claudio salini

LA STRADA SBAGLIATA - L'IMPRENDITORE CLAUDIO SALINI MUORE NELLO SCHIANTO DELLA SUA PORSCHE CONTRO UN ALBERO DELLA CRISTOFORO COLOMBO A ROMA - VITA, LITI FAMILIARI E IMPRESE DI UN 'EREDE' NON ORTODOSSO - IL CUGINO PIETRO, AD DI IMPREGILO: ''SCONVOLTO, MORIRE PER UN BANALE INCIDENTE''

 

1 - SCHIANTO IN PORSCHE, MUORE SALINI

Federica Angeli per ''la Repubblica''

 

la porsche di claudio salini  4la porsche di claudio salini 4

Uno schianto fortissimo contro un albero e la Porsche che in pochi istanti è ridotta a un cumulo di lamiere. Un’auto di lusso che in una manciata di secondi si accortoccia come un foglio di carta e stritola l’uomo al volante. Ha perso la vita così, la scorsa notte l’ingegnere Claudio Salini, il fondatore e amministratore delegato del Gruppo ICS Grandi Lavori spa, che nel 2014 subì un tentativo di sequestro da parte di una gang casertana.

 

Erano le 23 quando Claudio Salini, 46 anni - cugino più giovane dell’ad di Salini Impregilo, Pietro Salini - stava percorrendo, a velocità sostenuta, la corsia centrale di via Cristoforo Colombo, in direzione del Grande raccordo anulare, quando all’altezza di via Giustiniano Imperatore ha perso il controllo della macchina ed è finito sullo spartitraffico centrando il tronco di un albero. Un dosso sulla strada, l’asfalto rialzato per via delle radici, potrebbe essere la causa dello schianto.

 

la porsche di claudio salini  2la porsche di claudio salini 2

Fatto sta che i vigili del fuoco hanno dovuto segare la carrozzeria della Porsche, da poco immatricolata, per tirare fuori l’uomo dalle lamiere. Le sue condizioni sono apparse subito disperate, tanto che l’imprenditore, in vita quando è stato soccorso, è deceduto poco dopo durante la corsa in ospedale.

 

Le indagini puntano a ricostruire con esattezza la dinamica dell’incidente. L’unica certezza, al momento, è che l’auto viaggiasse ad alta velocità. Ma i vigili urbani intervenuti stanno lavorando anche per accertare le condizioni del manto stradale e se ci qualche avvallamento possa aver fatto perdere aderenza alle ruote, anche se al momento non sembrerebbero emergere anomalie particolari.

 

la porsche di claudio salini  3la porsche di claudio salini 3

Il drammatico schianto ha paralizzato per diverse ore il traffico sulla corsia centrale: il flusso delle auto è stato deviato dalla polizia municipale sulla laterale. «È un tratto di strada in cui non è la prima volta che le macchine perdono il controllo», ha spiegato una signora che appena una settimana fa ha avuto un incidente stradale proprio lì. La morte improvvisa dell’imprenditore ha lasciato shock nei suoi conoscenti.

 

I 500 dipendenti, in un messaggio di condoglianze alla famiglia, hanno espresso un «costernato e profondo dolore per l’improvvisa perdita di un uomo straordinario e di un professionista molto amato e stimato, che in oltre 10 anni di attività è stato protagonista della nascita, crescita e dello sviluppo di tutto il Gruppo». «Era il punto di riferimento di tutto il Gruppo, costruendo in dieci anni una solida azienda, leader nel mercato delle Grandi Opere Infrastrutturali», aggiungono i dipendenti.

 

 

2 - INGEGNO E DISSIDI DI UNA TESTA CALDA NELLA DINASTY DI COSTRUTTORI DOC

Sara Bennewitz per “a

 

claudio saliniclaudio salini

Claudio Salini, imprenditore e padre, è scomparso domenica notte in un tragico incidente d’auto. L’ingegnere di 46 anni era l’ultimo figlio della nota dinasty di costruttori romani, e per tirare una linea di demarcazione si era messo in proprio distaccandosi da fratelli e cugini e fondando, ormai dieci anni fa, una sua impresa nel settore, costruendo una sua propria “famiglia” con i 500 dipendenti della sua azienda.

 

Il gruppo di costruzioni romano venne fondato dal nonno Pietro che, da impiegato presso l’Istituto nazionale per le case dei dipendenti dello Stato, si trasforma nel ‘36 in imprenditore, ottenendo dal Duce la commessa per uno stadio da centomila posti.

