"FAZ": GLI ITALIANI SONO PIÙ RICCHI DEI TEDESCHI

1 - CRISI: FAZ PUBBLICA DATI RICCHEZZA,ITALIA MEGLIO DI GERMANIA
(ANSA) - La Bce rinvia la pubblicazione dei dati sulla ricchezza privata media pro-capite dei paesi dell'eurozona per non influenzare negativamente il salvataggio di Cipro. E' quello che scrive oggi la Frankfurter Allgemeine Zeitung, rendendo pubblico un dossier di Credit Suisse, che vede l'Italia al quarto posto nella suddetta classifica, solo dopo Lussemburgo, Francia e Belgio, e prima di Austria e Germania, che occupano invece la quinta e la sesta posizione.

Il quotidiano tedesco critica in un editoriale la decisione della Eurotower, divenuta "attore a sua volta politico" nella gestione della crisi dell'euro. Circostanza che "non le fa bene", aggiunge il commento, "danneggiando la sua credibilità". Secondo i dati di Credit Suisse, l'Italia è dunque al quarto posto, fra i paesi della valuta comune, con un patrimonio privato medio di 165.000 euro per ogni adulto. L'Austria segue con un patrimonio medio di 139 mila euro, e la Germania con 135 mila.

L'elenco vede poi Cipro al decimo posto, dopo la Finlandia, con un patrimonio medio di 87 mila euro, cui seguono Spagna, con 81 mila euro, Grecia con 79 mila, Portogallo 60, e in coda Estonia con 21 mila, e Slovacchia con 19 mila euro. La Bce teme evidentemente le reazioni dei Paesi che sostengono il salvataggio di quelli indebitati, scrive Faz, di fronte a dati che mostrano "come i supposti ricchi tedeschi, austriaci, olandesi o finlandesi debbano aiutare i nient'affatto poveri ciprioti". "E cosa dovrebbero pensare slovacchi ed estoni - aggiunge il commento - che già da tempo sono vincolati per aiutare paesi più ricchi e indebitati dell'eurozona, come Spagna, Grecia Portogallo o Irlanda?".

2 - BORSA: MILANO DI NUOVO LA PEGGIORE IN EUROPA (-0,4%), PESA STALLO POLITICO
Radiocor - Non e' bastato l'esito dell'asta italiana dei titoli di stato per spingere in alto il listino, che cosi', dopo piu' cambi di direzione, ha archiviato la seduta con un calo dello 0,42%, facendo peggio del resto d'Europa. D'altra parte sui mercati aleggia la preoccupazione per lo stallo politico, che alimenta il nervosismo anche per l'asta dei Btp in programma domani. Il tesoro, comunque, questa mattina ha collocato 7,75 miliardi di euro di titoli a 12 mesi con una domanda che si e' rivelata piu' vivace che a febbraio, nonostante i tassi siano saliti.

Lo spread e' rimasto stabile a 312 punti. A Piazza Affari sono di nuovo andate male le banche, fatta eccezione delle Ubi (+0,06%), nell'attesa dei conti, e delle Intesa Sanpaolo (+0,4%), sull'onda dei numeri del 2012. Come ieri sono state gettonate le Saipem (+5,39%), ancora sospinte in alto dalla notizia dei contratti siglati in Africa settentrionale per 1,1 miliardi di dollari. Pirelli ha registrato un calo del 4,2%, dopo la diffusione dei conti 2012. Hanno rialzato la testa le Telecom (+1,89%) e soprattutto le Mediaset (+5%). Sul fronte dei cambi l'euro passa di mano a 1,3027 dollari e a 125,02 yen, mentre il dollaro-yen si attesta a 95,95. Il petrolio sale dello 0,8% a 92,88 dollari al barile.

3 - SPREAD BTP-BUND CHIUDE A 312 PUNTI
(ANSA) - Lo spread Btp-Bund chiude a 312 punti base, lo stesso livello di ieri, con il rendimento del Btp a 10 anni al 4,60%. Il differenziale di rendimento tra i decennali di Italia e Spagna è a 11 punti base.

