVA, SE LI SCOPA TUTTI, DA MAN RAY A PICASSO

Fabio Sindici per "La Stampa"

 

lee miller 4

Nel vasto album d'immagini che illustra la vita multipla di Elizabeth «Lee» Miller - mai ci fu, paradossalmente, una vita tanto sovraesposta quanto misteriosa - quella che la racconta meglio è un ritratto in cui lei non c'è.

 

Si tratta di una serie di scatti sullo stesso soggetto: una finestra con una zanzariera rovinata da uno strappo, al cui vertice pende sbilenca una cornice; la vista, dal buco, si apre sul deserto egiziano. Lee è dietro l'obiettivo.

 

Negli archivi messi online dal figlio Antony Penrose se ne trovano sei versioni, la migliore è quella più astratta, solo la rete rotta e il panorama arido e rivelatore di Al Bulwayeb, vicino all'oasi di Siwa. Potrebbe essere una trappola o una via di fuga.

 

lee miller 15

A Siwa, secondo la leggenda, si perse l'armata del re persiano Cambise. Nel cielo due nuvole sembrano unirsi in un paio di labbra che somigliano a quelle che l'amante e maestro Man Ray dipinse nel 1934 sospese sopra una foresta come un voluttuoso disco volante. Le sue, ovviamente. Un ricordo: la complice di sperimentazioni fotografiche e giochi erotici l'ha abbandonato due anni prima. Portrait of space è del 1937.

 

lee miller 5

Lee Miller è nel mezzo del cammin della sua vita. Trent' anni abbaglianti come una solarizzazione, la tecnica fotografica inventata insieme a Man Ray e rivendicata da entrambi. La sua è una bellezza da «generazione perduta», secondo la definizione di Gertrude Stein, bionda magnetica con «un pezzetto di ghiaccio nel cuore», come scrive Mark Haword-Boothe, il curatore di «The Art of Lee Miller», una delle mostre più complete che le sono state dedicate.

lee miller 12

 

Nella zanzariera lacerata s' impigliano ricordi e presagi. Elizabeth, a sette anni, è stata abusata sessualmente, da un amico di famiglia. Uno psicologo le suggerisce di separare sesso e amore, avviando così la sua carriera da seduttrice.

 

È in Egitto per un uomo, il magnate delle ferrovie Aziz Eloui Bey, follemente innamorato di lei. Alla notizia della relazione Ray, gelosissimo, si vendica alla maniera surrealista, per immagini: ritaglia un occhio di Lee da una foto, lo attacca a un metronomo, seguono istruzioni per demolirlo con una martellata.

 

lee miller e man ray 2

 

 

 

 

 

Lo chiama Object to be destroyed, oggetto da distruggere. A uccidersi davvero è invece la bella Nimet, la moglie di Aziz, che Miller ha fotografato prima che la relazione iniziasse. Il suo fantasma inquieta le foto egiziane dell'artista.

 

Lee ha sposato Aziz e si è trasferita al Cairo, da New York. Ma si sente al confino. Una sera organizza una festa nella villa del marito per mostrare il ritratto che le ha fatto Pablo Picasso à l'Arlésienne, durante un soggiorno a Mougins: labbra verdi come steli, spezzate, occhi lontani e lacrimanti.

lee miller 17

 

Una voragine scura è al centro della figura, probabilmente un'allusione sessuale, che ricorda molto lo strappo nella zanzariera di Siwa. A Magritte, la stessa foto ispira una delle tele più spoglie ed enigmatiche, Le baiser, del 1938.

 

Il figlio incompreso Antony, che non la comprese finché, insieme alla moglie, scoprì valigie e scatole piene di negativi e taccuini nella soffitta nella fattoria di Chiddingly, dove Lee aveva trascorso gli ultimi anni, le ha dedicato un libro e un documentario dal titolo eloquente: Le vite di Lee Miller.

 

lee miller 25

Se è vero che la sua è stata un'esistenza sfaccettata, si nota una cesura nel 1937, una conradiana linea d'ombra. Un prima e un dopo. Icona sexy dell'avant-garde e signora con la Rolleiflex sulla linea del fronte. In quell'anno in Costa Azzurra, oltre a posare per Picasso (e fotografarlo e divenirne l'amante), s' innamora di Roland Penrose, ricco gentiluomo britannico e artista surrealista.

 

All'inizio della Seconda guerra mondiale è con lui a Londra, dopo essersi separata senza drammi da Aziz. Prende qualche incarico da Vogue per servizi di moda, ma una bomba che distrugge la redazione del magazine la catapulta nel reportage di guerra.

 

lee miller 16

 

Miller fotografa le rovine. E arrivano scatti memorabili: Remington Silent, la carcassa quasi organica di una macchina da scrivere tra i detriti; Fire Masks, dove le protezioni sui volti delle volontarie evocano le maschere africane delle foto di Ray. Quella di Lee, si può dire, è una vita fitta d'incidenti. Come quando, a vent' anni, modella in carriera a New York, viene trattenuta per un braccio dal moghul editoriale Condé Nast, prima che un'auto la investa.

 

lee miller 8

 

 

 

 

 

Pochi mesi dopo è sulla cover di Vogue, in un'illustrazione di George Lepape, perfetta flapper fitzgeraldiana. O quando, per lo spavento causato da un topo, accende di colpo la luce durante lo sviluppo di una foto nello studio di Man Ray a Parigi, ottenendo per caso la solarizzazione, quell'effetto da eclissi rovesciata che diventerà la «firma» della coppia.

 

Sempre per caso, con indosso la divisa da corrispondente di guerra, cucita a Savile Row, capita sulla scena del bombardamento alleato a St. Malo, il primo dove viene utilizzato segretamente il napalm. Entra, insieme al collega ed ennesimo amante David Scherman (in un ménage-à-trois con Penrose) nei campi di concentramento nazisti e nell'appartamento segreto di Hitler a Monaco, di cui si vanta di avere l'indirizzo in tasca da anni: si fa un bagno nella vasca del Führer e dorme nel suo letto.

 

lee miller 6

Questa performance, fotografata da Scherman, forse le costa la depressione post-bellica; o è la foto straziante di un bambino morente in un ospedale di Vienna che cattura con occhi svuotati, seduta al suo capezzale, insieme a una suora e un'infermiera. La punta di ghiaccio che le protegge il cuore si scioglie. Dopo la guerra, Lee beve e ingrassa, i weekend alla Farley Farm di Chiddingly sono scandalosi e affollati dagli amici artisti: Picasso, Paul Eluard, Max Ernst e Dorothea Tanning, un riconciliato Man Ray.

lee miller 9

 

Ha sposato Penrose che però ora sogna una trapezista. La novella Lady Penrose si lancia in ricette bizzarre, da cuoca dadaista, per indispettire il critico Cyril Connolly. Ha deposto la macchina fotografica. Raccontò che aveva iniziato a fotografare per uscire da un dannato limbo. Alla depressione segue un cancro che la uccide a 70 anni. Le ceneri vengono sparse nel suo giardino di erbe aromatiche. Le chiavi della sua vita vanno cercate per immagini: la rosebud segreta, per rubare il termine a Orson Welles, è una foto in cui il padre la riprende nuda nella neve, nella natia Poughkeepsie, vicino a New York, bambina, lo stesso anno in cui viene violentata.

lee miller 26

 

E c'è lo strappo di Siwa. Il cuore buio dell'Arlésienne. Il bambino di Vienna. Ora la sua vita, doppia o multipla, diventerà un film, a interpretarla sarà Kate Winslet. Che le somiglia da lontano. Ma non ha il suo charme magnificante. Julien Levy, il gallerista dei surrealisti, la ricorda come una fata di luce: «Sotto ogni aspetto, Lee appariva luminosa. Il suo spirito era luminoso, la sua mente, le sue fotografie, e i suoi biondi capelli scintillanti». A definire davvero Lee Miller però sono le sue ombre, quel contorno scuro che delimita la figura e fa sprizzare fuori la luce. Come in un'immagine solarizzata.

lee miller e man ray 3lee miller 22lee miller 24lee miller e man ray 1LEE MILLER SU VOGUE LEE MILLER SU VOGUE lee miller 7lee miller 2lee miller 19lee miller 11lee miller 10lee miller 3LEE MILLER SU VOGUE lee miller 13lee miller 14LEE MILLER SU VOGUE LEE MILLER SU VOGUE LEE MILLER SU VOGUE lee miller 23LEE MILLER SU VOGUE LEE MILLER SU VOGUE LEE MILLER SU VOGUE nush eluard lee miller lee miller 20lee miller 21lee miller 18

Ultimi Dagoreport

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…