MILANO IGNORA I RECORD DI WALL STREET E CHIUDE A -0,4% - SPREAD IN CALO A 320 - CASTELLO DI FIRENZE: ASSOLTI LIGRESTI E CIONI. “GRANDE SODDISFAZIONE” - VODAFONE: 700 ESUBERI PER RISPARMIARE 80 MLN L’ANNO - ANCHE POMELLATO VOLA IN FRANCIA? PINAULT È IN LIZZA, MA C’È ANCHE DAMIANI - FUGA DEI FONDI DALL’ORO, HANNO FAME DI ASSET PIÙ RISCHIOSI - SOLITO SIPARIETTO RYANAIR-ALITALIA: “SIAMO I PRIMI” “NO, SIAMO NOI”…


1 - BORSA: MILANO IGNORA MASSIMI WALL STREET, CHIUDE A -0,4% IN ATTESA BCE
Radiocor - Milano, Madrid e Parigi chiudono la seduta in negativo, nonostante Wall Street tratti ancora ai massimi storici. In controtendenza Francoforte, che ha aggiornato i massimi da gennaio 2008. Il Ftse Mib ha ceduto lo 0,47% e l'Ibex lo 0,7%, segno che le borse preferiscono usare cautela in attesa domani della riunione della Bce, che come la Fed, ha gia' confermato la scorsa settimana di voler mantenere una politica accomodante nei prossimi mesi.

Riflettori puntati venerdi' sul dato dell'occupazione Usa, dopo la pubblicazione oggi dell'indice Adp, che misura l'occupazione nel settore privato, superiore alle attese. A Piazza Affari, dove lo spread e' in calo sotto 320 punti base, tra le banche svetta ancora Intesa Sanpaolo (+0,6%), che recupera dopo le perdite delle scorse settimane (-21% da fine gennaio a lunedi'), per la forte esposizione al mercato dei titoli di stato italiani. Tra gli industriali bene Finmeccanica (+2,8%), in attesa di novita' sulla cessione di Av io Spazio, mentre e' in calo la controllata Ansaldo (-2,6%), che ieri ha pubblicato i conti. Sul fronte dei cambi, l'euro tratta a 1,30059 dollari e 121,72 yen, mentre il dollaro-yen si attesta a 93,585. Il petrolio scivola dell'1% a 89,89 dollari al barile.

2 - CRISI: SPREAD BTP CHIUDE A 320 PUNTI BASE
(ANSA) - Lo spread tra il Btp decennale e l'analogo Bund tedesco archivia la seduta a 320 punti base, col tasso sul titolo del Tesoro al 4,65%.

3 - BORSA: NY RESTA SU LIVELLI RECORD
(ANSA) - Resta su livelli record la Borsa di Wall Street mentre, con l'eccezione di Francoforte, ripiegano dai massimi degli ultimi cinque anni i listini del Vecchio Continente, appesantiti da dati macro economici deludenti. Eurostat conferma, infatti, con la seconda lettura una contrazione del Pil dello 0,6% nel quarto trimestre del 2012 in Eurolandia, dopo il -0,1% del trimestre precedente. E su base annua la flessione è dello 0,9%. Intorno alle 20.00, ora italiana, l'indice Dow Jones registra un rialzo dello 0,33% a 14.300 punti, oltre 100 punti in più rispetto al record pre-crisi di 14.164 punti.

A sostenere la marcia di Wall Street è un sondaggio sulla disoccupazione Usa e che precede i dati ufficiali che verranno diffusi venerdì. Secondo l'istituto di ricerca Adp, il settore privato americano a febbraio ha creato 198.000 posti di lavoro, oltre le attese degli analisti che puntavano su 170.000 posti.

4 - FONDIARIA-SAI:ASSOLTI LIGRESTI E CIONI,1 ANNO BIAGI
(ANSA) - L'ex presidente onorario di Fondiaria Sai, Salvatore Ligresti, e l'ex assessore di Palazzo Vecchio Graziano Cioni sono stati assolti perché "il fatto non sussiste" al processo sulla trasformazione urbanistica dell'area di Castello a Firenze. Condannato a un anno l'altro ex assessore della giunta Domenici, Gianni Biagi. Biagi è stato condannato solo per abuso d'ufficio e turbativa d'asta, ed interdetto per un anno dai pubblici uffici. La pena però è stata sospesa e non ci sarà menzione. Il giudice Francesco Maradei ha poi assolto anche Fausto Rapisarda, Gualtiero Giombini e Marco Casamonti oltre ad Aurelio Fontani, Fondiaria-Sai, Europrogetti e Archea Associati.

5 - FONDIARIA-SAI: LIGRESTI, UNA GRANDE SODDISFAZIONE
(ANSA) - In un periodo per lui non proprio bello, "questa, pur piccola, diventa una grande soddisfazione". Così, secondo quanto riferito dal suo legale, l'avvocato Gian Luigi Tizzoni, l'ex presidente onorario di Fondiaria-Sai, Salvatore Ligresti, ha accolto la sentenza del tribunale di Firenze. Ligresti, insieme ad altre 6 persone, era accusato di corruzione nell'ambito della ristrutturazione dell'area di Castello, alla periferia nord-ovest di Firenze.

"Siamo molto soddisfatti: è stata una lunga battaglia - spiega l'avvocato Tizzoni - ma l'esito è quello in cui abbiamo creduto fin dall'inizio. Eravamo convinti che non ci potessero essere ipotesi di reato e una sentenza così ampia dimostra che avevamo ragione". Tutti gli imputati, compresi Ligresti e gli ex assessori di Palazzo Vecchio, Graziano Cioni e Gianni Biagi, sono stati assolti dall'accusa di corruzione, "perché il fatto non sussiste", e solo Biagi è stato condannato a un anno, con pena sospesa e non menzione, per abuso d'ufficio e turbativa d'asta.

6 - FONDIARIA-SAI: CIONI, ALLA BERLINA ED EMARGINATO PER 5 ANNI
(ANSA) - "Sono molto sollevato, ma anche molto 'incazzato' perché sono stato per 5 anni alla berlina ed emarginato". Così l'ex assessore alla sicurezza del Comune di Firenze, Graziano Cioni, ha accolto la sentenza di piena assoluzione, "perché il fatto non sussiste", al processo per la riqualificazione urbanistica dell'area di Castello dove era accusato di corruzione insieme ad altri 6 imputati, tra cui l'ex presidente onorario di Fondiaria-Sai Salvatore Ligresti. "Dopo tante notti da incubo, in cui mi chiedevo sempre cosa penseranno le persone, i cittadini, dopo aver visto soffrire la mia famiglia, finalmente stanotte dormirò", ha aggiunto.

"La giustizia ha trionfato - ha proseguito Cioni ringraziando Tea Albini, ex assessore alla casa nella giunta guidata da Leonardo Domenici, e oggi con lui in aula -, ma la più grande soddisfazione - ha aggiunto - è stata veder piangere mia figlia che per tutti questi anni è stata considerata la figlia di un corrotto. Proprio io, uno che quando mi misero una mazzetta sul tavolo chiamai subito la guardia di finanza e li feci arrestare". Poi, a proposito del suo ex collega di giunta, l'ex assessore all'urbanistica Gianni Biagi, l'unico condannato ma per abuso d'ufficio e non per corruzione, Cioni si è detto sicuro "che verrà assolto in appello".

7 - VODAFONE: PIANO DA 700 ESUBERI PER RISPARMIARE 80 MLN ALL'ANNO
Radiocor - Un piano che prevede 700 esuberi strutturali per risparmiare 80 milioni di euro all'anno nei prossimi 18-24 mesi. Lo ha presentato Vodafone Italia oggi ai sindacati, secondo quanto risulta a Radiocor. Da lunedi l'azienda aprira' le procedure di mobilita'. 'L' azienda ha comunque intenzione di continuare a investire nella rete e servizi 900 milioni di euro', riferisce Salvo Ugliarolo, segretario nazionale Uilcom Uil.

Per Vito Vitale, segretario generale Fistel Cisl, 'e' inaccettabile un accordo che preveda licenziamenti dei lavoratori, sono accettabili solo uscite volontarie. Se l'azienda procedera' unilateralmente siamo pronti a scioperare'. La Uilcom, prosegue Ugliarolo, 'e' pronta a ragionare su soluzioni non traumatiche' che 'salvaguardino l'occupazione di un'azienda giovane come Vodafone'. Il piano di esuberi viene confermato anche dall'Azienda secondo cui 'risulta necessaria un'azione di trasformazione ed efficienza che passa attraverso la ridefinizione co mplessiva del costo del lavoro e una riduzione del perimetro aziendale pari a 700 esuberi, nelle funzioni di staff e supporto, e non a diretto contatto con il Cliente'.

8 - POMELLATO: PPR IN POLE POSITION, MA TRA I PRETENDENTI ANCHE DAMIANI
Radiocor - Pomellato sotto la lente, con la societa' che e' corteggiata dal gruppo francese del lusso Ppr, dall'austriaca Swarosky, da Renzo Rosso, da Prada e dalla famiglia Damiani che gia' detiene il 18% del capitale. Secondo indiscrezioni che circolano negli ambienti finanziari, la holding d'Oltralpe che detiene il gruppo del lusso Gucci sarebbe in dirittura d'arrivo per firmare il contratto di compravendita con i due soci Pino Rabolini (che ha la maggioranza dell'azienda) e Andrea Morante (al quale fa capo il 10% circa del capitale).

