spread borse

BORSA! – MILANO CHIUDE IN POSITIVO L’ULTIMA SEDUTA DEL 2018, IL FTSE MIB IN RIALZO DELL’1,4% DOPO TRE SEDUTE NEGATIVE – LO SPREAD IN ATTESA DELL’APPROVAZIONE DELLA MANOVRA ORBITA INTORNO A QUOTA 250 – BENE I TITOLI BANCARI: UNIPOL (+4,2%) GENERALI E UNICREDIT CHIUDONO A +3,1%. RIMBALZO DI CARIGE DOPO IL TRACOLLO DI IERI

Maurizio Carta per “Alliance News”

 

PIAZZA AFFARI

Piazza Affari chiude in positivo l'ultima seduta del 2018, con il Ftse Mib che, dopo tre chiusure negative di seguito, riesce a tornare in positivo con i titoli bancari a darne la spinta maggiore. Lo spread orbita intorno a quota 250, il governo punta a chiudere entro domani sulla legge di bilancio dopo la sospensione della seduta per via delle crescenti tensioni nell'Aula di Montecitorio. Il Ftse Italia All Share Banks termina infatti significativamente in crescita con un verde del 2,4%.

 

Il FTSE Mib è in rialzo dell'1,4% a 18.324,03 dopo aver terminato la seduta precedente in perdita dell'1,8%. Il Mid-Cap è in verde dello 1,8% a 34.170,17 punti dopo aver chiuso la seduta precedente in calo dell'1,1%, lo Small-Cap guadagna il 2,1% a 17.573,89 dopo aver ceduto giovedì lo 0,8% e l'AIM è in rialzo dell'1,3% a 8.331,66 punti dopo aver chiuso in flessione dello 0,3% la seduta di giovedì.

GRATTACIELO UNIPOL A MILANO

 

In evidenza i titoli bancari con Unipol che rastrella il 4,2% nell'ultima seduta del 2018, così come Banco Bpm chiede la seduta con un 4,2% e Banca Generali e Unicredit ambedue con con il 3,1%. Rally anche per Saipem, che chiude con un positivo del 4,3%.

 

Primo fra i ribassisti Salvatore Ferragamo, che va sotto dell'1,5% nell'ultima seduta del 2018, invertendo il trend di ieri sera quando ha chiuso con un positivo dell'1,6%. Recordati, ribassista anch'esso, perde terreno con il 2,3%.

 

Fra le Mid Cap, sale OVS con il 7,7%, in compagnia di Bruno Cucinelli che si flette avanti del 7,3% mostrando un buon trend già dai primi scambi. In senso opposto, sullo stesso indice, Erg lascia sul parterre lo 0,8% in compagnia di Ima che chiude con un segno meno dell'1,1% risulyando la peggiore dell'indice.

 

GENERALI

Fra le Small Cap, rimbalza Banca Carige che chiude la seduta con un verde di oltre il 20%. Nell'incontro tenutosi ieri a Francoforte, i rappresentanti della Bce, con Ramon Quintana - direttore generale della divisione della Bce incaricata della vigilanza di Carige - hanno fatto presente che l'unica strada da perseguire è quella dell'aumento di capitale, accompagnato dalla ricerca di un partner per la banca.

 

Su anche Piteco, che si apprezza dell'11%, continuando il trend positivo con cui, anche ieri, ha terminato i negoziati. In fondo all'indice Bioera che termina la corsa con un rosso del 5,6% e Chl, con un negativo dell' 11,6%. Infine, nel segmento delle PMI, fra il gruppo dei rialzisti Alfio Bardolla, con un verde del 7,2% e in ottimo trend rialzista dal suono della campanella in avvio seduta. Su anche Renergetica con oltre il 12%. Ribassisti Softec, con il 6,6% ed Enertronica con il 4,4%.

 

CARIGE

Passando alle altre principali piazze europee, al suono finale della campanella il CAC 40 di Parigi sale dell'1,6%, il DAX 30 tedesco guadagna l'1,7% mentre a Londra il FTSE 100 è su del 2,3%. Negli USA, a Wall Street il Dow Jones Industrial Average è al momento giù dello 0,4%, l'S&P 500 in ribasso dello 0,2% e il Nasdaq Composite è in aumento dello 0,1%.

 

PIAZZA AFFARI BORSA MILANO

Secondo il report, le scorte di greggio negli Stati Uniti sono aumentate di 6,9 milioni di barili nella settimana conclusasi il 21 dicembre, a causa della maggiore produzione. Al termine della seduta il Brent è quotato a USD52,05 al barile rispetto da USD53,07 di giovedì in chiusura.

 

L'oro ha un valore di USD1.276,49 l'oncia contro USD1.271,52 della seduta precedente. Con recenti forti ondate che hanno alzato i prezzi dell'oro ai massimi di sei mesi, sembra che gli operatori stiano percorrendo un sentiero cauto e siano in attesa di nuovi segnali per compiere mosse significative.

 

BANCA CESARE PONTI CARIGE

Nel mercato delle valute, l'euro vale USD1,1441 rispetto a USD1,1414 registrato alla chiusura della seduta di giovedì, mentre la sterlina ha un valore di USD1,2692 registrato alla chiusura precedente.

 

Nel calendario economico di mercoledì 2 gennaio - giorno di riapertura borsistica - in arrivo alle 0945CET l'indice dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero italiano. Alle 0955CET il PMI manifatturiero della Francia e l'indice dei direttori degli acquisti manifatturieri della Germania.

 

A seguire, alle ore 1000CET, l'indice PMI manifatturiero dall'Eurozona. Alle ore 1030CET, l'indice dei direttori degli acquisti dal Regno Unito.

 

Nel pomeriggio, dagli States, alle 1455CET il Redbook mentre, alle alle 1545CET, sarà pubblicato l'indice dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero.

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO