luigi di maio tasse

AUMENTA L'IVA MA SOLO PER CHI PAGA IN CONTANTI - TORNA LA PROPOSTA DEL M5S PER INCENTIVARE L'USO DEI PAGAMENTI ELETTRONICI E ''COLPIRE'' I SETTORI IN CUI SI EVADE DI PIÙ: RISTORAZIONE, ALBERGHI E MANUTENZIONE DELLA CASA. ECCO COME FUNZIONEREBBE - IL GOVERNO È A UN BIVIO. O EVITA GLI AUMENTI (MA NON GLI RESTEREBBE UN EURO PER FARE ALTRO) OPPURE LASCIA CHE L'IVA CRESCA PER SETTORI ''SELEZIONATI'', TAGLIANDO POI SUL CUNEO FISCALE

1. AUMENTA L'IVA MA SOLO PER CHI PAGA IN CONTANTI

Da ''la Repubblica''

 

(…)

 

IVA TASSA

Inoltre M5S ha rilanciato sul tavolo una proposta di lotta al contante combinata con l’aumento selettivo dell’Iva dal 1° gennaio del prossimo anno. In pratica si prevederebbe l’aumento dal 10 al 23 per cento dell’Iva per i settori a maggior rischio di evasione, come ad esempio ristorazione, alberghi e manutenzione della casa. Questo aumento sarebbe sostenuto solo dai consumatori che pagano in contante al ristorante o in albergo, mentre per chi paga con carta di credito o con altri strumenti elettronici entrerebbe in vigore un meccanismo di rimborso, un cashback, dell’Iva pagata in più.

 

Il consumatore finale troverebbe il rimborso, pari al 10-15 per cento della spesa complessiva, nel suo cassetto fiscale, sotto forma di credito d’imposta mentre per gli incapienti sarebbe previsto un meccanismo di ristoro monetario. Nel pacchetto anche l’idea di condizionare il maggior numero di deduzioni e detrazioni all’utilizzo dei mezzi di pagamento elettronico (spese mediche e veterinarie).

 

 

evasione fiscale 2

2. VIA TUTTA L'IVA O GIÙ LE TASSE PRIMO BIVIO PER IL GOVERNO

Andrea Bassi per ''Il Messaggero''

 

Roberto Gualtieri, il neo ministro dell'Economia, è come fosse salito su una macchina in corsa. Un veicolo lanciato ad alta velocità verso una curva difficilissima da affrontare. I tempi per mettere a punto la manovra di bilancio sono stretti. Strettissimi. La settimana che entra è già decisiva. Venerdì e sabato ci sono l'Eurogruppo e l'Ecofin. Uno snodo cruciale per la richiesta di spazi di deficit da utilizzare per finanziare la manovra. Un testo sulla scrivania di Gualtieri già c'è. Lo ha lasciato il suo predecessore, Giovanni Tria. Nella sua versione definitiva, la bozza di legge di Bilancio dell'ormai ex ministro del Tesoro, prevede una sterilizzazione quasi totale delle clausole di salvaguardia dell'Iva, l'aumento delle aliquote dal 22% al 25% (e dal 10% al 13%) previsto per il prossimo anno.

 

evasione fiscale 1

Un'operazione da 23 miliardi per il 2020 e 29 miliardi per il 2021. Nei conti pubblici italiani dopo questa cura, resterebbero solo circa 5 miliardi di euro di clausole che prevedono aumenti automatici delle tasse. Il progetto di Tria, tuttavia, avrebbe raggiunto questo obiettivo con tagli alle detrazioni e deduzioni fiscali che, chi ha letto il testo, ha definito «feroci». Tagli lineari agli sconti d'imposta su spese sanitarie, ristrutturazioni edilizie, asili e scuole, e quanto altro. Tagli, ovviamente, altamente impopolari.

 

Di questo il nuovo governo è consapevole. Anche per questo gli appuntamenti con i partner europei della prossima settimana, preceduti dall'appello del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha rivedere il patto di stabilità, sono fondamentali. Per il prossimo anno l'ultimo Def, il documento di economia e finanza approvato ad aprile, prevede un deficit del 2,1%. I conti pubblici stanno andando meglio e la previsione aggiornata sarebbe attorno all'1,5-1,6%. Il governo conta di ottenere spazi per 12 miliardi di euro, lo 0,75% di Pil, il massimo che si può chiedere a Bruxelles con le regole attuali. Per farlo, il deficit del 2020, dovrebbe salire al 2,2-2,3%. Ma la domanda vera è un'altra: per fare cosa?

roberto gualtieri

 

LE RISORSE

E qui c'è il bivio, la prima curva, la più pericolosa che Gualtieri deve imboccare. Se anche Bruxelles concedesse tutta la flessibilità possibile, ci sarebbero i soldi necessari per sterilizzare completamente gli aumenti dell'Iva senza imporre troppi sacrifici ai cittadini. Per le altre misure, però, resterebbe poco o niente. Già così ci sarebbe da affrontare una manovra tra i 30 e i 35 miliardi di euro. Per tagliare il cuneo fiscale o rivedere le aliquote Irpef, il costo della legge di Bilancio dovrebbe salire fino a 45 miliardi almeno.

