kering pinault valentino

PINAULT VUOLE PAPPARSI ANCHE VALENTINO - IL GRUPPO KERING HA ACQUISTATO PER 1,7 MILIARDI IL 30% DELLA CASA DI MODA CREATA DA VALENTINO GARAVANI E PRESTO, GRAZIE A UN’OPZIONE INSERITA NELL’ACCORDO, POTREBBE RILEVARE L'INTERO GRUPPO DAL FONDO DI INVESTIMENTO DEL QATAR, MAYHOOLA - IL MILIARDARIO FRANCOIS PINAULT, PATRON DI KERING, GIA’ CONTROLLA MOLTI MARCHI DEL MADE IN ITALY: GUCCI, BOTTEGA VENETA, BRIONI, POMELLATO…

francois henri pinault kering

(ANSA) - ROMA, 27 LUG - Valentino, la storica maison di moda romana, uno dei simboli del made in Italy, potrebbe cambiare presto di nuovo indirizzo e approdare a Parigi, nel tempio dei rivali-cugini francesi che per mano e portafoglio di Kering ne hanno acquistato il 30% per un prezzo di 1,7 miliardi di euro con l'opzione ad acquistare l'intero gruppo. L'operazione rientra in un più ampio accordo tra il gruppo transalpino e il fondo di investimento del Qatar, Mayhoola che potrebbe portare ad uno scambio azionario.

 

naomi campbell con valentino garavani

La griffe di piazza Mignanelli, ora in mano al fondo sovrano del Qatar appunto, si avvicina quindi agli altri prestigiosi marchi tricolori già nelle mani di Francois Pinault, patron di Kering: Gucci, Bottega Veneta, Brioni, Pomellato. Il colosso francese del lusso ha annunciato la firma dell'accordo con il gruppo qatariota nel giorno in cui ha diffuso i conti del primo semestre, chiuso con ricavi per 10,1 miliardi di euro in crescita del 2% rispetto ai 9,3 miliardi della prima metà dell'anno scorso. L'utile operativo si riduce a 2,8 miliardi (-3%), "in un contesto di continui investimenti nelle case del gruppo".

 

pinault

L'accordo con Pinault prevede il passaggio del 30% di Valentino, per un totale di 1,7 miliardi di euro, con "una opzione che permette a Kering di acquistare il 100%" della Maison romana "al più tardi nel 2028", si legge in un comunicato diffuso dal gruppo Kering. "L'operazione - viene appunto precisato nella nota - si iscrive nel quadro di un più ampio partenariato strategico tra Kering" e il fondo di investimento del Qatar Mayhoola, proprietario di Valentino, che potrebbe condurre ad un possibile ingresso di Mayhoola nel capitale di Kering".

 

valentino garavani e giancarlo giammetti (2)

Intanto i marchi già completamente passati sotto il controllo di Kering hanno diffuso i loro conti dei sei mesi. Nel dettaglio, Gucci ha registrato ricavi per 5,128 miliardi (-1%) e un utile operativo ricorrente di 1,81 miliardi (-4%); i ricavi di Yves Saint Laurent sono saliti a 1,576 miliardi (+6%), con un utile operativo di 481 milioni (+10%); Bottega Veneta è rimasta in linea con il primo semestre con 833 milioni di ricavi e 169 milioni di utile operativo.

 

Il controllo del gruppo Valentino era finito in Qatar nel 2012 quando Mayhoola for Investments Spc acquistò l'intera partecipazione della società dal fondo Permira e dai Marzotto. Fondata negli anni sessanta da Valentino Garavani, che l'ha lasciata definitivamente nel 2007, la casa di moda romana è una delle più prestigiose al mondo, che ha vestito le donne più famose e per anni era lo stile di Jackie Kennedy, che scelse un abito della maison anche per sposare Onassis nel 1968.

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?