4 - BOT: ASSEGNATI 7,75 MLD, RENDIMENTO ANNUALI SALE ALL'1,28%
Radiocor - Rendimenti in rialzo per i BoT assegnati oggi in asta dal Tesoro. Il Buono annuale, offerto per 7,75 miliardi di euro e richiesto per 11,638 mi liardi, e' stato collocato con un rendimento lordo dell'1,280% in rialzo di 0,19 punti sull'asta del mese scorso. Buono l'interesse del mercato, con rapporto tra domanda e offerta, che si e' attestato all'1,50 (1,38 nell'asta di febbraio sulla stessa scadenza). Il regolamento dell'asta cade sul prossimo 14 marzo.

5 - INTESA SP: CEO, POLITICA DIVIDENDI 2013 ALMENO A LIVELLO 2012
Radiocor - 'La nostra politica di distribuzione dei dividendi si manterra' almeno allo stesso livello del 2012, con un significativo dividend yield a i prezzi correnti'. Lo ha detto il ceo di Intesa Sanpaolo, Enrico Cucchiani alla conference call sui conti 2012.

6 - INTESA SANPAOLO: UTILE NETTO 2012 1,6 MLD (DA -8,2 MLD), CEDOLA 5 CENT
Radiocor - Utile netto di 1,6 miliardi di euro nel 2012 per il gruppo Intesa Sanpaolo contro il rosso di 8,2 miliardi del precedente esercizio (2,04 miliardi ante impairment del goodwill). I proventi operativi netti sono in progresso del 6,5% a 17,88 miliardi e il risultato della gestione migliora del 17,3% a 8,96 miliardi. L'utile netto normalizzato e' pari a 1,47 miliardi contro 1,44 miliardi nel 2011. Il cost/income e' al 49,8%. Il cda ha proposto un dividendo di 5 centesimi per azione ordinaria e di 6,1 centesimi per azione di risparmio, con un pay-out pari al 52%.

A livello di patrimonializzazione emerge un miglioramento del Core Tier 1 di 110 pb all'11,2% dal 10,1% del 2011. Intanto, nel 2012 Intesa Sanpaolo ha registrato una perdita su attivita' finanziarie e altri investimenti per 117 milioni di euro di cui 116 milioni di impairment sulla partecipazione in Telco. Nel 2011 il saldo era negativo per 99 milioni (comprendenti un apporto positivo di 123 milioni per la ce ssione di sportelli al Credit Agricole e uno negativo di 251 milioni per l'impairment dell'interessenza detenuta in Telco).

7 - EDISON: NIENTE PRESIDENTE ITALIANO, CONFERMATO PROGLIO
(ANSA) - 'Salta' il presidente italiano di Edison promesso dalla controllante francese Edf. Il colosso transalpino nella lista depositata per il rinnovo del Cda di Foro Buonaparte, a quanto si apprende, ha confermato Henri Proglio alla presidenza. Era stato lo stesso Proglio, in una conferenza stampa a Milano, lo scorso 4 giugno, all'indomani della chiusura del riassetto che aveva assegnato ai francesi il controllo esclusivo di Edison, ad assicurare che il futuro presidente della società sarebbe stato italiano. "Il management di Edison sarà italiano, vogliamo un presidente italiano. Abbiamo diverse possibilità ma abbiamo bisogno di un po' di tempo" aveva promesso in quell'occasione Proglio. Ma già nel 2011, durante le laboriose trattative per il riassetto di Edison, il colosso francese aveva esternato la sua disponibilità ad una presidenza italiana 'di garanzia'.