 

Lo zio Simonpietro (classe 1932) e il padre Franco (1936) portano avanti l’azienda di costruzioni che inizia a sfaldarsi alla terza generazione, come capita in tutti i gruppi a conduzione familiare. Pietro, primo di dieci figli di Simonpietro, si distingue subito per carattere, ambizione e autorevolezza e nel 2002 cambia la governance e lo statuto del gruppo Salini spa, una mossa che porta Claudio a litigare con zio e cugino, ma anche con suo padre Franco e i suoi tre fratelli.

 

claudio salini claudio salini

E così l’imprenditore, che come tutta la famiglia Salini ama farsi da solo, decide di mettersi in proprio rilevando nel 2005 il ramo di azienda delle costruzioni, la Castelli spa, che quindi prende il nome di Claudio Salini spa. Nel frattempo il Gruppo Salini rileva la rivale Todini e tira la volata all’Impregilo, il cui controllo si è rinsaldato nel sotto il gruppo Gavio.

Claudio, ancora una volta si trova in contrasto con il cugino Pietro, e pubblicamente si schiera a favore di Beniamino Gavio, che di Impregilo controlla il 29,9%.

 

Ma nel luglio 2012, Pietro Salini che attraverso la Salini Group ha rastrellato in Borsa la stessa quota di azioni di Gavio, conquista il controllo di Impregilo e l’anno dopo si fa promotore di un’Opa che porta alla fusione tra le due aziende e alla nascita del campione nazionale delle costruzioni facendo ancora più grande il nome della famiglia di costruttori.

PIETRO SALINI IMPREGILOPIETRO SALINI IMPREGILO

I dissidi con il cugino Pietro proseguono anche nelle aule di tribunale, e alla fine Claudio deve capitolare anche su questo fronte, perché il giudice gli impedisce di usare il cognome nell’azienda di costruzioni da lui fondata. E così l’imprenditore ribattezza la Claudio Salini spa, in Ics Group spa, ovvero la crasi di Ingegner Claudio Salini.

 

Chi lo ha conosciuto parla oggi di lui come di un uomo dinamico, solare e appassionato, sia sul lavoro che a casa. Gli uffici di Milano e di Roma sono tappezzati delle foto delle figlie Clio e Gea. Peraltro nonostante l’azienda avesse raggiunto dimensioni considerevoli – con un portafoglio lavori di ben 700 milioni- in questo momento di mercato duro per le grandi opere, anche la Igc stava attraversando una fase delicata, nonostante abbia vinto importanti appalti tra cui quello della cosiddetta “piastra” per i parcheggi a Roma Termni tuttora in corso. Gli amici ricordano che le auto sportive erano una delle passioni di Claudio.

 

pietro salini e signorapietro salini e signora

«Sono sconvolto per la scomparsa di Claudio a causa di un banale incidente– commenta il cugino Pietro Salini, presidente e ad di Salini Impregilo - lascia due figlie e in queste occasioni le parole non sono mai abbastanza ».

Ultimi Dagoreport

elly schlein giuseppe conte goffredo bettini gaetano manfredi piero vincenzo de luca roberto gualtieri silvi salis vincenzo decaro michele emiliano

DAGOREPORT - IL PD GUIDATO DA ELLY SCHLEIN? E' COME "'A PAZZIELLA 'MMAN 'E CRIATURE". IL GIOCATTOLO STA IN MANO AI BAMBINI. E LORO CHE FANNO? CI GIOCANO, SO' BAMBINI. E LO FANNO A PEZZI - CONFONDENDO LA LEADERSHIP CON L'AMBIZIONE, LA SEGRETARIA DEL PD SI E’ RINTANATA IN UN BUNKER: DIFFIDA DI TUTTI E SI CIRCONDA SOLO DEI SUOI “PASDARAN”: BONAFONI, ALIVERNINI E TARUFFI - NON SOPPORTA L’ASSE TRA CONTE E BETTINI; VIVE CON LA PAURA CHE BONACCINI VOGLIA SOSTITUIRLA AL PRIMO PASSO FALSO E CHE SILVIA SALIS LE FREGHI LA SEGRETERIA – SOSPETTI VERSO IL SINDACO DI NAPOLI GAETANO MANFREDI, POSSIBILE “PAPA STRANIERO” DEL “CAMPO LARGO” – ELLY DIFFIDA (EUFEMISMO) DI PRODI, CHE NON LA VEDE CANDIDATA PREMIER, E DI FRANCESCHINI, CHE LA PENSA ALLO STESSO MODO MA NON LO DICE - IL FASTIDIO VERSO MISIANI, GUALTIERI, MANCINI E ONORATO - VOLEVA ELIMINARE I ''CACICCHI'' MA HA RINCULATO CON DE LUCA E SOFFRE LE SMANIE DI EMILIANO IN PUGLIA - QUALCHE ANIMA PIA SPIEGHI ALLA GRUPPETTARA DI BOLOGNA CHE NON SIAMO ALL’OCCUPAZIONE DEL LICEO, NÉ TANTOMENO SUL CARRO DEL PRIDE DOVE SI È ESIBITA IN MODALITÀ “CUBISTA” SULLE NOTE DI “MARACAIBO” (VIDEO)

