MPS ALZA BANDIERA BIANCA - STAMPELLA PUBBLICA PER ROCCA SALIMBENI - IL GOVERNO STUDIA L'INTERVENTO DELLA CDP PER SIENA (CHE STA PERDENDO IL SOSTEGNO DI CALTARICCONE) - MONTI POTREBBE FAR USCIRE DAI BOX IL FONDO STRATEGICO CREATO PER PARMALAT E MESSO IN FREEZER - PERCHE' LA CITY DALLA COLONNE DEL ‘FINANCIAL TIMES’ CALDEGGIA LA NAZIONALIZZAZIONE DELL'ISTITUTO GUIDATO (ANCORA PER POCO) DAL BOCCOLUTO MUSSARI?...

Francesco De Dominicis per "Libero"

Più che un suggerimento, un gioco di sponda: arriva strombazzato sulle autorevoli colonne del Financial Times il piano di salvataggio del Monte dei Paschi di Siena. Il terzo istituto di credito italiano ha bisogno di una stampella pubblica per restare in piedi e l'identikit, in parte già abbozzato negli scorsi mesi, corrisponde alla Cassa depositi e prestiti. Non è la prima volta che il quotidiano britannico viene "sfruttato" per dare in pasto al mercato le manovre in corso sulle banche del nostro Paese. Un modo come un altro per tastare il terreno degli addetti ai lavori e degli operatori finanziari.

Fatto sta che Londra, in qualche modo, si è fatta sentire e il Monte, stando alle indiscrezioni dell'Ft, si prepara a tornare sotto il cappello pubblico. Sarà «quasi inevitabile» per Mps ricorrere agli aiuti di Stato per trovare i 3,3 miliardi di euro necessari per la ricapitalizzazione dopo gli stress test dell'Eba (autorità bancaria europea) condotti a dicembre.

Il colosso di Rocca Salimbeni, secondo il Financial Times, non sarebbe più in grado di mettere a punto un piano credibile per l'aumento di capitale da presentare alle autorità europee entro oggi. Di qui il ricorso alla Cdp. Il gigante finanziario del Tesoro potrebbe mettere sostenere l'istituto direttamente oppure attraverso la Fondazione Monte dei Paschi, principale azionista con quasi il 50%.

Cdp potrebbe far scendere in campo il Fondo strategico creato per Parmalat la scorsa primavera e rimasto fermo ai box. Il dossier deve ancora essere valutato a fondo da Mario Monti, premier e ministro dell'Economia ad interim. Di sicuro, qualsiasi sia l'opzione, il governo raggiungerà due obiettivi con una sola mossa: metterà al sicuro i conti della banca e assicurerà alla Fondazione senese il controllo totale.

Il che non è poco per una città che, di fatto, ruota attorno alla banca e alle erogazioni dell'ente guidato da Gabriello Mancini. Dal quartier generale di Rocca Salimbeni nessuna smentita. Stesso discorso sul versante Cdp. Il dossier esiste e nei blog finanziari italiani, in effetti, se ne parla da un pezzo. Prime ipotesi indicano in 1 miliardo l'ammontare dell'apporto da parte della spa controllata dal Tesoro, cui potrebbe essere riservato un collocamento privato di titoli.

Quello della Cassa non è l'unico fronte su cui sta lavorando il nuovo direttore generale, Fabrizio Viola. L'altra operazione - finalizzata come l'altra a evitare l'aumento di capitale - prevede una corposa svalutazione dell'avviamento associato all'acquisizione di Antonveneta. Manovra grazie alla quale Mps potrebbe evitare di pagare allo Stato circa 160 milioni di interessi sui Tremonti-Bond, le obbligazioni speciali emesse da via Venti Settembre per sostenere gli istituti.

La mossa manderebbe in rosso i conti nel quarto trimestre, ma la perdita verrebbe accolta positivamente dalla banca senese perché il regolamento dei Tremonti-Bond, a cui Mps ha fatto ricorso per 1,9 miliardi, prevede che, con un risultato netto negativo, non debba essere pagata alcuna cedola allo Stato. Mps ha in bilancio circa 6,5 miliardi di euro di avviamenti, in gran parte riconducibili all'acquisizione di Banca Antonveneta, rilevata a ridosso dello scoppio della crisi finanziaria mondiale per 9 miliardi di euro (4 volte l'attuale valore di Mps in Borsa).

In attesa di capire il destino della "carta" Cdp, il cda ha approvato il piano "anti Eba" che farà leva su capital management, ottimizzazione degli attivi, dismissioni di asset. Il quadro, tuttavia, resta complicato. Tuttavia le indiscrezioni di ieri hanno ridato un po' di fiducia ai mercati e il titolo, in Borsa, ha guadagnato il 3,5% a 0,2128 euro.E tra i movimenti va segnalata la vendita di azioni da parte di Francesco Gaetano Caltagirone che ha fatto cassa cedendo l'1,08% di Mps, scendendo a poco più il 3,5%.

 

monte dei paschi di sienaGiuseppe Mussari Gabriello ManciniFINANCIAL TIMES jpeg

Ultimi Dagoreport

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”