Una disponibilità a cui non era estraneo l'obiettivo di rassicurare il governo del nostro Paese - Edf ha contrattato con ben tre ministri l'acquisizione di Edison - in un'operazione che avrebbe portato sotto il controllo di un gruppo straniero una grande società italiana operante in un settore strategico come quello dell'energia. La decisione di Proglio di restare alla testa di Edison, accanto all'amministratore delegato, Bruno Lescoeur, arriva in un momento di grande incertezza per la politica italiana alle prese con l'incertezza post-elettorale. D'altra parte la scelta di un presidente italiano non avrebbe avuto molto più che una funzione di garanzia: dopo l'opa chiusa lo scorso anno Edf ha il controllo totale del capitale, del consiglio di amministrazione e delle strategie di Edison, trasformata nella gas company dei transalpini.

8 - EDISON: IN LISTA EDF LESCOEUR E PROGLIO, TRE ITALIANI
(ANSA) - Edf ha presentato la lista per il nuovo cda di Edison: oltre a Henri Proglio, presidente dei francesi, ne fanno parte il cfo, Thomas Piquemal, e l'attuale amministratore delegato di Foro Buonparte, Bruno Lescoeur. Gli italiani in lista sono Gian Maria Gros-Pietro Paolo Di Benedetto, e Nathalie Tocci. La rosa di dodici nomi si completa con Beatrice Bigois, Philippe Esper, Pierre Lederer, Denis Lepee, Jorge Mora, Nicole Verdier-Naves.

9 - OCSE: 500MILA DISOCCUPATI IN PIU' A GENNAIO, TASSO AREA ALL'8,1%
Radiocor - Si aggrava ancora la crisi del lavoro nell'area Ocse. Dopo la tregua di fine 2012, il 2013 e' iniziato nei Paesi industrializzati con un aumento di 500mila disoccupati che ha fatto salire il tasso dei senza lavoro all'8,1% a gennaio dall'8% di dicembre. Come ha reso noto l'Ocse, il mese scorso i disoccupati nei 34 Paesi aderenti all'Organizzazione erano 48,8 milioni, 14 milioni in piu' del luglio 2008. In base ai dati armonizzati dell'Ocse, nell'Eurozona la disoccupazione ha toccato nuovi record salendo all'11,9% (+0,1 punti) a livello complessivo e al 24,2% (+0,2) tra i giovani.

In Italia e' balzata all'11,7% dall'11,3% di dicembre, peggiorando al 38,7% dal 37,1% di dicembre nella fascia di eta' 15-24 anni. Quest'ultimo e' il terzo peggior dato della zona euro, alle spalle di Grecia (59,4% a novembre) e Spagna (55,5%, +0,1). Il Portogallo e' invece al 38,6% (dal 38,3%). In Germania il tasso complessivo e' rimasto stabile al 5,3% (7,9% per i giovani) e in Franci a e' salito al 10,6% dal 10,5%, (26,9%, +0,1 per i giovani). Guardando fuori dal Vecchio Continente, la disoccupazione e' peggiorata di 0,1 punti negli Stati Uniti (7,9%), mentre e' calata nella stessa misura in Canada (7%) e in Giappone (4,2%). Febbraio ha per altro portato una nuova schiarita negli Usa, con una flessione di 0,2 punti al 7,7%, mentre il tasso e' rimasto stabile in Canada.

10 - TERNA PREMIATA COME MIGLIOR UTILITY EUROPEA
La Stampa - Terna ha vinto l'International Utility Award 2013 dell'Edison Electric Institute di Washington. E' quanto rende noto la società in un comunicato. Il premio è stato ritirato dall'Amministratore Delagato Flavio Cattaneo ed ha premiato l'spa dell'alta tensione come la migliore tra le utilities europee per il rendimento totale del titolo degli ultimi tre anni. Tra il 2010 ed il 2012 il rendimento di Terna si è attestato al 24% contro rendimenti medi del settore e dell'indice italiano decisamente negativi. Il premio consente a Terna, che aveva ritenuto lo stesso riconoscimento per il triennio 2007-2009, di attestarsi in cima alla classifica delle utility elettriche europee nel periodo 2007-2012, avendo consolidato negli ultimi sei anni un rendimento complessivo di circa il 73%, sovraperformando, nello stesso arco temporale, del 97% il settore europeo e di oltre il 120% il mercato italiano. Quasi invairato il titolo, in rialzo dello 0,06% a 3,186 euro.

