carlo messina andrea orcel ue europa

RISIKO IN EUROPA! – UNICREDIT E INTESA, ESCLUSE MOMENTANEAMENTE DALLE POSSIBILE FUSIONI IN ITALIA, PUNTANO I RADAR SUL MERCATO INTERNAZIONALE. LA BANCA DI ORCEL SOGNA COMMERZBANK, MA INTANTO SI INTERESSA DELLA RUSSA OTKRITIE – MESSINA È PIÙ PRUDENTE E PUNTA A ESPANDERE LA PROPRIA AZIONE ACQUISENDO SINGOLI BUSINESS A ELEVATA SPECIALIZZAZIONE, COME LA SVIZZERA JULIUS BAER…

 

 

Stefano Righi per "l'Economia - Corriere della Sera"

 

carlo messina

Momentaneamente escluse dal risiko domestico, Intesa perché ha già preso, Unicredit perché ha preferito non prendere, le due maggiori banche del sistema nazionale hanno puntato i loro sistemi radar sul più strutturato mercato europeo, dove entrambe sono già presenti, ma dove presumibilmente si giocherà il loro futuro a lungo termine.

 

Fuori dai confini italiani, pur con tutte le difficoltà del caso, ci sono masse e occasioni in grado di cambiare il profilo dei due gruppi leader, che vengono segnalati ripetutamente sul buy side di molte partite che si si stanno attualmente giocando nel Vecchio continente.

 

andrea orcel

Francoforte

La più strategica è quella che riguarda la tedesca Commerzbank. L'istituto di Francoforte è da tempo in difficoltà e necessita di un partner solido per annacquare il passato e guardare con fiducia al futuro. Tra le tante potenziali acquirenti, tre sono le più gettonate, tutte con ottime motivazioni.

 

In Germania molti sostengono la candidatura di Deutsche Bank. Un matrimonio tutto tedesco, tutto di Francoforte, la capitale finanziaria d'Europa, che non ferirebbe l'amor proprio teutonico e che però sottovaluta le enormi incognite che ancora accompagnano il cammino della potenziale acquirente, Deutsche Bank.

commerzbank 5

 

La banca simbolo dell'economia tedesca, anche se nell'ultimo anno ha guadagnato il 27 per cento in Borsa, è ancora lontana dal passo e dai ritmi di crescita che l'avevano contraddistinta fino al 2015. Oggi Deutsche Bank vale meno della metà di Intesa Sanpaolo e il 20 per cento in meno di Unicredit.

 

deutsche bank commerzbank 2

Al punto che pensare a una superbanca basata a Francoforte se da un lato appaga gli istinti nazionalistici di Berlino, dall'altro evidenzia delle difficoltà oggettive per giungere a un possibile merger . Più concrete appaiono invece le ambizioni degli altri due potenziali acquirenti.

 

carlo messina

L'olandese Ing da un lato avanza la vicinanza culturale con la Germania, dall'altro propone un modello che esalterebbe l'integrazione: alla forza di Ing sul mercato retail , si sommerebbe la qualificata esperienza di Commerzbank nel corporate

 

E Unicredit? La banca di Piazza Gae Aulenti ha già una forte presenza nel sud della Germania con Hvb. Integrare le competenze e il portafoglio di Commerzbank in quella che da decenni è la prima economia continentale rappresenterebbe per Andrea Orcel un grosso passo in avanti sul fronte della competitività di lungo periodo.

 

otkritie bank

Unicredit, dopo lo stop su Mps, sembra infatti decisa a guardare fuori dai confini nazionali. È noto un suo interesse verso la Russia, dove Mosca ha posto in vendita Otkritie Bank, ma l'opportunità Commerzbank non può essere sottovalutata, anche perché rafforzerebbe la presenza in un'area, quella dell'Europa centrale, che si integrerebbe perfettamente con le attività rilevanti che Unicredit detiene nell'area più orientale del Vecchio continente. Intesa, dal canto suo, ha da tempo acceso tutti i radar possibili per consolidare la propria presenza estera.

 

commerzbank 7

Al momento le armate di Carlo Messina controllano alcune banche nell'Europa balcanica, aree ad elevata crescita economica dove il gruppo di Ca' de Sass è guidato da Marco Elio Rottigni. Ma, a differenza di Unicredit, Intesa sembra oggi più interessata a espandere il proprio raggio d'azione attraverso l'acquisizione di singoli business , meglio se ad elevata specializzazione.

 

È il caso della svizzera Julius Baer, una delle più importanti banche della confederazione per quanto riguarda il wealth management e la gestione del risparmio: zero sportelli e 490 miliardi di franchi svizzeri di patrimonio gestito. Su Julius Baer Intesa ha posto gli occhi, ma al momento non si è concluso nulla. Per il gruppo italiano sarebbe una straordinaria occasione di crescita sui mercati internazionali a maggior valore aggiunto.

julius_baer

 

Ed è in questa direzione, business circoscritti e altamente remunerativi, che si sta concentrando l'attenzione della prima banca italiana, fortemente intenzionata ad allargare la propria presenza estera, ma non a farsi carico di modelli di business superati. A livello europeo, i grandi player appaiono abbastanza individuati.

 

otkritie bank

Bnp Paribas guarda tutti dall'alto dei suoi quasi 80 miliardi di capitalizzazione e con la spagnola Santander offre l'impressione di far parte di un'altra lega, di un campionato a cui non tutti sono ammessi. Una posizione invidiabile quella di Bnp Paribas, scalfita però dalle tensioni sempre più evidenti sul mercato italiano, dove la controllata Bnl si avvia al secondo sciopero nell'arco di un mese, provocato da progetti di esternalizzazione che vanno dall'It al back office , dalla chiusura di filiali alla cessione di Axepta.

 

KAIROS E JULIUS BAER

Una strategia che alimenta ogni voce, anche quelle di una uscita del grande gruppo parigino dal mercato retail italiano, dopo 15 anni di presenza diretta. Suite francese Ma le banche francesi dimostrano grande visione strategica. Lo evidenzia il Crédit Agricole, che con la sua filiale italiana guidata da Giampiero Maioli ha saputo essere protagonista nel riassetto del settore creditizio nella Penisola e potrebbe continuare a esserlo nei prossimi mesi.

jean pierre mustier elkette

 

Più cauta invece è Société Générale, altra grande banca basata a Parigi che, dopo aver flirtato con Unicredit nei primi mesi della gestione di Jean Pierre Mustier, ha recitato il ruolo della bella e inavvicinabile, che forse adesso potrebbe superare, guardando ancora verso l'Italia, non necessariamente verso Unicredit.

 

bbva

Di grande dimensione è anche l'altra spagnola, il Bbva, Banco di Bilbao Vizcaya Argentaria, molto radicato in America Latina e soprattutto in Messico, dove matura una parte importante del suo business. Il Bbva che ha appena aperto un fronte digitale sul mercato italiano: peanuts , rispetto alle reali potenzialità del gruppo spagnolo. Le partite, al momento, sembrano altre.

giampiero maioli credit agricole louise tingstrom jean pierre mustier

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."