autostrade

“AUTOSTRADE? SIAMO DI FRONTE A UN ESPROPRIO, RICORREREMO A BRUXELLES” - PARLA CHRISTOPHER HOHN, CEO DEL FONDO DI INVESTIMENTO “TCI”: “L’EFFETTO SARÀ UNA PERDITA DI VALORE DEL CAPITALE DEGLI INVESTITORI INTERNAZIONALI, CHE SARANNO SCORAGGIATI DALL'INVESTIRE IN ITALIA PROPRIO NEL MOMENTO IN CUI IL VOSTRO PAESE NE HA URGENTE BISOGNO - IL GOVERNO HA VIOLATO LE REGOLE COSTITUZIONALI E COMUNITARIE. IL VALORE DI ASPI È 11-12 MILIARDI, NON SI POSSONO PENALIZZARE I SOCI ESTERI CON OPERAZIONI AL RIBASSO”

Rosario Dimito per “il Messaggero”

 

CHRISTOPHER HOHN

Signor Christopher Hohn, lei è fondatore e managing director di Tci, uno dei più importanti fondi d' investimento internazionali. Il governo italiano sta avviando una sorta di nazionalizzazione di Autostrade per l' Italia, spingendo Atlantia a cedere le proprie quote a Cdp per evitare di fatto la revoca della concessione. Che cosa pensa di questa operazione?

«Ritengo che le azioni intraprese dal governo italiano confliggano sia con i principi costituzionali che con la normativa comunitaria. Ciò che è stato fatto relativamente alla vicenda Aspi vìola i principi di certezza del diritto, delle legittime aspettative degli investitori e della proporzionalità. Siamo di fronte a una volontà di esproprio, il cui effetto sarà una perdita di valore del capitale degli investitori internazionali, che saranno scoraggiati dall' investire in Italia proprio nel momento in cui il vostro Paese ha urgente bisogno di investimenti stranieri».

 

Il nodo del valore di Autostrade è al centro della trattativa con lo Stato, che da un lato è il regolatore e, dall' altro, l' acquirente. Siamo di fronte a un evidente conflitto d' interesse?

AUTOSTRADE

«Qualsiasi forma di transazione riguardante la partecipazione di Atlantia in Aspi dovrà essere effettuata al giusto valore di mercato. Ricordo che Allianz, Silk Road Fund e Edf hanno pagato l'equivalente di 15 miliardi di euro per acquisire delle quote di partecipazione nel 2017. Considerando l' impatto del Covid-19 e le misure correlate alla proposta di transazione, riteniamo che un valore equo di Aspi sia di circa 11-12 miliardi. Le attuali proposte del governo italiano per un aumento di capitale di Aspi a un prezzo coercitivo e non determinato dal mercato sono abusive, non trasparenti e distruttive del valore creato».

 

La quotazione in Borsa è una soluzione sufficiente per poter dire che si tratta di una operazione di mercato?

CHRISTOPHER HOHN

«Uno spin-off diretto di Aspi sul mercato - insieme a una vendita diretta di una partecipazione di Edizione a una platea ampia di investitori, inclusa Cdp - a un prezzo equo è un modo per soddisfare la volontà del governo italiano. Questa modalità garantirà un processo trasparente ed equo per tutti gli investitori».

 

Anche Cdp, futuro azionista pubblico, ha forti dubbi ad investire in Aspi se le tariffe, come sembra, non saranno in grado di ripagare gli investimenti. Che cosa pensa di ciò?

«Per Cdp sarebbe senza ombra di dubbio un cattivo affare. Gli investitori stranieri verranno inoltre dissuasi dall' investire in Italia. Proprio per evitare questi rischi nasce la nostra proposta di un processo equilibrato, trasparente ed equo per determinare le condizioni di un accordo di mercato».

 

Al di là delle responsabilità per il crollo del Ponte di Genova, tutte da accertare, ritiene che il cambiamento delle regole in corsa finirà per allontanare gli investitori esteri dall' Italia.

AUTOSTRADE PER L ITALIA

«Non abbiamo il minimo dubbio. Gli investitori sono alla ricerca di Paesi in cui viene rispettato lo stato di diritto. E questo non è ciò che accade in Italia. Attraverso il decreto Milleproroghe, il governo ha messo in atto cambiamenti unilaterali e retroattivi alla Concessione di Aspi, che comprometteranno gravemente e in modo permanente il capitale degli investitori stranieri in Atlantia e in Aspi stessa».

 

Lei pensa che Allianz, Silk Road Fund o Tci stanzieranno ulteriori risorse per sostenere i progetti infrastrutturali italiani se i cambiamenti introdotti dal Milleproroghe verranno mantenuti così come sono?

«Sicuramente no».

giuseppe conte paola de micheli

 

Quindi la vostra opposizione all' azione del governo, dal punto di vista legale, potrebbe essere dirimente.

«Ad oggi, nessuna responsabilità è stata ancora accertata legalmente, ma gli investitori istituzionali hanno già subito perdite significative. Tci investe in tutto il mondo e posso assicurarle che quanto abbiamo visto in Italia non accade altrove».

 

Dalle sue parole sembra di capire che per lei l' Italia agisce al di sopra del diritto europeo. Se così fosse non potrebbe ottenere le risorse promesse dal Recovery Fund...

«Per noi, la risposta a questa intuizione è chiaramente no. Ecco perché abbiamo presentato un reclamo formale all' Unione e riteniamo che altri investitori faranno lo stesso. Si tratta di un atto che era doveroso fare».

Ultimi Dagoreport

malago meloni abodi fazzolari carraro

DAGOREPORT - CHE LA CULTURA POLITICA DEI FRATELLINI D’ITALIA SIA RIMASTA AL SALTO NEL “CERCHIO DI FUOCO” DEL SABATO FASCISTA, È STATO LAMPANTE NELLA VICENDA DEL CONI - QUANDO, ALLA VIGILIA DELL’ELEZIONE DEL SUO CANDIDATO LUCIANO BUONFIGLIO ALLA PRESIDENZA DEL CONI, QUEL DEMOCRISTIANO IN MODALITÀ GIANNI LETTA DI GIOVANNINO MALAGÒ SI È FATTO INTERVISTARE DA “LA STAMPA” ANNUNCIANDO DI ESSERE UN “PATRIOTA” CHE “FA IL TIFO PER IL GOVERNO MELONI”, HA INVIATO AI MUSCOLARI CAMERATI DISDEGNOSI DELLE REGOLE DELLA POLITICA (DIALOGO, TRATTATIVA, COMPROMESSO) IL SEGUENTE MESSAGGIO: ORMAI È TARDI PER FAZZOLARI DI INCAZZARSI CON ABODI; DA TEMPO VI HO DETTO CHE AVETE SBAGLIATO CAVALLO QUANDO AVEVATE A DISPOSIZIONE UNO CHE È “PATRIOTA” E “TIFA MELONI”, CHE HA ALLE SPALLE IL SANTO PATRONO DEGLI INTRIGHI E COMBINE, ALIAS GIANNI LETTA, E DOPO DODICI ANNI ALLA GUIDA DEL CONI CONOSCE LA ROMANELLA POLITICA COME LA SUA FERRARI…(SALUTAME 'A SORETA!)

giorgia meloni matteo salvini difesa riarmo europeo

DAGOREPORT - SALVATE IL SOLDATO SALVINI! DA QUI ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, SARANNO GIORNI DA INCUBO PER IL PIÙ TRUMPUTINIANO DEL BELPAESE - I DELIRI DEL “BIMBOMINKIA” (COPYRIGHT FAZZOLARI) SU UE, NATO, UCRAINA SONO UN OSTACOLO PER IL RIPOSIZIONAMENTO DELLA DUCETTA VERSO L'EURO-CENTRISMO VON DER LEYEN-MERZ, DESTINAZIONE PPE – AL VERTICE DELL’AJA, LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” HA INIZIATO INTANTO A SPUTTANARLO AGLI OCCHI DI TRUMP: SALVINI È COSÌ TRUMPIANO CHE È CONTRARIO AL RIARMO E PROFONDAMENTE OSTILE AI DAZI... - MA SE DA AJA E BRUXELLES, SI SCENDE POI A ROMA, LA MUSICA CAMBIA. CON UNA LEGA SPACCATA TRA GOVERNATORI E VANNACCI, SALVINI E' UN'ANATRA ZOPPA. MA UN ANIMALE FERITO È UN ANIMALE PERICOLOSO, CAPACE DI GETTARE ALLE ORTICHE IL SUO GOVERNATORE ZAIA E TENERE STRETTO A SE' PER ALTRI DUE ANNI IL POTERE IN LOMBARDIA - IL BIG BANG TRA I DUELLANTI È RINVIATO ALL’ESITO DELLE REGIONALI (E CALENDA SI SCALDA PER SALIRE SUL CARRO DELLA FIAMMA...)

FARE SESSO A 40 GRADI (ALL’OMBRA): COSA SUCCEDE AL NOSTRO CUORE? - IL SALVA-VITA DEL PROF. COSIMO COMITO: “IN CONDIZIONI NORMALI E CON LA GIUSTA TEMPERATURA, UN RAPPORTO SESSUALE EQUIVALE A FARE 2-3 PIANI DI SCALE A PASSO SVELTO. LO STESSO RAPPORTO IN UN AMBIENTE CALDO-AFOSO, LO SFORZO EQUIVALE A FARE 4-5 PIANI DI SCALE A PASSO SVELTO. IN TAL CASO, GLI UOMINI CHE HANNO PIÙ DI 50 ANNI COME FANNO SCIENTIFICAMENTE AD ESCLUDERE LA POSSIBILITÀ DI AVERE UN INFARTO O UN ICTUS AL POSTO DELL’ORGASMO? (ATTENZIONE ALL’”AIUTINO”)…”

