app google e apple anti coronavirus

LA SILICON VALLEY CI SALVERÀ? APPLE E GOOGLE SI METTONO D'ACCORDO PER SVILUPPARE APP COMUNI CONTRO IL CORONAVIRUS, E APPLICARE IL TRACCIAMENTO DEI CONTAGI A MILIARDI DI PERSONE CHE USANO I LORO SISTEMI OPERATIVI - A MAGGIO DOVREBBE ARRIVARE LA PRIMA APP, CHE POI SARÀ PRE-INSTALLATA IN ANDROID E IOS (BISOGNERÀ SEMPRE DARE L'OK) - È LA SOLUZIONE OTTIMALE PER LA PRIVACY? OVVIAMENTE NO, MA I GOVERNI SONO LENTI E GIÀ REGALIAMO (SOPRATTUTTO A GOOGLE) TONNELLATE DI DATI PER MOTIVI BEN PIÙ FUTILI

 

Fabio Sabatini, professore di economia alla Sapienza, su Facebook

https://www.facebook.com/fabio.sabatini

 

Gli iPhone e gli smartphone Android integreranno un sistema di tracciamento digitale per allertare gli utenti che sono entrati in contatto con chi ha il Covid19, raccomandargli di fare il test, isolarsi e prendere le precauzioni necessarie.

 

L'accordo tra Apple e Google dà l'idea di quanto la nostra normalità sia destinata a cambiare, e mostra che in occidente il mercato ha capito prima dei governi che bisogna imitare le strategie antivirus delle democrazie orientali.

app google e apple anti coronavirus

 

Se funzionerà, il sistema potrà monitorare circa un terzo della popolazione mondiale.

 

Lo sviluppo avverrà in due fasi:

 

1) A metà maggio, le due aziende consentiranno agli iPhone e agli smartphone Android la possibilità di scambiare informazioni anonime attraverso delle app controllate dalle autorità sanitarie per esigenze di cura e assistenza.

 

Ovviamente l'installazione dell'app sarà su base volontaria, ma gli utenti saranno incentivati a installarla dalla possibilità di stare in contatto con le autorità sanitarie.

 

Se un paziente positivo al test condividerà tale informazione con le autorità sanitarie mediante l'app, gli utenti che sono entrati in contatto con lui riceveranno un alert.

 

L'informazione sarà comunicata in modo rigorosamente anonimo, secondo il meccanismo spiegato bene da Matthew Panzarino su TechChrunch, qui: https://tcrn.ch/3e9Uh62.

 

2) Nei mesi successivi, Apple e Google integreranno la tecnologia nei rispettivi sistemi operativi, così il contact tracing funzionerà senza bisogno di installare una app aumentando probabilmente la copertura del sistema. Anche in questo caso gli utenti dovranno dare esplicitamente il proprio consenso.

 

Google app

È un sistema ideale? No, certo. Comporta la condivisione di informazioni sanitarie su miliardi di persone attraverso l'installazione di una app sui nostri smartphone. Apple e Google sottolineano che il sistema si può implementare nel pieno rispetto della privacy degli utenti, che il consenso è necessario e i dati non saranno mai raccolti e usati per altri fini. Inoltre, non sarà necessaria alcuna geolocalizzazione degli utenti, come spiegato su TechChrunch (https://tcrn.ch/3e9Uh62 ).

 

mappatura celle telefoniche

È chiaro che sarà necessario vigilare attentamente sulla trasparenza e l’implementazione di qualsiasi meccanismo di tracing. Inoltre, il tracciamento digitale non è di per sé l’arma definitiva contro il Covid-19. Ma solo una di diverse strategie complementari che aiuteranno a frenare l’epidemia, permettendoci di guadagnare il tempo necessario allo sviluppo di un vaccino, o almeno di una cura efficace.

 

Senza un aumento significativo della nostra capacità di testing e l’organizzazione di una rete capillare di assistenza sanitaria e sociale sul territorio, lontano dagli ospedali, il tracciamento digitale dei contatti dei contagiati perderà ogni efficacia.

 

coronavirus mappatura tracciatura intelligenza artificiale

Ma guardate i numeri. Nel mondo abbiamo 1,7 milioni di infetti *accertati*, e più di 100.000 vittime *accertate*. In Italia sono morte già 19.000 persone, ma il numero è gravemente sottostimato.

 

In molti paesi, compreso il nostro, l'unica strategia adottata finora è "chiudiamoci in casa e speriamo che passi".

 

Restare a casa è essenziale ma non possiamo farlo in eterno, altrimenti la malattia si fermerà solo col decesso del paziente.

 

Tuttavia, se non adottiamo strategie complementari al lockdown la fase due non comincerà mai, e rischieremo di uscire di casa troppo presto, quando sarà pericoloso come prima se non più di prima.

 

Lasciamo stare la diatriba tutta sovranista tra Conte e Salvini, e rivolgiamo la nostra attenzione alle strategie antivirus complementari al lockdown. E alla ricostruzione degli errori commessi in questi primi due mesi di emergenza, per evitare di ripeterli alle prossime ondate dell'epidemia.

 

coronavirus mappatura tracciatura intelligenza artificiale

--

Post scriptum: questo post non vuole in alcun modo entrare nel dibattito Stato vs. mercato, ma soltanto sottolineare l'urgenza di un piano di contrasto all'epidemia che vada oltre il "chiudiamoci in casa e speriamo che passi".

 

Grazie per la pazienza e perdonatemi se aver menzionato Apple, Google e privacy nello stesso thread offenderà la sensibilità di molti. È probabile che abbiamo le stesse perplessità.

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO