IL CONTO SULLO STRETTO - IL PONTE DI MESSINA, CHE NON È STATO COSTRUITO E CHE MAI SI REALIZZERÀ, CI COSTERÀ ALMENO 500 MLN €: È QUANTO DOVRÀ PAGARE IL CIPE DI PENALE PER LO STOP ALLA COSTRUZIONE - TUTTI, SOCIETÀ APPALTATRICE IN PRIMIS, SAPEVANO CHE SAREBBE ANDATA A FINIRE COSÌ, TRANNE AIRONE PASSERA E PIETRO CIUCCI, CHE HANNO LASCIATO CHE SCADESSERO I TERMINI PER L'APPROVAZIONE DEI LAVORI...

Condividi questo articolo


Giorgio Meletti per "Il Fatto Quotidiano"

Il progetto del Ponte sullo StrettoIl progetto del Ponte sullo Stretto

Pagheremo caro, pagheremo tutto. Gli appaltatori del ponte sullo Stretto si sentono già in tasca almeno 500 milioni di euro di penali per lo stop alla costruzione. Il goffo tentativo del governo dei tecnici di fermare la valanga con un decreto legge non è servito. Il consorzio Eurolink (formato da Impregilo, Condotte, Cmc, Sacyr e altri minori) ha già spedito la raccomandata per chiedere il recesso dal contratto e il pagamento delle penali dovute. Nella migliore delle ipotesi si finirà in tribunale, cosicché uno stuolo di avvocati si aggiungerà alla lunga lista di chi si è arricchito con il ponte mai fatto.

Ponte sullo stretto di MessinaPonte sullo stretto di Messina

Il decreto che sospende tutto per due anni, per chiudere la partita in modo indolore, è considerato illegale dai costruttori, forti anche della protesta dell'ambasciata di Spagna a Roma (Sacyr è spagnola), che ha diffidato il governo italiano dal cambiare per legge il contenuto di un contratto. Probabilmente il governo ha giocato duro supponendo che i protagonisti della strana vicenda avessero la coscienza abbastanza sporca da non protestare. Solo che l'estate scorsa Impregilo è passata di mano, dal gruppo Gavio al gruppo Salini.

Corrado PasseraCorrado Passera

Il nuovo padrone può battere cassa senza aver nulla da temere sul passato. Il pasticcio ha numerosi responsabili, di oggi e di ieri. Il ministro delle Infrastrutture Corrado Passera è rimasto immobile per un anno, forse perché Pietro Ciucci (presidente dell'Anas, amministratore delegato della Stretto di Messina spa, commissario governativo per la realizzazione del ponte) non lo ha avvertito in tempo che il 3 novembre scadevano i termini. Il contratto dà a Eurolink il diritto di chiedere le penali passati 540 giorni dalla consegna del progetto definitivo senza che il Cipe (cioè il governo) lo abbia approvato.

Pietro CiucciPietro Ciucci

Il decreto tampone è andato in Gazzetta Ufficiale il giorno prima della scadenza, Impregilo si era già mossa. Nell'anno lasciato trascorrere inutilmente Ciucci avrebbe potuto consigliare a Passera altre mosse consentite dai contratti. Per esempio poteva fare ciò che il Wwf ha chiesto più volte, convocare il Cipe e dichiarare "non meritevole di approvazione" il progetto, che ancora non ha superato la "valutazione di impatto ambientale", per la quale la apposita commissione ha chiesto 233 integrazioni. Più in generale il governo non avrebbe dovuto ignorare che le penali sono state fin dal primo giorno il vero obiettivo dell'operazione.

7cap15 gianfranco micciche7cap15 gianfranco micciche

L'allarme fu dato subito dopo l'aggiudicazione della gara ad Eurolink, a fine 2005. Era in vista la vittoria elettorale del centrosinistra, che avrebbe fermato il ponte. Gli avversari del grande affare chiesero ripetutamente a Ciucci di non firmare il contratto di affidamento prima del nuovo governo, per non vincolarsi inutilmente alle penali. Ma lui si precipitò a firmare il 27 marzo 2006, tredici giorni prima delle elezioni, assicurando che tanto il contratto non prevedeva penali.

Dopo il ritorno di Berlusconi al governo, e del ponte sul proscenio della propaganda, nell'entusiasmo del riavvio, Ciucci, spalleggiato dal ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli e dal segretario del Cipe Gianfranco Micciché, ha modificato il contratto del 2006, introducendo una nuova clausola, proprio quella a cui adesso si appella Impregilo. Nel 2006 le penali scattavano 540 giorni dopo l'approvazione del progetto da parte del Cipe, dal 2009 scattano proprio se il Cipe non approva.

MATTEOLIMATTEOLI

Un capolavoro di cui lo stesso Ciucci ha dato conto pochi giorni fa in audizione al Senato. Ha detto che le penali da pagare adesso sono tra i 353 e i 508 milioni, ai quali vanno aggiunti: le prestazioni eseguite fino al momento del recesso, i costi di smobilitazione del cantiere, le eventuali maggiori richieste di danno avanzate da Eurolink. Altri 350 milioni, stima Ciucci.

PIETRO SALINIPIETRO SALINI

Che davanti ai senatori si è arrampicato sugli specchi evocando una clausola che consente di non pagare penali "qualora la congiuntura finanziaria internazionale non consenta la effettiva bancabilità del progetto". Solo che anche questa clausola prosegue così: "a condizione che il progetto definitivo sia stato approvato dal Cipe". Ma non l'hanno nè approvato nè bocciato. Proprio quello che ci voleva per far pagare al contribuente un bel conto da centinaia di milioni di euro. Sono i tecnici, bellezza.

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

FLASH! – RAI, DI TUTTO…DI MENO! - L’ITALIA VINCE LA COPPA DAVIS E A VIALE MAZZINI CANTANO VITTORIA PER IL 23% DI SHARE OTTENUTO DA RAI2, CHE HA TRASMESSO LA FINALE. MA IL 19 NOVEMBRE, CON LE ATP FINALS DI TORINO, IL TENNIS SUL PRIMO CANALE AVEVA SFIORATO IL 30%. CHISSA’ QUANTI TELE-MORENTI AVREBBE PORTATO A CASA LA FINALE SE FOSSE ANDATA SU RAI1 – È COME SE MEDIASET LASCIASSE A RETE4, ANZICHÉ A CANALE5, LA PARTITA DI CHAMPIONS DI DOMANI, FRA MILAN E BORUSSIA DORTMUND - È LA SOLITA SCELTA KAMIKAZE DEL DG GIAMPAOLO ROSSI, STAVOLTA CONTRO L’ACERRIMO NEMICO, GIANMARCO CHIOCCI, E IL SUO TG1, A CUI FA PERDERE 11 PUNTI DI SHARE (CONSENTENDO AL TG5 DI VINCERE LO SCONTRO DIRETTO)

DAGOREPORT - STA IMPLODENDO LA CANNIBALIZZAZIONE DEL GOVERNO DA PARTE DI GIORGIA MELONI - DA UNA PARTE, SALVINI PRETENDE L'APPROVAZIONE DELL'AUTONOMIA; ALTRIMENTI, IL TUO AGOGNATO PREMIERATO TE LO METTI IN QUEL POSTO. DALL’ALTRA, S’INCAZZANO I BERLUSCONIANI: “LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DEVE VIAGGIARE INSIEME AL PREMIERATO” - IL BUFFO È CHE IL PREMIERATO NON È ALTRO CHE IL SOLITO ‘’MEZZO DI DISTRAZIONE DI MASSA’’ PER COPRIRE IL VERO PROBLEMA CHE AFFLIGGE IL GOVERNO DEL PAESE: LA CRISI ECONOMICA - FINORA LA CULTURA DI GOVERNO SFOGGIATA DA MELONI E CAMERATI È DI SOLLEVARE UN POLVERONE DOPO L’ALTRO. VEDI CROSETTO CHE SPIFFERA AL “CORRIERINO DI GIORGIA” FANTOMATICI COMPLOTTI GIUDIZIARI ANTI-GOVERNATIVI - PER LA VERITÀ ALLA DUCETTA DEI GUAI DELLA SANTADECHÉ E DI GASPARRI FREGA NIENTE. NON PUÒ INVECE FREGARSENE DEL CASO LA RUSSA, CHE È IN MANO ALLA PROCURA PIÙ COMBATTIVA E TOSTA D’ITALIA, QUELLA DI MILANO….

PERCHÉ IL CONCERTO DI MADONNA AL FORUM DI ASSAGO È INIZIATO CON QUASI DUE ORE DI RITARDO? GLI 11MILA FAN, COMPRESO IL POVERO QUASI-90ENNE, GIORGIO ARMANI, NON HANNO DOVUTO ATTENDERE SOLO CHE VERONICA CICCONE SI INFILASSE IL TUTORE ALLA GAMBA, MA SOPRATTUTTO CHE LA SIGNORA DONATELLA VERSACE PORTASSE A TERMINE IL SUO PRE-PARTY – LA STILISTA, CHE AVEVA COME VALLETTI IL DEPUTATO DEL PD, ALESSANDRO ZAN, E MARCO MENGONI, HA DATO UN FESTONE A CASA, LASCIANDO LA MEGA-LIMOUSINE PARCHEGGIATA A BLOCCARE LA STRADA E SCATENANDO L’IRA DEGLI ANZIANI VICINI. DOPO SVARIATI BICCHIERI DI CHAMPAGNE, LA COMITIVA ARCOBALENO-FUCSIA HA RAGGIUNTO IL FORUM DI ASSAGO, E LO SHOW È POTUTO COMINCIARE – C'ERA GABBANA MA NON DOLCE (COME MAI?), E POI ELODIE, MAHMOOD BUFFON E... -  L’AFTER-PARTY DI MADONNA: A LETTO IN ALBERGO (PALAZZO PARIGI) SUBITO DOPO IL LIVE, PERCHÉ NON SI REGGEVA IN PIEDI… - VIDEO