11 - RCS: ELKANN, SI PROCEDE SU PIANO PERIODICI,DECISIONI A MARZO
(ANSA) - "Ci sono vari consigli a marzo che prenderanno atto di quello che si sta facendo. Il piano è stato annunciato. Adesso stanno procedendo su quello che hanno detto che faranno, i diversi cda dovranno prendere decisioni nel mese di marzo". Lo ha detto John Elkann, presidente Fiat, questa sera a Torino rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano un commento al piano di vendita dei periodici Rcs.

12 - TELECOM: PATUANO, AZIENDA SANA,ABBIAMO CASSA PER 3 ANNI
- BERNABE', GIU' DEBITO MA ERRORE NON INVESTIRE; NON GETTO SPUGNA

(ANSA) - Telecom Italia non fallirà certo domani, è un'azienda sana, che ha cash flow disponibile e che continuerà nei suoi obiettivi strategici, riduzione del debito e taglio dei costi ma accompagnati dalla realizzazione degli investimenti. A pochi giorni dalla pubblicazione dei dati 2012 (anno chiuso in rosso per 1,6 miliardi, seppure per effetto delle rettifiche di bilancio), sono i vertici della società, presidente e amministratore delegato, a difendere la strategia del gruppo e ad indicare agli azionisti e al mercato i target raggiungibili nel medio periodo.

Innanzitutto in termini di debito: un livello "adeguato", rispetto ai 28 miliardi con cui si è chiuso il 2012 e ai 27 segnati come obiettivo per l'anno in corso, è di 22 miliardi di euro, ha osservato l'ad Marco Patuano, dando per fattibile il raggiungimento di tale soglia nel giro di tre anni. "La gestione ordinaria - ha spiegato - continua a produrre molta cassa, circa 2 miliardi dopo tutti gli investimenti". E Telecom ha già in cassa 8 miliardi di euro, sufficienti per i prossimi tre anni, anche se il gruppo non dovesse ricorrere ad altre emissioni obbligazionarie.

La riduzione del debito resta dunque la stella polare, ma secondo il presidente, Franco Bernabé, non deve essere l'unica. In settore tlc quasi alle corde, l'azienda ha anche il dovere di investire e deve farlo a dispetto dei "suggerimenti, consigli e a volte delle aggressioni" che vorrebbero utilizzare la cassa solo a per tagliare l'indebitamento. Per Telecom, ha spiegato ai piccoli azionisti di Asati, non esistono "soluzioni fantasiose, non c'é la bacchetta magica, le cose su cui bisogna lavorare costantemente e testardamente sono tre: ridurre il debito, tagliare i costi e realizzare gli investimenti. Fare qualcosa di diverso sarebbe un gravissimo errore.

Il mercato vorrebbe che non investissimo e che usassimo la cassa solo per ripagare il debito, che vendessimo il Brasile e che rimanessimo un'entità solo italiana, con l'inevitabile prospettiva di un declino. Ma non dobbiamo farci intimidire". L'obiettivo è dunque quello di "resistere, resistere, resistere", anche di fronte ad un andamento del titolo che non soddisfa. Così come a resistere sarà lo stesso presidente.

"Il mio impegno - ha detto di fronte alle voci di un suo possibile passaggio ad un altro incarico - è resistere e non gettare la spugna, continuare nell'interesse della società e dei dipendenti". In questo contesto anche lo scorporo della rete si farà, ma solo a certe condizioni e sicuramente, ha puntualizzato Patuano, "non a saldo o con gli sconti".

 

FRANKFURTER ALLGEMEINE bandiera ciproMonti a colloquio con Wolfgang SchaeubleMARIO DRAGHI Enrico Cucchiani henri-proglio-edfBruno LescoeurOcseFlavio Cattaneo MONTEZEMOLO MARIO CALABRESI JOHN ELKANN ANDREA AGNELLI Bernabe e marco patuano

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