barack obama con capelli trump

CAMBIANO I PRESIDENTI, MA NON GLI INTERESSI MILIARDARI SUGLI IDROCARBURI - GLI USA RIBADISCONO ''L'INVITO'' CHE GIÀ FECE OBAMA ALL'EUROPA: COMPRATE IL GAS DA NOI, NON DAI RUSSI - GRAZIE AL FRACKING, GLI AMERICANI PRODUCONO PIÙ GAS DI QUANTO NE CONSUMINO, E QUINDI DEVONO VENDERLO. IN PIÙ, HANNO TUTTO L'INTERESSE A TAGLIARE IL CORDONE/GASDOTTO CHE CI RENDE TOTALMENTE DIPENDENTI DA MOSCA IN TERMINI ENERGETICI...

 

Mario Platero per “la Stampa

 

FRACKING section

La promessa c' è stata: il segretario per l' Energia Rick Perry ha avviato un dialogo pubblico sui prezzi del gas con il presidente della Snam Luca Dal Fabbro in ambasciata italiana a Washington, e ha aperto ieri uno spiraglio per risolvere uno dei contenziosi più difficili sul piano transatlantico, quello della dipendenza europea dalla Russia per gli approvvigionamenti di gas naturale. La promessa è semplice, ma determinante: negoziamo, e presto, ha detto Perry, ci sarà una convergenza dei prezzi americani su quelli russi per l' acquisto di gas naturale, anzi, la convergenza è già evidente.

 

donald trump barack obama

Vulnerabilità energetica Promessa semplice, ma contenzioso antico, e difficile: da tempo il presidente Donald Trump non sopporta che la Germania abbia deciso di raddoppiare il potenziale di importazioni di gas naturale dalla Russia con il progetto Nord Stream 2, i cui lavori sono in corso già da otto anni: «L' Europa è vulnerabile sul piano energetico e ricattabile politicamente dalla Russia - dice Trump -. Compri il gas naturale da noi».

 

In effetti è vero, Mosca ha usato l' arma delle forniture di gas per stringere il cerchio su Kiev nel pieno della crisi ucraina. E conoscendo Putin, nessuno può escludere che in caso di necessità o di divergenze politiche questo possa succedere anche con l' Europa.

 

In apertura della tavola rotonda, ospite dell' ambasciatore d' Italia in Usa, Armando Varricchio, nel contesto di un convegno organizzato dell' Aspen Institute Italia, Perry ha ripreso le vecchie rimostranze del suo presidente sulla vulnerabilità energetica europea. Ha anche aggiunto altri elementi: ha sottolineato che il 36 per cento dell' intera produzione globale di gas è americana ed è in crescita; che l' offerta americana consente una forte diversificazione degli approvvigionamenti in un contesto di «santità dei contratti e di trasparenza degli accordi energetici».

rick perry

 

Come dire, le forniture USA saranno più affidabili. Ha anche aggiunto che non vuole il Nord Stream 2 o il gasdotto che passerà per la Turchia, anch' esso in fase avanzata dei lavori, perché favoriranno una crescita dell' influenza russa. Perry preferisce il gasdotto Tap (la cosiddetta Pipeline trans-adriatica che passa per l' Albania attraversa l' Adriatico e arriva in Italia). Ma Perry, fino alla sollecitazione di Dal Fabbro, non ha affrontato il vero problema: il prezzo del gas americano può essere a seconda dei casi del 20-30 per cento più caro rispetto a quello russo. Anche per questo 11 nazioni europee dipendono già dalle forniture russe per il 70 per cento dal loro approvvigionamento, e per questo le importazioni medie di gas naturale russo in Europa sono passate dal 35 per cento del totale rispetto a qualche anno fa al 45 per cento.

 

fracking infographic

Prezzi da livellare Per dare un' idea della posta in gioco, il costo di estrazione russo e americano è pressoché identico, circa 1 dollaro al Mbtu (la misura convenzionale di mercato per esprimere il rapporto prezzo/volume di gas). La Russia vende a quel prezzo ai suoi acquirenti interni. Ma quando esporta in Europa, i vari costi aggiuntivi, soprattutto per il trasporto (le costruzioni di gasdotti costano svariati miliardi di dollari) aumentano di molto il prezzo: Mosca vende così fra i 5 e i 6 dollari all' Europa continentale, Germania inclusa, e qualcosa in più all' Italia, intorno ai 7 dollari. Il costo del gas naturale americano si era mantenuto intorno agli 8-10 dollari ai Mbtu. Perry, pragmatico, anzi «transactional», in linea con la filosofia dell' Amministrazione, ha risposto che in realtà c' è già una convergenza al ribasso dei prezzi internazionali e che presto il costo del gas naturale americano sarà identico a quello russo e forse più basso.

 

GAS LIQUEFATTO

Tempi lunghi e investimenti Per questo ha chiesto di aumentare la costruzione di terminali in Europa per ricevere il gas naturale americano.

Cosa auspicabile? Pensando in termini strategici si direbbe di si: ci vogliono anche cinque anni e miliardi di euro per realizzare nuovi terminal operativi, meglio muoversi subito, avremmo così anche la possibilità di avviare investimenti infrastrutturali utili alla crescita (magari usando il surplus tedesco!).

GASDOTTO EASTMED

 

Anche perché il quadro sta cambiando. L' Europa in effetti ha aumentato la sua dipendenza dalla Russia. Il resto è suddiviso fra Norvegia e Algeria. Ma l' Algeria sta incrementando di molto l' utilizzo interno e la Cina sta cominciando a coprire il fabbisogno grazie a risorse interne, e certe tabelle comparative fra Asia, Russia e Europa mostrano un inizio di convergenza dei prezzi, quanto meno tendenziale: «L' America sarà presto competitiva con i prezzi russi. Costruite i terminali per ricevere il nostro gas» ha detto Perry.

 

È a cavallo di questo dialogo che dovrebbe prevalere il buonsenso. L' America non può immaginare che la Germania rinneghi il Nord Stream 2 o che la Turchia smetta di costruire il suo gasdotto. Ma l' Europa e l' Italia dovrebbero cominciare a costruire terminali confidando che in effetti il prezzo subirà una convergenza su differenziali minimi. L' America dovrebbe garantire scadenze e azioni credibili per incoraggiare la diminuzione del prezzo, ad esempio attraverso una defiscalizzazione.

Che poi dal dialogo si passi all' azione è un' altra storia, ma per una volta le soluzioni sono possibili.

gas naturale liquefattogasdotto south streamRigassificatore Gioia TauroGASDOTTO TAP DALL AZERBAIGIAN ALLA PUGLIAgasdottogasdotto gazpromputin e il gasdotto south streamGasdotto nord stream

Ultimi Dagoreport

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...