Per adesso, comunque, nessun contratto e' stato firmato e dal quartier generale della societa' di gioielli commentano che 'l'azienda valuta tutte le opzioni strategiche per il futuro', compresa la quotazione che aveva studiato nei mesi passati. Quest'ultimo progetto sembra tuttavia tramontato a favore di un passaggio di proprieta'. Se venisse firmato l'accordo con Ppr, un altro pezzo della gioielleria italiana volerebbe in Francia, sulla falsariga di quanto gia' avvenuto con Bulgari, finita sotto nell'orbita di Lvmh.

Ma ancora non e' detta l'ultima parola. In corsa, secondo quanto risulta a Radiocor, sarebbe anche la famiglia Damiani che, insieme a un fondo di private equity, sarebbe intenzionata a creare un polo italiano di gioielleria. La proposta della famiglia piemontese prevede sia un'offerta cash, che consentirebbe alla societa' e alle holding controllanti di abbattere il debito, sia un progetto industriale capace di sviluppare sinergie con il gruppo Damiani, che controlla i marchi Damiani, Salvini, Alfieri & St. John, Bliss, Calderoni e la catena di gioielleria e orologeria di alta gamma Rocca.

9 - ORO: FT; E' FUGA DEI FONDI, TORNA APPETITO PER ASSET RISCHIO
(ANSA) - I fondi Etf (exchange traded fund) hanno trasformato il mercato dell'oro, prima facendo scattare una corsa al metallo prezioso poi, negli ultimi mesi, invertendo rotta e facendo scattare una vera e propria fuga dall'oro. Dall'inizio di gennaio gli Etf hanno 'scaricato' 140 tonnellate d'oro e febbraio è stato il mese della 'grande fuga', quello in cui si è registrata la maggiore uscita di oro dagli Etf. Lo riporta il Financial Times.

Quando sono nati dieci anni fa gli ETF hanno riscosso un tale successo per essere un modo semplice per gli investitori di acquistare oro da meritarsi il soprannome di 'banca centrale del popolo'. La fuga dal metallo prezioso degli Etf riflette l'attitudine negativa verso l'oro: con la maggiore fiducia nell'economia, gli investitori privilegiano asset più rischiosi come le azioni. I prezzi dell'oro sono calati del 13% da ottobre a meno di 1.580 dollari l'oncia, ovvero il 18% in meno dai picchi del 2011. Ma la fuga degli Etf preoccupa: l'accelerazione osservata negli ultimi mesi mette a rischio il mercato del metallo prezioso.

10 - RYANAIR: O'LEARY, IN ITALIA PRIMI CON 22,9 MLN PASSEGGERI
(ANSA) - Ryanair, nel 2012, ha trasportato in Italia 22,9 milioni di passeggeri contro i 22,3 di Alitalia, ai quali tuttavia vanno aggiunti i 2 milioni che si sono serviti della controllata Air One. E' quanto afferma l'amministratore delegato della compagnia aerea irlandese Michael O'Leary che ha scelto l'aeroporto di Treviso, il primo italiano servito dalla società, nel 1998, per diffondere i dati.

O'Leary ha anche annunciato un nuovo collegamento fra Treviso e Creta a partire dalla prossima estate. Nel 2012 i viaggiatori che hanno scelto Ryanair dallo scalo 'Antonio Canova' sono stati 1,7 milioni, cifra destinata a rimanere stabile, ha sottolineato l'ad, almeno fino al 2015. Complessivamente, dal 1998 ad oggi, i passeggeri transitati su Treviso con velivoli Ryanair sono stati 14,5 milioni.

11 - ALITALIA:REPLICA A RYANAIR,24MLN PASSEGGERI,NOI PRIMI ITALIA
(ANSA) - "Alitalia, con i suoi 24.275.604 passeggeri trasportati, già comunicati durante la presentazione dei dati di bilancio, si conferma anche per il 2012 il primo vettore in Italia in termini di passeggeri trasportati". Lo precisa il Gruppo in merito alle dichiarazioni dell'Amministratore Delegato di Ryanair, Michael O'Leary. "Le Compagnie del Gruppo, tra cui Air One, vengono utilizzate per i voli nazionali e internazionali in modo interscambiabile, rispondendo alle diverse esigenze del mercato: Alitalia per un'offerta full service, Air One per chi ricerca un servizio di qualità a tariffe ridotte", precisa la compagnia. "Nel 2012 il tasso di riempimento degli aerei Alitalia - aggiunge - è stato pari al 74,6%, in aumento di 1,8 punti rispetto all'anno precedente".

 

toro wall streetOBAMA E WALL STREET Salvatore LigrestiGraziano CioniPaolo Bertoluzzo SALMA HAYECK E FRANCOIS-HENRI PINAULT E JOHNNY HALLYDAYOROo leary di ryanair.pngAlitalia_Ryanair

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