elly schlein giorgia meloni giuseppe conte matteo salvini elezioni

DAGOREPORT - COME FAR FUORI IL NEMICO PIÙ INTIMO E VIVERE FELICI? È LA DOMANDA CHE TORMENTA DA UN PEZZO GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI APPENA SI APPALESA LA SILHOUETTE SOVRAPPESO DI MATTEO SALVINI - RIPOSTO IN CANTINA IL PREMIERATO, BRUCIATO IL VOTO ANTICIPATO, CHE FARE? ALLE MENINGI DEI FAZZOLARI E DEI LA RUSSA È SPUNTATA LA RIFORMA ELETTORALE CHE NON SOLO PENALIZZEREBBE LA LEGA A FAVORE DI FRATELLI D'ITALIA MA TOGLIEREBBE DI MEZZO LE CHANCE DI VITTORIA DI UN’OPPOSIZIONE MIRACOLATA IN “CAMPO LARGO” - E QUI ARRIVA IL BELLO: COME FAR INGOIARE A PD-ELLY IL ROSPO DI UNA LEGGE ELETTORALE CHE LI PENALIZZA? C'EST FACILE! SE QUEEN GIORGIA VUOLE ASFALTARE SALVINI, ANCHE LA DUCETTA DEL NAZARENO SOGNA DI TOGLIERSI TRA I PIEDI QUELLA QUOTIDIANA ROTTURA DI COJONI DI GIUSEPPE CONTE…

riarmo armi pedro sanchez elly schlein giorgia meloni giuseppe conte donald trump

DAGOREPORT - AVVISO AI NAVIGANTI! DUE SVALVOLATI SI AGGIRANO PER L’EUROPA: PEDRO SANCHEZ E ELLY SCHLEIN – CON LA NATO MORENTE (TRUMP SOSTIENE CHE L'ARTICOLO 5, CARDINE DELL'ALLEANZA, SI DEBBA "INTERPRETARE"), I DUE SINISTRATI DEL PSE, CHE INSIEME AL PPE SOSTENGONO LA MAGGIORANZA URSULA, MINACCIANO DI STACCARE LA SPINA DICENDO "NO" AL RIARMO UE: UN "NO" CHE SAREBBE UN REGALONE ALLA GIORGIA DEI DUE MONDI CHE NON VEDE L'ORA DI DIVENTARE LA STAMPELLA DEL PPE (DOVE E' ATTESA A BRACCIA APERTE: AL VERTICE DELL'AJA HA SEDOTTO A COLPI DI SMORFIE TRUMP SUI DAZI AL 10% ALL'UE) - LA MOLLA DI TANTO TAFAZZISMO GEOPOLITICO DI ''FALCE & MART-TELLY'' È IDEOLOGICA, TROVANDOSI STRETTA TRA L'INCUDINE DEI RIFORMISTI PD E IL MARTELLO A CINQUESTELLE DI CONTE, CHE L'HA SCAVALCATA A SINISTRA A SUON DI MANIFESTAZIONI, SLOGAN E PROCLAMI "ARCOBALENO", SORPASSANDO PERFINO AVS - E TRA I DUE LITIGANTI, LA DUCETTA SE LA GODE... 

elly e alessandro onorato, goffredo bettini e dario franceschini, matteo renzi , ernesto maria ruffini schlein giuseppe conte

DAGOREPORT - ‘’AAA CERCASI UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE’’. IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027, ANCHE LA DUCETTA DEL NAZARENO, ELLY SCHLEIN, HA CAPITO CHE NON BASTA UN’ALLEANZA CON CONTE E FRATOIANNI PER RIMANDARE NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO IL GOVERNO MELONI. PER SPERARE DI VINCERE, OCCORRE DAR VITA A UN NUOVO ULIVO PRODIANO CAPACE DI FEDERARE LE VARIE ANIME DEI CENTROSINISTRATI, AL PARI DELLA DESTRA DOVE SI SFANCULANO DA MANE A SERA MA ALLA FINE IL COLLANTE DEL POTERE È PIÙ FORTE DELLA LORO EGOLATRIA – IL PRIMO A METTERSI IN MOTO È STATO MATTEO RENZI CHE, DA ABILISSIMO MANOVRATORE QUAL È, SI È TRASFORMATO IN UN ARIETE MEDIATICO DELL’OPPOSIZIONE – ALLA DISPERATA RICERCA DEL CENTRO PERDUTO, DOPO SALA E RUFFINI, OGGI SCENDE IN CAMPO ALESSANDRO ONORATO, ASSESSORE AL TURISMO DEL CAMPIDOGLIO, CHE MIRA A FEDERARE UNA RETE RIFORMISTA FORMATA DALLE PRINCIPALI REALTÀ CIVICHE DI CENTROSINISTRA PRESENTI IN ITALIA PER TOGLIERE L'ESKIMO A "FALCE E MART-ELLY''...