cristina cassetti-1

“PRIMA DI GENNAIO SARÀ DURA AVERE IL VACCINO” – PARLA CRISTINA CASSETTI, VICEDIRETTRICE DELLA "DIVISION OF MICROBIOLOGY AND INFECTIOUS DISEASES" CHE COORDINA I SETTE PROGETTI SUL VACCINO FINANZIATI DAL GOVERNO AMERICANO: “IL VACCINO RUSSO? CON NOI ZERO CONTATTI, MA I TEST SONO SU UN NUMERO TROPPO RIDOTTO DI PERSONE PER POTER ESSERE CERTI CHE SIA EFFICACE” – “IL VACCINO AMERICANO È GIÀ IN PRODUZIONE. L’OBIETTIVO È AVERE LE DOSI QUANDO…”

Giuseppe Sarcina per il "Corriere della Sera"

 

cristina cassetti 1

«Prima di gennaio sarà dura avere il vaccino, anche se sei aziende hanno già cominciato a produrre le dosi». Cristina Cassetti, 51 anni, è la vicedirettrice della Division of Microbiology and Infectious Diseases che fa capo al Niaid, l'istituto di ricerca sulle allergie e le malattie infettive, con sede a Washington e guidato da Anthony Fauci.

 

Cassetti è una figura chiave in questa fase: fa parte del team che coordina i sette progetti finanziati dal governo federale, a cominciare da quelli di Moderna e Pfizer, entrati da qualche settimana nella fase tre della sperimentazione. Si è formata a Roma, con un dottorato in virologia. Poi si è perfezionata negli Stati Uniti al National Institute of Health, mantenendo un rapporto di collaborazione con l'Ospedale Spallanzani di Roma.

CORONAVIRUS VACCINO

 

Putin ha annunciato che in Russia sarà disponibile il vaccino anti Covid da ottobre. Ne sapevate qualcosa?

«No, non ne sapevamo nulla, poiché i dati non sono stati pubblicati. Lo abbiamo letto anche noi sui giornali. E non sono a conoscenza di contatti tra scienziati del nostro Istituto, il Nih, e russi. Ho visto che hanno testato il vaccino su 76 persone. Mi sembra un numero troppo limitato per poter essere certi che sarà efficace e che si possano escludere effetti collaterali».

cristina cassetti 2

 

Voi come procedete?

«Stiamo seguendo lo sviluppo di 7 progetti. Quelli delle aziende Moderna e Pfizer sono appena entrati nella Fase 3 della sperimentazione, cominciando a reclutare volontari. L'obiettivo è arrivare a circa 30 mila. Ci vorrà un po' di tempo. Diciamo da qui alla fine di settembre, almeno. Ma c'è un passaggio importante da tenere presente. I test avranno senso quando saranno condotti su un certo numero di positivi. Altrimenti non sarà possibile verificare l'efficacia del vaccino».

 

Quanti positivi su 30 mila volontari?

«Questo è un dato riservato. Posso dire qualche centinaio. In questo momento si stanno cercando persone in 100 luoghi diversi degli Stati Uniti, quelli più colpiti».

 

vaccino

Donald Trump vuole il vaccino prima delle elezioni. O almeno annunciarlo. Vi sta mettendo troppa pressione?

«Ma noi siamo sotto pressione da gennaio scorso, quando abbiamo cominciato. Nella comunità scientifica americana è ben presente il senso di urgenza. Si stanno seguendo procedure straordinarie, mai viste prima».

 

Per esempio?

«Sei su sette delle aziende finanziate dal governo hanno già iniziato a produrre le dosi del vaccino».

 

Già adesso? Avevamo capito che si sarebbero mosse alla fine della fase tre...

vaccino

«Hanno già iniziato. L'obiettivo è essere pronti con le dosi appena la Federal Drug Administration avrà completato le verifiche. Ci aspettiamo che l'autorità federale faccia le cose bene e possa dare il via libera con un provvedimento d'urgenza. Le prime dosi dei vaccini approvati potranno essere subito distribuite. Le aziende bocciate dovranno buttare via tutto e ricominciare daccapo».

 

Quando potrebbero arrivare le prime dosi sul mercato?

«Prima di gennaio è dura». Quanto durerà la copertura del vaccino? Un anno? «Per ora non abbiamo gli elementi per dirlo. Però dovrebbe offrire una copertura più lunga rispetto al vaccino per la normale influenza. Il virus influenzale muta molto rapidamente.

 

vaccino anti-covid

I coronavirus sono più stabili. Quindi possiamo ipotizzare che non sarà necessario un richiamo a breve. La copertura potrebbe durare anche qualche anno. Vediamo».

 

Il vaccino sarà disponibile su larga scala nel mondo?

«Penso di sì. Il nostro istituto sta collaborando con l'Organizzazione mondiale della Sanità, con l'Eu Funding dell'Unione europea, con alcune realtà non profit come il Cepi (Coalition for Epidemic Preparedness Innovations, sede a Oslo ndr), la Bill & Melinda Gates Foundation e con il progetto Covax della Gavi Alliance».

 

State collaborando con i cinesi? 

vaccino coronavirus

«Ci sono varie collaborazioni tra scienziati americani e cinesi sulla ricerca di base del virus. Stiamo collaborando con colleghi indiani sui vaccini e abbiamo in programma altri scambi internazionali».

coronavirus ricerca vaccinocoronavirus ricerca vaccinostudi per il vaccino del coronavirus

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA") 

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA…