coronavirus - ospedale civico di palermo-3 sicilia tampone tamponi italia

“LA VERITÀ È CHE PRIMA O POI CI CONTAGEREMO QUASI TUTTI” - ANDREA CRISANTI: “LA TERZA DOSE PROTEGGE AL MASSIMO PER UN PERIODO DI TRE MESI. POI LA TUTELA VIENE A SCEMARE E QUINDI DIVENTIAMO PIÙ ESPOSTI. LA QUARTA DOSE DI VACCINO? È NECESSARIA SOLO PER LE PERSONE FRAGILI. PARADOSSALMENTE È MEGLIO PRENDERSI IL COVID CHE FARE LA QUARTA DOSE. DOBBIAMO CONSENTIRE A CHI È IN ETÀ DI LAVORO DI POTER FARE LO SMART WORKING DA CASA IN MODO DA EVITARE IL PIÙ POSSIBILE I CONTATTI A RISCHIO. IL TAMPONE ANTIGENICO HA UN MARGINE DI ERRORE DEL 30%”

andrea crisanti 1

Grazia Longo per “la Stampa”

 

La variante Omicron 2 viaggia alla velocità della luce, i contagi aumentano di giorno in giorno a dismisura proprio in concomitanza con la fine della fase di emergenza, il 31 marzo prossimo. Eppure secondo Andrea Crisanti, professore di microbiologia e microbiologia chimica all'Università di Padova, «è inutile pensare a nuove misure restrittive, non servono assolutamente a nulla, come peraltro dimostrato anche nei mesi scorsi».

 

A che cosa si riferisce?

«Quando a gennaio abbiamo sfiorato i 250 mila casi al giorno eravamo in piena fase di restrizioni che però si sono rivelate ininfluenti. La curva dei contagi poi è scesa solo grazie alle vaccinazioni e ai guariti dal virus. Ma la terza dose protegge al massimo per un periodo di tre mesi. Poi la tutela viene a scemare e quindi diventiamo più esposti. La verità è che dobbiamo metterci il cuore in pace: prima o poi ci contageremo quasi tutti. Ma basta non appartenere alla categoria dei fragili e il problema si risolve».

TERZA DOSE DI VACCINO ANTI COVID

 

Non sarebbe meglio fare la quarta dose di vaccino?

«È del tutto inutile. È necessaria solo per le persone fragili, per gli altri secondo me non serve. O meglio, io sono propenso ad affermare che chi la vuole fare può procedere tranquillamente, ma in maniera categorica la consiglio solo ai fragili».

 

Ovvero a chi?

«Agli anziani, in Italia ci sono 5 milioni di persone con più di 80 anni, agli immunodepressi, agli autoimmuni e ai pazienti oncologici. I dati parlano chiaro: il 90-95% dei decessi appartiene alla categoria dei fragili. Quindi vanno protetti nella maniera più assoluta. Gli altri devono accettare l'ipotesi di contrarre il virus. All'inizio della pandemia, con la variante Wuhan e senza la campagna di vaccinazione, ero più che favorevole a un rigido regime restrittivo, ma adesso il contesto è cambiato e dobbiamo prenderne atto. Benissimo la protezione dei più fragili, ma nessun vincolo per tutti gli altri».

mascherina ffp2 2

 

Ma se si stabilisse di mantenere la mascherina al chiuso, contrariamente a quanto previsto dal governo a partire da maggio, si potrebbero ridurre i contagi, o no?

«Decisamente no. L'obbligo della mascherina al chiuso, mi creda, è del tutto ininfluente perché per funzionare non bisognerebbe togliersela mai. E invece in molte circostanze, come al bar o al ristorante, bisogna comunque levarsela e quindi l'obbligatorietà è inutile».

 

Non c'è alcun modo per difendersi?

«Omicron 2 non ha misteri: ha un indice di trasmissibilità, il cosiddetto valore R0, tra 12 e 15. Quindi ogni malato ne può infettare anche 15, come accade per il morbillo. Vanno protetti, lo ribadisco, solo i fragili. E non solo con la quarta dose di vaccino».

 

TERZA DOSE VACCINI

In che modo dunque? A quali strategie pensa?

«Dobbiamo consentire a chi è in età di lavoro di poter fare lo smart working da casa in modo da evitare il più possibile i contatti a rischio. Inoltre penso a dei bonus da offrire alle persone fragili seguite dalle badanti per consentire a queste ultime di fare spesso il tampone per scongiurare il pericolo di infettare i propri assistiti. Chi non lavora e sta a casa ha bisogno che creiamo un filtro: tra chi sta bene, e se si infetta non gli succede nulla, e le persone fragili, che se si infettano hanno conseguenze gravi».

 

Va bene il tampone antigenico?

tampone fai da te 6

«No, perché ha un margine di errore del 30% e quindi non sempre individua la positività al Covid. Occorre sottoporsi al test molecolare, solo questo dà piena garanzia del risultato. Ma le persone che non hanno patologie pregresse non devono vivere con l'incubo di ammalarsi di Covid».

 

Eppure la paura esiste.

«Lo so, ma paradossalmente non ci dobbiamo proteggere. Pensi a quello che sta succedendo in questi giorni a Hong Kong, in Cina, dove hanno il sistema sanitario in ginocchio. Hanno sposato la teoria degli zero contagi e ora si trovano a dover fare i conti con nuovi casi e nuovi decessi. Dobbiamo metterci in testa che se non siamo persone fragili e siamo vaccinati, anche se ci prendiamo il Covid non ci succede nulla di grave. È come un'influenza».

TERZA DOSE VACCINI

 

Nel nostro Paese 7 milioni di persone non hanno fatto la terza dose e 4,5 milioni non sono neppure vaccinate. Questo inciderà negativamente sulla diffusione di Omicron 2?

«Direi proprio di no. Dobbiamo essere molto realisti: non possiamo obbligare 4,5 milioni di persone a vaccinarsi. Ben venga per chi l'ha fatto, ovviamente, ma oltre al risultato raggiunto non riesco a immaginare altri scenari».

 

tampone

Oggi siamo preoccupati per l'elevato tasso di contagiosità di Omicron 2, ma è possibile che in futuro ci siano altre varianti ancora più insidiose?

«Certamente, questa è un'ipotesi possibile, anzi probabile. Ma la situazione non cambia, a mio avviso è davvero inutile immaginare di imporre nuove restrizioni».

 

Nessuna perplessità, dunque, sulla necessità di una quarta dose di vaccino per tutti?

«No, nessuna. Anzi le dirò che paradossalmente è meglio prendersi il Covid che fare la quarta dose. Bisogna fare uno sforzo ed entrare in questa ottica di idee».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...