giancarlo giorgetti esercito italiano

SE QUESTA NON È ECONOMIA DI GUERRA, POCO CI MANCA - IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO, GIANCARLO GIORGETTI: “STIAMO VERIFICANDO LA POSSIBILITÀ DI INTRODURRE DAZI E AUTORIZZAZIONI ALL’EXPORT SU ALCUNE MATERIE PRIME DESTINATE ALLE ESPORTAZIONI” - LA LISTA ANCORA NON C’È, MA DOVREBBE RIGUARDARE FERRO, RAME, ARGILLA, NICHEL E PRODOTTI PER L’AGRICOLTURA - LA SITUAZIONE È DRAMMATICA PER LE IMPRESE ITALIANE: IERI IL GRUPPO PRO-GEST HA ANNUNCIATO IL BLOCCO DELLE SUE 6 CARTIERE IN ITALIA…

Umberto Mancini per “il Messaggero”

 

giancarlo giorgetti foto di bacco (4)

Nuova stretta in arrivo sull'export delle produzioni made in Italy verso la Russia. Nel giorno in cui gli Usa tagliano i ponti con il petrolio e il gas di Mosca, il ministero dello Sviluppo economico guidato da Giancarlo Giorgetti intensifica gli sforzi per alzare il livello di isolamento del Paese in guerra contro l'Ucraina.

 

 «Stiamo verificando la possibilità di introdurre restrizioni come dazi e autorizzazioni all'export su alcune materie prime destinate alle esportazioni, ma che servono alla nostra industria» spiegano al dicastero.

 

rocchetto di nichel

Una lista completa non è stata ancora definita. Ma lo stop dovrebbe riguardare materiali quali rottami di ferro, rame, argilla, nichel, prodotti per l'agricoltura. Utili ovviamente alle nostre imprese.

 

IL VERTICE

Proprio nell'ambito della task force industriale decisa dal ministro Giancarlo Giorgetti per far fronte alle difficoltà di chi opera in Russia e Ucraina si sollecitano anche segnalazioni. Segnalazioni che dovranno arrivare al Mise attraverso un canale ad hoc per indicare le stime dei danni subiti e di quelli potenziali. Intanto, rileva il Mise, procedono i lavori del gruppo coordinato da Amedeo Teti con un fitto calendario di incontri con il mondo economico.

 

giancarlo giorgetti foto di bacco

Oggi sono previsti Confindustria, Rete Imprese Italia, Confartigianato, Confcommercio, Cna, Casartigiani, Confesercenti, Alleanza cooperative, Legacoop, Agci, Confcooperative, Coldiretti, Cia, Confagricoltura. Per la prossima settimana sono già concordate audizioni con Abi e Commissione sviluppo economico della Conferenza Stato Regioni. «Siamo al lavoro con ritmi molto serrati - commenta Giorgetti - per avere al più presto un quadro preciso della situazione e formulare le risposte e proposte che servono alle nostre industrie in questo momento drammatico».

 

LE RICADUTE

carlo bonomi mezzora in piu 3

Intanto proprio ieri è arrivato un nuovo allarme dal settore della carta. Il gruppo Pro-Gest ha annunciato il blocco delle 6 cartiere in Italia. La decisione è legata all'escalation delle quotazioni del metano, ora ai massimi storici.

 

Oltre ai rincari energetici, causati sempre dalla guerra, ci sono anche quelli delle materie prime e il costo altissimo dei trasporti. Tutte cause che hanno costretto la famiglia Zago, proprietaria del gruppo trevigiano, a fermare immediatamente le macchine. «Il prezzo del gas naturale oggi è di oltre dieci volte superiore rispetto a dodici mesi fa ed è triplicato in poco più di una settimana» spiega l'ad Francesco Zago.

 

GIANCARLO GIORGETTI E MARIO DRAGHI

Oa chiediamo - sottolinea con forza - alle istituzioni di intervenire per salvaguardare interi comparti produttivi, messi oggi fuori mercato da un aumento incontrollato dei costi. «La carta, venduta a circa 680 euro a tonnellata - fa notare ancora l'azienda - richiede oggi circa 750 euro di soli costi energetici».

 

Ma nella stessa situazione ci sono quasi tutte le imprese manifatturiere, il comparto dell'agricoltura, i servizi: dalle aziende energivore che operano nella ceramica o nella siderurgia fino a quelli tessili o del comparto auto. Allo stremo, per l'innalzamento dei costi, anche l'agricoltura che stima maggiori oneri per 8 miliardi nel 2022, e le flotte dei pescherecci.

 

I TEMPI

putin gas

Proprio per superare questa fase da allarme rosso si è riunito ieri con procedura d'emergenza il Consiglio Direttivo di Confindustria presieduto da Carlo Bonomi. Al centro dell'incontro «l'aggravarsi degli impatti sull'industria italiana dei prezzi energetici e delle materie prime e dei preoccupanti segnali di riduzione e sospensione temporanea delle produzioni».

 

Gli imprenditori - spiega una nota ufficiale - hanno condiviso la necessità di misure straordinarie che divengono sempre più urgenti per affrontare l'emergenza, sia in sede Ue che da parte del Governo italiano. A cominciare da un'iniziativa concertata comunitaria per un comune prezzo regolato del gas. Tra l'altro proprio Confindustria sta mettendo a punto un articolato piano energia, coordinato da Aurelio Regina, da sottoporre all'esame del governo nei prossimi giorni.

GIANCARLO GIORGETTI AD ATREJUgiancarlo giorgetti foto di bacco (3)giancarlo giorgetti foto di bacco (5)

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)