la famiglia agnelli

LITIGANO COME ELKANN E GATTO - SCAZZI PER L'EREDITÀ DEGLI AGNELLI: LA FIGLIA DI GIANNI, MARGHERITA, VUOLE RIAPRIRE LA SUCCESSIONE, MA I LEGALI DELLA FAMIGLIA LA RIMETTONO A POSTO: "PRETESE TEMERARIE A CUI SI RESISTERÀ CON FERMEZZA. TENTATIVI MANIFESTAMENTE INFONDATI E DEL TUTTO CONTRARI SIA ALLE VOLONTÀ PATERNA E MATERNA, SIA AGLI ACCORDI SOTTOSCRITTI" - LA PRIMOGENITA DELL'AVVOCATO FIRMÒ NEL 2004 UN ACCORDO CON LA MADRE MARELLA, MA ORA...

Estratto di un articolo di Luca Piana per www.repubblica.it

 

MARGHERITA AGNELLI

Ricomincia dopo alcuni anni di tregua e una sentenza definitiva della Cassazione la contesa per questioni ereditarie promossa da Margherita de Pahlen, figlia di Gianni Agnelli e di Marella Caracciolo, scomparsi rispettivamente nel 2003 e nel 2019.

 

Il “Corriere della Sera” ha scritto questa mattina che Margherita ha deciso di impugnare il contratto che aveva sottoscritto nel 2004 con la mamma, rinunciando alle quote della Dicembre, la società semplice a cui fa capo il controllo del gruppo Exor, che oggi possiede fra le altre partecipazioni il 14,4% di Stellantis, il 35,8% dei diritti di voto della Ferrari e la quota di maggioranza nella casa editrice de La Repubblica.

 

MARGHERITA AGNELLI

"È da circa un quindicennio che Margherita de Pahlen cerca di mettere in discussione gli accordi sulla successione del padre e della madre da lei voluti e sottoscritti nel 2004 e che le hanno procurato beni che, soltanto all'epoca, valevano circa un miliardo e trecento milioni di euro. È proprio nel quadro di tali accordi che Margherita ha deciso di vendere le sue partecipazioni nella Dicembre società semplice, con atto non più reversibile", affermano fonti legali della famiglia Agnelli in merito a quanto riportato dal “Corriere”.

 

margherita agnelli e gianni agnelli

"I tentativi di Margherita di rimettere in discussione le successioni dei genitori - precisano i legali della famiglia - sono manifestamente infondati e del tutto contrari sia alle volontà paterna e materna, sia agli accordi dalla stessa sottoscritti.

 

Nessuno di essi ha, infatti, mai avuto successo. Queste pretese temerarie, cui si resisterà con fermezza in ogni sede, non sono comunque in alcun modo idonee a mettere in discussione la partecipazione di maggioranza assoluta che John Elkann detiene nella società Dicembre".

 

gianni agnelli con la moglie marella e i figli edoardo e margherita

Le radici della contesa ereditaria di Margherita, che ha avuto tre figli dal primo matrimonio (John, Lapo e Ginevra Elkann) e cinque dal secondo, risalgono a un momento molto diverso da quello attuale e hanno un antefatto nel 1997, alla morte di Giovanni Alberto Agnelli, il figlio di Umberto e nipote di Gianni che l’Avvocato stesso aveva designato come suo successore alla guida del gruppo.

 

Dopo il tragico evento, Gianni aveva subito espresso una chiara e nuova indicazione per la sua successione, facendo entrare il nipote John Elkann nel consiglio di amministrazione della Fiat e dando disposizioni perché spettasse a lui il controllo della Dicembre, che deteneva e tuttora detiene la quota più rilevante della società che controlla il gruppo Agnelli.

 

margherita agnelli e gianni agnelli 1

L’indicazione fu confermata e resa esplicita due anni dopo, nel marzo 1999, quando arrivò l’investitura ufficiale di John per il ruolo di successore: tutti i soci della Dicembre, inclusa la mamma Margherita, stabilirono infatti all’unanimità che “qualora il socio Giovanni Agnelli mancasse o per qualunque ragione fosse impedito, l’amministrazione nella sua identica posizione con gli stessi poteri e prerogative sarà assunta da John Elkann”.

 

Quando quattro anni dopo morì Gianni, la figlia Margherita all’apertura del testamento contestò tuttavia le disposizioni espresse dal padre e confermate dalla madre Marella, e diede avvio a una lite, conclusasi nella primavera del 2004 con quelli che vengono chiamati “accordi di Ginevra”.

 

margherita agnelli e gianni agnelli

Margherita decise di vendere le sue quote della Dicembre e si accordò con la madre Marella per ricevere un cospicuo patrimonio, fatto di case, quadri, e somme di denaro (per un valore stimato di oltre un miliardo di euro).

 

il matrimonio tra margherita agnelli e alain elkann

Per evitare liti future e assicurare al gruppo la stabilità necessaria, gli accordi di Ginevra prevedevano anche la definizione anticipata della successione di Marella (chiamata “patto successorio”) e la rinuncia di Margherita a rivendicare ulteriori beni ereditari. Non è un caso che gli accordi vennero firmati in Svizzera, dove erano residenti sia Marella che Margherita: a differenza della legge italiana, le norme elvetiche consentono infatti di definire un patto sull’eredità anche quando l’intestatario dei beni è ancora in vita.

 

Leggi l'articolo completo su:

famiglia agnelli

https://www.repubblica.it/economia/2021/08/05/news/eredita_agnelli_la_figlia_margherita_vuole_riaprire_la_successione_i_legali_della_famiglia_pretesa-313025001/

margherita agnelli e gianni agnelli 1margherita agnelli e gianni agnelli 3marella agnelli john elkann margheritamargherita agnelli ginevra elkannmargherita agnelli e gianni agnelli 2

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA") 

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA…