luigi ferraris ferrovie dello stato

LA CURA DEL FERRARIS  - IL NUOVO AD DI FS HA L’OCCASIONE DI IMPRIMERE UNA SVOLTA STORICA, COME FU L’ALTA VELOCITÀ PER MORETTI. LE SFIDE PRINCIPALI: PORTARE LE FRECCE AL SUD E DIGITALIZZARE RETI E MEZZI - SOTTOTRACCIA (MA MANCO TANTO) C’È ANCHE IL RITORNO AL PROGETTO DI QUOTAZIONE DI FS - FERRARIS PARLA POCO E SOLO QUANDO DEVE PRESENTARE QUALCOSA DI CONCRETO: IL PROFILO TIPICO DEL CIVIL SERVANT CHE PIACE A DRAGHI…

Antonella Baccaro per il “L’Economia - Corriere della Sera”

 

Luigi Ferraris

Con lui si può scherzare sul fatto che il suo nome ricordi ai profani lo stadio di Genova: il Marassi. Per il resto Luigi Ferraris, nuovo amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, nominato insieme con la neopresidente Nicoletta Giadrossi, è un manager poco propenso a divagare. Chi lo conosce bene lo definisce «molto concentrato» sulle sue missioni.

 

Che finora sono state diverse e complesse, spesso legate alla finanza e molto alla gestione delle reti (non ferroviarie). Sfide importanti. Mai quanto quella che sta per affrontare: la messa a terra dei miliardi del Piano di ripresa e resilienza affidati alla potente stazione appaltante delle Ferrovie: 28,3 miliardi sui 32 a disposizione per il capitolo delle infrastrutture.

NICOLETTA GIADROSSI

 

Ma a 59 anni, il legnanese Ferraris, genovese d' adozione, ai «cacciatori di teste» che per il ministero dell' Economia lo hanno incontrato per valutarne curriculum e attitudine, ha fornito l' impressione di sapere dove mettere le mani. E soprattutto di avere energie fresche da impiegare.

 

È passato infatti un anno da quando, al momento del rinnovo dei vertici di Terna, l' ultima azienda pubblica che ha guidato per un triennio, su mandato dell' allora premier Paolo Gentiloni, il governo giallo-rosso gli ha preferito Stefano Donnarumma, cui venne attribuito un forte sostegno grillino.

 

treno frecciarossa covid free 2

Eppure, come rivendicava puntigliosamente Ferraris a fine mandato in Terna, «al termine di questi tre anni, tutti i principali indicatori economici e finanziari hanno mostrato un rilevante aumento, con ricavi, ebitda, utile netto e investimenti in crescita rispettivamente del 9, 13, 20 e 48% rispetto al livello di fine 2016. Inoltre, negli ultimi tre anni abbiamo distribuito ai nostri azionisti circa 1,4 miliardi di euro di dividendi cumulati».

 

NICOLETTA GIADROSSI

Cospicua, a dire il vero, anche la sua buonuscita: 4,7 milioni di euro lordi.  A livello del suo stipendio in Terna, che nel 2018 fece di lui il terzo manager pubblico più pagato dopo Claudio De Scalzi (Eni) e Francesco Starace (Enel), con una busta-paga da 2,83 milioni lordi.

 

Un piazzamento che sorprese molti, non essendo quello di Ferraris un nome abituato a rimbalzare sulle pagine dei giornali. Un controllo approfondito di quanto pubblicato su Ferraris sulla stampa italiana, lo colloca tra i pochi manager che parlano solo in occasione della presentazione dei conti e dei piani industriali.

treni frecciarossa

 

 Nessuna intervista fuori quadro, nessun accenno personale, tanto che le uniche passioni che gli si attribuiscono sono quelle per la montagna, il mare e la musica classica. Mentre tra le note biografiche emerge solo il fatto che sia sposato e abbia due figli. L' understatement può consentire l' inabissamento di chi lo persegue.

 

FRECCIAROSSA NOTTE

Ma ha anche l' effetto involontario, in casi come questo di decisa ascesa, di conferire all' interessato un' aura di riservatezza: il profilo tipico del civil servant. In epoca Draghi, un' ottima carta da giocare.