 

E questo senza contare le richieste che già arrivano dai partiti, dai 4 miliardi chiesti da Leu per il Fondo sanitario, ai 3 miliardi chiesti dal Movimento Cinque Stelle per l'istruzione. Un'alternativa in realtà ci sarebbe. E il governo la starebbe valutando con attenzione, anche per non disegnare un provvedimento povero di spinte per la crescita. Se si volessero finanziare altre misure di una certa consistenza, l'ipotesi sarebbe quella di agire comunque sull'Iva con aumenti parziali. Magari attraverso degli spostamenti di beni da uno scaglione ad un altro.

 

ROBERTO GUALTIERI

Insomma, se da un lato è vero che il deficit migliora, che dalla riduzione dello spread ci saranno risparmi consistenti sugli interessi, che l'Ue probabilmente allargherà le maglie, dall'altro è anche vero che il sentiero del governo rimane stretto. Anche cancellare Quota 100 potrebbe essere più difficile del previsto. Chi tocca le pensioni rischia sempre di rimanere scottato.

Ultimi Dagoreport

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA… 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

DAGOREPORT – OCCHIO ELLY: TIRA UNA BRUTTA CORRENTE! A MILANO, LA FRONDA RIFORMISTA AFFILA LE LAME: SCARICA QUEL BUONO A NIENTE DI BONACCINI, FINITO APPESO AL NASO AD APRISCATOLE DELLA DUCETTA DEL NAZARENO – LA NUOVA CORRENTE RISPETTA IL TAFAZZISMO ETERNO DEL PD: LA SCELTA DI LORENZO GUERINI A CAPO DEL NUOVO CONTENITORE NON È STATA UNANIME (TRA I CONTRARI, PINA PICIERNO). MENTRE SALE DI TONO GIORGIO GORI, SOSTENUTO ANCHE DA BEPPE SALA – LA RESA DEI CONTI CON LA SINISTRATA ELLY UN ARRIVERÀ DOPO IL VOTO DELLE ULTIME TRE REGIONI, CHE IN CAMPANIA SI ANNUNCIA CRUCIALE DOPO CHE LA SCHLEIN HA CEDUTO A CONTE LA CANDIDATURA DI QUEL SENZAVOTI DI ROBERTO FICO - AD ALLARMARE SCHLEIN SI AGGIUNGE ANCHE UN SONDAGGIO INTERNO SECONDO CUI, IN CASO DI PRIMARIE PER IL CANDIDATO PREMIER, CONTE AVREBBE LA MEGLIO…

affari tuoi la ruota della fortuna pier silvio berlusconi piersilvio gerry scotti stefano de martino giampaolo rossi bruno vespa

DAGOREPORT - ULLALLÀ, CHE CUCCAGNA! “CAROSELLO” HA STRAVINTO. IL POTERE DELLA PUBBLICITÀ, COL SUO RICCO BOTTINO DI SPOT, HA COSTRETTO PIERSILVIO A FAR FUORI DALLA FASCIA DELL’''ACCESS PRIME TIME” UN PROGRAMMA LEGGENDARIO COME “STRISCIA LA NOTIZIA”, SOSTITUENDOLO CON “LA RUOTA DELLA FORTUNA”, CHE OGNI SERA ASFALTA “AFFARI TUOI” – E ORA IL PROBLEMA DI QUELL’ORA DI GIOCHINI E DI RIFFE, DIVENTATA LA FASCIA PIÙ RICCA DELLA PROGRAMMAZIONE, È RIMBALZATO IN RAI - UNO SMACCO ECONOMICO CHE VIENE ADDEBITO NON SOLO AL FATTO CHE GERRY SCOTTI SI ALLUNGHI DI UNA MANCIATA DI MINUTI MA SOPRATTUTTO ALLA PRESENZA, TRA LA FINE DEL TG1 E L’INIZIO DI “AFFARI TUOI”, DEL CALANTE “CINQUE MINUTI” DI VESPA (CHE PER TENERLO SU SONO STATI ELIMINATI GLI SPOT CHE LO DIVIDEVANO DAL TG1: ALTRO DANNO ECONOMICO) - ORA IL COMPITO DI ROSSI PER RIPORRE NELLE TECHE O DA QUALCHE ALTRA PARTE DEL PALINSESTO IL PROGRAMMINO CONDOTTO DALL’OTTUAGENARIO VESPA SI PROSPETTA BEN PIÙ ARDUO, AL LIMITE DELL’IMPOSSIBILE, DI QUELLO DI PIERSILVIO CON IL TOSTO ANTONIO RICCI, ESSENDO COSA NOTA E ACCLARATA DEL RAPPORTO DIRETTO DI VESPA CON LE SORELLE MELONI…