john elkann salute sanita privata

JOHN, ALLA SALUTE! ELKANN HA CAPITO CHE IL VERO BUSINESS NON SONO PIU’ LE AUTO, MA LA SANITÀ PRIVATA, ANCHE PERCHÉ LA POLITICA CONTINUA A TAGLIARE FONDI A QUELLA PUBBLICA – E COSÌ EXOR, LA HOLDING DI CASA AGNELLI, HA INVESTITO PESANTEMENTE IN QUESTO SETTORE: HA INGLOBATO IL 15% DI PHILIPS E COMPRATO IL 45% DI LIFENET HEALTCARE, CHE GESTISCE UNA DECINA DI STRUTTURE IN ITALIA – MENTRE I DE BENEDETTI E GLI ANGELUCCI HANNO PUNTATO SULLE RESIDENZE PER ANZIANI… 

Estratto dell’articolo di Laura Della Pasqua per “la Verità”

 

BUSINESS DELLA SANITA PRIVATA

La sanità pubblica è in palese difficoltà, è sotto gli occhi di tutti. Tagli sconsiderati nel corso degli ultimi anni, a cominciare dal dl 6 luglio 2012, n. 95 (cosiddetto Spending review) e l’avvio dei piani di rientro ad opera delle Regioni in squilibrio finanziario […]

 

E lì dove il pubblico arretra, inevitabilmente il privato avanzata attirato dalla prospettive di una popolazione sempre più anziana, quindi bisognosa di cure. Gli italiani spendono fra i 35 ed i 40 miliardi ogni anno per spese sanitarie.

 

[…]

 

john elkann - exor

Mentre la spesa sanitaria pubblica rallentava (tra il 1999 e il 2020 l’Italia ha segnato il minor tasso di crescita +2,1%), si facevano largo grossi gruppi industriali con acquisizioni, mega ospedali super tecnologici, case di riposo per anziani, strutture di diagnostica. Non è un caso che nel settore si sia tuffata anche Exor, la holding di casa Agnelli.

 

Un’operazione portata avanti contestualmente ad un’azione di ridimensionamento della presenza in Italia nel settore auto. Da una parte il gruppo taglia, falcidiando posti di lavoro nelle fabbriche storiche del nostro Paese, (oltre 2.000 sono a rischio quest’anno e non è finita qui), dall’altra si getta a capofitto in un comparto dove il rischio d’impresa è minimo, grazie alle convenzioni pubbliche e l’alto guadagno è assicurato.

 

BUSINESS DELLA SANITA PRIVATA

L’invecchiamento della popolazione e il conseguente aumento della domanda di cure mediche, fanno della sanità il settore del futuro. Mentre sull’auto si fa sentire la concorrenza della Cina che nel giro di pochi anni dominerà il mercato, perché in grado di fornire prodotti a prezzi più competitivi e con alta tecnologia, sulla sanità il disimpegno progressivo del pubblico, apre infinite praterie di business.

 

Dal 2021, il Gruppo ha tagliato oltre 7.000 posti nelle aziende italiane dell’auto. Cassino, Mirafiori, Enti Centrali, Pratola Serra, Termoli e Cento, non rappresentano più un bene industriale da tutelare. Meglio investire nelle cliniche. Nel giro di un paio di anni ha realizzato una serie di acquisizioni di peso.

 

john elkann - exor

Ad agosto ha inglobato il 15% di Philips, multinazionale che un tempo operava nell'elettronica di consumo e ora leader mondiale nella tecnologia per la salute, con un’operazione da circa 2,6 miliardi di euro. Lo scorso anno Exor ha messo a segno altre importanti operazioni. In estate un investimento da 833 milioni per rilevare il 10% dell'Istituto Mérieux, preceduto in aprile, dall’acquisizione del 44,7% di Lifenet Healtcare attraverso un aumento di capitale riservato da 67 milioni.

 

Philips Healthcare - salute e tecnologia

La società è guidata da Nicola Bedin che, dal 2005 al 2017, è stato a capo del gruppo ospedaliero San Donato, gigante leader della sanità privata italiana e titolare dell’ospedale San Raffaele di Milano. Nel 2018 però Bedin ha lasciato la carica di ad del San Donato per fondare l’azienda specializzata in servizi ospedalieri nella quale è entrata Exor.