 

Le altre carte, Ferraris le ha messe sul tavolo sciorinando le esperienze in società come Agusta, Piaggio VE, Sasib Beverage, Elsag Bailey Process Automation, Elsacom (Finmeccanica).

Ma soprattutto i 16 anni all' Enel, dove ha ricoperto varie posizioni, tra cui quella di chief financial Officer (2009-2014) e presidente di Enel Green Power, di cui ha curato la quotazione, ai tempi dell' amministratore delegato Fulvio Conti.

 

coronavirus frecciarossa

Con l' arrivo di Francesco Starace all' Enel, Ferraris nel 2015, per due anni, passa a Poste nel ruolo di chief financial officer e anche qui guida il processo di privatizzazione e quotazione. Un risultato che lo proietta finalmente al vertice di un' azienda pubblica: Terna, appunto.

 

La sua uscita di scena ha corrisposto con l' estromissione per un anno dal circuito delle nomine pubbliche. Così, l' anno scorso Ferraris è rientrato nel privato come consigliere non esecutivo dell' azienda d' impiantistica Psc Group, dove ha ritrovato Fulvio Conti in veste di vicepresidente.

 

Luigi Ferraris

E vi avrebbe trovato anche Mauro Moretti, designato a diventare l' amministratore delegato di quella società già forte di molte commesse pubbliche, anche quelle di Fs. Tanto è bastato a alimentare l' idea che il suo arrivo in piazza della Croce Rossa sia stata suggerita al governo dall' ex dominus di Ferrovie, la cui ombra aleggia da sempre su chiunque ne prenda il posto.

 

Ferraris però con il Pnnr ha l' occasione di imprimere un' altra svolta storica al gruppo, come quella dell' Alta Velocità con Moretti. Due le sfide principali: la prima è l' infrastrutturazione del Sud del Paese con l' Alta Velocità, la seconda è la digitalizzazione di reti e mezzi. Ma c' è anche un' altra missione che potrebbe essere la carta coperta dell' ingaggio: il ritorno al progetto di quotazione di Fs. Il nuovo amministratore è esperto di finanza e, in particolare, di quotazioni. Certo, i tempi non sono maturi, prima ci sarà da recuperare il traffico perduto e i conti che ne hanno risentito. Poi si vedrà.

frecciarossa 1000frecciarossa

Ultimi Dagoreport

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….

mattarella nordio meloni giorgia carlo sergio magistrati toghe giudici

DAGOREPORT - MENTRE ELLY SCHLEIN PENSA DI FARE OPPOSIZIONE VOLANDO A BUDAPEST A SCULACCIARE ORBAN PER I DIRITTI DEI GAY UNGHERESI, GIORGIA MELONI E I SUOI FRATELLI D’ITALIA SI RITROVANO DAVANTI UN SOLO "NEMICO": LA COSTITUZIONE - SE DALLA CORTE DEI CONTI ALLA CASSAZIONE C'E' IL MATTARELLO DI MATTARELLA, LA MUSICA CAMBIA CON LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO - UNA VOLTA CHE IL PARLAMENTO APPROVERÀ LA “SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” DI GIUDICI E PM, S’AVANZA IL RISCHIO CHE LE PROCURE DIPENDERANNO DAL MINISTERO DI GIUSTIZIA - ULTIMA SPES È IL REFERENDUM CONFERMATIVO CHE PER AFFONDARE UNA LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE NON  STABILISCE UN QUORUM: È SUFFICIENTE CHE I VOTI FAVOREVOLI SUPERINO QUELLI SFAVOREVOLI - ECCO PERCHE' IL GOVERNO MELONI HA LA COSTITUZIONE SUL GOZZO...

