museo design triennale

PASSA DA MILANO IL GENIO ITALIANO: ALLA TRIENNALE DI MILANO APRE IL NUOVO MUSEO DEL DESIGN (LUNEDÌ 8 APRILE INAUGURAZIONE CON IL PREMIER CONTE) - LA SEDIA SUPERLEGGERA DI GIO PONTI, LA LETTERA 22, LA LAMPADA 'FALKLAND' DI BRUNO MUNARI, I 'MOON BOOT' DI ZANATTA – IL PRESIDENTE BOERI: “E’ SOLO LA PRIMA FASE DI UN PROGETTO DI ACQUISIZIONI E AMPLIAMENTO”

museo design triennale up5donna gaetano pesce

Annachiara Sacchi per il ''Corriere della Sera''

 

Lo spazio, anche vuoto, sarebbe già da solo un pezzo di grande progettazione: la curva al piano terra che costeggia il Teatro dell' Arte dà armonia - e carattere - al palazzo inaugurato nel 1933 su disegno di Giovanni Muzio. Riempito di circa duecento oggetti che hanno segnato l' abitare contemporaneo, quel luogo diventa ora il nuovo Museo del Design Italiano della Triennale di Milano, vagheggiato da anni, presentato prima (dal 2007, per undici edizioni) come esposizione «rotante», e ora come collezione permanente: la storia del design dal 1946 al 1981. E con l' idea - annuncia Stefano Boeri, presidente della Fondazione Triennale - di andare oltre. Nelle acquisizioni e negli spazi espositivi.

 

museo design triennale

La sedia Superleggera di Gio Ponti, la Lettera 22 , la lampada Falkland di Bruno Munari, il Pratone della Gufram, il calendario sferico Giotto di Pino Tovaglia, l' Ultrafragola di Ettore Sottsass, la sedia Plia che fu presentata al Salone del Mobile di cinquant' anni fa. Icone - questa volta è proprio il caso di dirlo - del disegno industriale, esposte in ordine cronologico su grandi piedistalli bianchi.

 

STEFANO BOERI

Le opere e i loro ideatori: maghi della creatività in grado di dare forma (moltiplicabile, industrializzabile, commerciabile) a un' idea, di rendere seriale un colpo di genio. Enzo Mari, Joe Colombo, Roberto Sambonet, Gae Aulenti, Anna Castelli Ferrieri. Niente di incomprensibile, l' allestimento è pensato per essere «immersivo», per chiarire «come nascono certi oggetti che fanno parte della nostra vita», non solo guardarli: sulle pareti la «timeline» indica gli eventi salienti di quegli anni, politica, costume, cronaca (i Moon Boot creati da Giancarlo Zanatta, per esempio, arrivano nel 1970, dopo l' allunaggio). Per ogni oggetto, grazie anche allo sconfinato archivio della Triennale, è prevista una serie di approfondimenti: il prezzo di listino al momento della messa in vendita, fotografie, campagne pubblicitarie (ve la immaginate adesso una modella a seno nudo come quella immortalata da Oliviero Toscani per il divano Le bambole di Mario Bellini, prodotto da B&B nel 1972?), packaging originali, in alcuni casi i prototipi in legno realizzati dal modellista Giovanni Sacchi e concessi in deposito da Regione Lombardia.

 

lampada falkland munari museo design triennale

Didascalico, certo. Ma anche divertente, evocativo, gioioso. Soprattutto grazie a 26 «grilli» - il Grillo di Marco Zanuso e Richard Sapper è il telefono (fisso) richiudibile prodotto dal 1966 - che il Museo ha trasformato in audioguide: alzando la cornetta si sente uno squillo antico, poi tocca alla voce, quella di 25 designer che si sono prestati a spiegare la genesi di una loro creazione. Del resto, diceva Vico Magistretti, «a me piace il concept design, quello che è talmente chiaro che puoi anche non disegnarlo».

E raccontarlo al telefono.

Hanno risposto alla «chiamata» personaggi come Andrea Branzi, Nanda Vigo, Mario Bellini, Antonio Citterio, Rosanna Bianchi Piccoli.