 

Si tratta di una holding con oltre 1.500 dipendenti e che gestisce una decina di strutture, tra ospedali e grandi ambulatori, in Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna e Lazio. E proprio in quest’ultima regione l’attivismo è elevato. Nel gennaio scorso Lifenet ha perfezionato l’acquisizione della Casa di Cura Città di Aprilia, un ospedale privato accreditato con il Servizio sanitario nazionale, dotato di un Pronto Soccorso che conta circa 30.000 accessi all’anno. Un gioiello che si aggiunge all’Ospedale Regina Apostolorum di Albano Laziale già tra le proprietà del gruppo guidato da Bedin e acquisito nel 2021, accreditato con il Ssn con circa 200 posti.

 

nicola bedin

John Elkann, ceo di Exor, è stato chiaro su quella che è la direzione di marcia. In una lettera agli investitori ha detto che quello della sanità «è un settore che continuerà a crescere nei prossimi decenni, per rispondere alle esigenze di una popolazione globale che diventa sempre più anziana». Quindi è qui che bisogna puntare.

 

Nella sanità privata si muovono altri big. Nell’indagine sulla filiera della salute realizzata dall’Area Studi di Mediobanca, troviamo il gruppo Villa Maria, oggi Gvm Care & Research, degli imprenditori Sansavini di Ravenna. […]

 

Lifenet Healtcare

Nel report di Mediobanca si stima per il 2022, una crescita del giro d’affari, a livello aggregato dei maggiori operatori sanitari privati, del 4% sul 2021. Le strutture private erano il 30% nel 1997 e ora sono il 57%. Rispetto al 2010 c’è stata una crescita di 2.898 unità.

 

I De Benedetti e gli Angelucci hanno preferito puntare sulle residenze per anziani. Un business interessate dal momento che lo Stato contribuisce a coprire i costi sanitari delle degenze e gli anziani non autosufficienti spendono in media oltre 2.700 euro al mese, il doppio rispetto a una casa di riposo tradizionale.

 

carlo de benedetti al festival della tv di dogliani 2023

 La Lombardia nel 2019 ha sborsato per le Rsa 872 milioni: soldi che sono andati alle oltre 500 case di riposo convenzionate con la Regione. Il Gruppo Kos, 550 milioni di fatturato annui, fondato da Carlo De Benedetti nel 2002, è presente in 11 regioni italiane e 2 stati esteri, per un totale di oltre 13.000 posti letto. Gestisce 110 strutture in Italia e 51 in Germania.

 

In Italia sono 9.000 i posti letto in 58 residenze per anziani, 16 centri di riabilitazione, 12 comunità terapeutiche psichiatriche, 7 cliniche psichiatriche e 2 ospedali. È inoltre attivo con 15 centri ambulatoriali di riabilitazione e diagnostica.

 

Ad agosto scorso, complice alcuni articoli particolarmente velenosi su Repubblica, La Stampa e Domani, erano circolati rumors di mire di De Benedetti ma anche di John Elkann sulla sanità del Lazio, in competizione con Rocca. L’Ingegnere da tempo tiene nel mirino questa regione. Nel 2018 il gruppo Kos compra la Casa di cura Sant’Alessandro, in via Nomentana, nella Capitale, allora 60 posti più 23 in ristrutturazione, struttura accreditata dalla Regione.

giampaolo antonio angelucci

 

Allora era presidente del Lazio il dem Nicola Zingaretti e premier il compagno di partito Paolo Gentiloni. A marzo 2020, rileva la gestione di Villa Armonia Nuova, ancora a Roma, 104 posti letto, sempre accreditati dalla Regione. Il Gruppo opera soprattutto con il brand Anni Azzurri, frutto di un’acquisizione del gruppo Cir che risale al 2006. La Residenza Anni Azzurri, si trova nel parco di Veio (in zona Roma Nord), con 118 posti letto.

 

carlo de benedetti

Il business è talmente florido che ci ha messo gli occhi sopra anche il fondo F2i di Cassa Depositi e Prestiti attraverso la F2i Healthcar, entrato in Kos con il 40%. Nel settore delle Rsa del Lazio, un ruolo da protagonisti ce l’hanno gli Angelucci, con il marchio San Raffaele. Antonio Angelucci, 78 anni, il capostipite, è un abile uomo d’affari e di relazioni. Ha stretto forti legami con la politica (da 14 anni è in Parlamento, prima con Forza Italia e ora con la Lega) e spazia nell’editoria con la proprietà dei quotidiani Libero e Il Tempo.

nicola bedinANTONIO ANGELUCCI A PALAZZO CHIGI LOS ANGELUCCI DEL RIONE SANITA - BY MACONDO. angelucci roccaPhilips Healthcare - salute e tecnologia

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?