malago meloni abodi fazzolari carraro

DAGOREPORT - CHE LA CULTURA POLITICA DEI FRATELLINI D’ITALIA SIA RIMASTA AL SALTO NEL “CERCHIO DI FUOCO” DEL SABATO FASCISTA, È STATO LAMPANTE NELLA VICENDA DEL CONI - QUANDO, ALLA VIGILIA DELL’ELEZIONE DEL SUO CANDIDATO LUCIANO BUONFIGLIO ALLA PRESIDENZA DEL CONI, QUEL DEMOCRISTIANO IN MODALITÀ GIANNI LETTA DI GIOVANNINO MALAGÒ SI È FATTO INTERVISTARE DA “LA STAMPA” ANNUNCIANDO DI ESSERE UN “PATRIOTA” CHE “FA IL TIFO PER IL GOVERNO MELONI”, HA INVIATO AI MUSCOLARI CAMERATI DISDEGNOSI DELLE REGOLE DELLA POLITICA (DIALOGO, TRATTATIVA, COMPROMESSO) IL SEGUENTE MESSAGGIO: ORMAI È TARDI PER FAZZOLARI DI INCAZZARSI CON ABODI; DA TEMPO VI HO DETTO CHE AVETE SBAGLIATO CAVALLO QUANDO AVEVATE A DISPOSIZIONE UNO CHE È “PATRIOTA” E “TIFA MELONI”, CHE HA ALLE SPALLE IL SANTO PATRONO DEGLI INTRIGHI E COMBINE, ALIAS GIANNI LETTA, E DOPO DODICI ANNI ALLA GUIDA DEL CONI CONOSCE LA ROMANELLA POLITICA COME LA SUA FERRARI…(SALUTAME 'A SORETA!)

giorgia meloni matteo salvini difesa riarmo europeo

DAGOREPORT - SALVATE IL SOLDATO SALVINI! DA QUI ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, SARANNO GIORNI DA INCUBO PER IL PIÙ TRUMPUTINIANO DEL BELPAESE - I DELIRI DEL “BIMBOMINKIA” (COPYRIGHT FAZZOLARI) SU UE, NATO, UCRAINA SONO UN OSTACOLO PER IL RIPOSIZIONAMENTO DELLA DUCETTA VERSO L'EURO-CENTRISMO VON DER LEYEN-MERZ, DESTINAZIONE PPE – AL VERTICE DELL’AJA, LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” HA INIZIATO INTANTO A SPUTTANARLO AGLI OCCHI DI TRUMP: SALVINI È COSÌ TRUMPIANO CHE È CONTRARIO AL RIARMO E PROFONDAMENTE OSTILE AI DAZI... - MA SE DA AJA E BRUXELLES, SI SCENDE POI A ROMA, LA MUSICA CAMBIA. CON UNA LEGA SPACCATA TRA GOVERNATORI E VANNACCI, SALVINI E' UN'ANATRA ZOPPA. MA UN ANIMALE FERITO È UN ANIMALE PERICOLOSO, CAPACE DI GETTARE ALLE ORTICHE IL SUO GOVERNATORE ZAIA E TENERE STRETTO A SE' PER ALTRI DUE ANNI IL POTERE IN LOMBARDIA - IL BIG BANG TRA I DUELLANTI È RINVIATO ALL’ESITO DELLE REGIONALI (E CALENDA SI SCALDA PER SALIRE SUL CARRO DELLA FIAMMA...)

FARE SESSO A 40 GRADI (ALL’OMBRA): COSA SUCCEDE AL NOSTRO CUORE? - IL SALVA-VITA DEL PROF. COSIMO COMITO: “IN CONDIZIONI NORMALI E CON LA GIUSTA TEMPERATURA, UN RAPPORTO SESSUALE EQUIVALE A FARE 2-3 PIANI DI SCALE A PASSO SVELTO. LO STESSO RAPPORTO IN UN AMBIENTE CALDO-AFOSO, LO SFORZO EQUIVALE A FARE 4-5 PIANI DI SCALE A PASSO SVELTO. IN TAL CASO, GLI UOMINI CHE HANNO PIÙ DI 50 ANNI COME FANNO SCIENTIFICAMENTE AD ESCLUDERE LA POSSIBILITÀ DI AVERE UN INFARTO O UN ICTUS AL POSTO DELL’ORGASMO? (ATTENZIONE ALL’”AIUTINO”)…”