 

GIUSEPPE CONTE BEVE UN CAFFE' IN SENATO

«Esponiamo al mondo gli anni fondamentali della storia di Milano, quelli che l' hanno trasformata in capitale del design internazionale», spiega Joseph Grima, direttore del museo che sarà inaugurato lunedì 8 aprile con il premier Giuseppe Conte. Dunque, accanto a «classici» come le lampade Arco (Achille e Pier Giacomo Castiglioni per Flos, 1962) e Tizio (Richard Sapper per Artemide, 1970), la macchina per scrivere Valentine di Sottsass (Olivetti 1969) , la tv Brionvega Algol 11 di Marco Zanuso (1964) , il Bidone aspiratutto (1974), la Poltrona di Proust di Alessandro Mendini (scomparso lo scorso febbraio), si vedono elementi sconosciuti ma fondamentali, bulloni intelligenti, calcolatrici, il casco protettivo da lavoro disegnato da Gianfranco Frattini nel 1963. «È un modo per andare a fondo, per rendere più comprensibili prodotti che appartengono al nostro abitare». Un viaggio nel tempo: «Esci da qui - dice Grima - e hai un' idea di quello che è successo». Di quell' alchimia che si crea - specialmente a Milano - tra progettista, produttore e i bisogni che il design è chiamato ad anticipare.

museo design triennale pratone gufram

 

Dopo l' inaugurazione, lunedì pomeriggio il museo sarà aperto dalle 16.30 a ingresso gratuito. Dal giorno successivo, il via ufficiale. E l' inizio di un nuovo progetto: l' ampliamento. Con politiche di acquisizione (nuovi pezzi da aggiungere ai 1.600 di proprietà della Triennale) e l' avvio di nuove collaborazioni con archivi, aziende, scuole, università, musei di cui si occuperà un comitato dedicato, oltre a quello scientifico composto da Paola Antonelli, Andrea Branzi, Mario Bellini, Antonio Citterio, Michele De Lucchi, Piero Lissoni, Claudio Luti, Fabio Novembre, Patricia Urquiola.

gio ponti

 

E poi si scava. Letteralmente: per raddoppiare i metri quadrati di esposizione si sta pensando - da anni - di realizzare un' architettura ipogea nel giardino della Triennale dove continuare il percorso espositivo (anche grazie a parte del finanziamento da dieci milioni di euro promesso dal ministero dei Beni culturali), un tunnel potrebbe collegare l' attuale museo con la nuova «ala». I tempi sono stretti: un bando di concorso sarà lanciato a breve, in autunno è prevista una mostra dedicata a Enzo Mari, poi potrebbe già partire il cantiere «che sarà oggetto di riflessione aperta» per valorizzare il Palazzo dell' Arte.

 

museo design triennale moon boot

«L' apertura del Museo del Design Italiano - spiega Boeri - rappresenta la prima fase di un progetto più ampio e a lungo termine per poter adeguatamente ospitare la grande storia del design italiano e fare dell' istituzione un importante centro internazionale dedicato a questa disciplina». Precisa: «Il luogo opportuno, non l' unico».

 

Boeri insiste su questi due aggettivi. Ribadisce: «Fu la X Triennale del 1954 curata e messa in scena dai fratelli Castiglioni la prima mostra a occuparsi della progettazione per l' industria». Ma non dimentica l'accordo siglato con Adi (Associazione per il disegno industriale che ha pronto per il 2020, sempre a Milano, il Museo del Compasso d' Oro) e i musei di impresa (sparsi nell' hinterland e in Brianza) per creare un polo espositivo «diffuso»: l'«Associazione per il sistema museale del design - Milano», caldeggiata dal ministro Alberto Bonisoli, sarà costituita oggi e presentata martedì, nella giornata di apertura del Salone del Mobile (Bonisoli presente).

museo design triennale boeri grima

«Sarà una bella competizione, farà bene a tutti», prevede Boeri. E conclude: «Ma il design nasce qui. Ora c' è un museo a ricordarlo».

il ministro alberto bonisolimuseo design triennaleettore sottsass-2ettore sottsassstefano boeriGIULIANO PISAPIA E STEFANO BOERIjoseph grimapoltrona Proustgio pontigio pontigio pontimuseo design triennale

Ultimi Dagoreport

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)