beppe grillo marco travaglio giuseppe conte elly schlein eugenio giani

DAGOREPORT: IL CONTE TRAVAGLIATO - DI BOTTO, SIAMO RITORNATI AI TEMPI DI BEPPE GRILLO: SULL’OK ALLA CANDIDATURA IN TOSCANA DEL DEM EUGENIO GIANI, CONTE NON TROVA IL CORAGGIO DI METTERCI LA FACCIA E RICICCIA IL ''REFERENDUM'' ONLINE TRA GLI ISCRITTI, L’UNO VALE UNO, LA “BASE” DA ASCOLTARE - MA L'EX "AVVOCATO DEL POPOLO" NON DOVEVA ESSERE IL LEADER CHE I 5STELLE NON HANNO MAI AVUTO, QUELLO CHE SI IMPONE E TRACCIA LA VIA AL SUO PARTITO? - DATO CHE GIANI, PER VINCERE, PUO' FARE A MENO DEI VOTI 5STELLE, NEL PD S'INCAZZANO CON LA SUBALTERNITÀ A CONTE DI ELLY SCHLEIN CHE HA ACCETTATO E PROMOSSO LA CANDIDATURA DEL 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA: "QUESTI INGRATI È MEGLIO LASCIARLI CHE PRENDERLI" - MA TRA ELLY E PEPPINIELLO, C’È DI MEZZO LA COLONNA DI PIOMBO DI MARCO TRAVAGLIO, CHE DETTA OGNI MATTINA I DIECI COMANDAMENTI DELL'IDEOLOGIA M5S, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" PD-M5S SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL''ARMATA BRANCA-MELONI...

netflix disney plus streaming

DAGOREPORT - “TOPOLINO” HA FAME - DISNEY SCUCE 3 MILIARDI DI DOLLARI PER COMPRARSI LE ATTIVITÀ MEDIA DELLA NFL, LA LEGA DEL FOOTBALL AMERICANO. QUALE SARÀ IL PROSSIMO PASSO? UN CONSOLIDAMENTO NELLO STREAMING È INEVITABILE (IL MERCATO È SATURO DI SERVIZI E CONTENUTI) E C’È CHI SI SPINGE A UN’ACQUISIZIONE DI PESO, COME NETFLIX - LA PIATTAFORMA CAPITALIZZA IL DOPPIO MA FATTURA UN TERZO DELLA DISNEY  – RUMORS ANCHE SU UN INTERESSE DI AMAZON PER SPOTIFY: LÌ I SOLDI NON SAREBBERO UN PROBLEMA (IL SERVIZIO DI E-COMMERCE DI BEZOS CAPITALIZZA 2MILA MILIARDI CONTRO I 130 DELLO STREAMING MUSICALE)...

matteo piantedosi giorgia meloni carlo nordio giusi bartolozzi alfredo mantovano almasri

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI RISCHIA DI BRUTTO SUL CASO ALMASRI: PRENDERSI LA RESPONSABILITÀ DELLA SCARCERAZIONE E DEL RIMPATRIO (CON VOLO DI STATO) DEL TORTURATORE LIBICO EQUIVALE A UNA PUBBLICA SCONFESSIONE DEI MINISTRI NORDIO E PIANTEDOSI, CHE IN AULA HANNO MINIMIZZATO CON BUGIE LA QUESTIONE ATTACCANDO I GIUDICI – IL TRIBUNALE DEI MINISTRI, SCAGIONANDO LA STATISTA DELLA GARBATELLA E RINVIANDO A GIUDIZIO I DUE MINISTRI E IL SOTTOSEGRETARIO ADDETTO AI SERVIZI SEGRETI, HA APERTO UNA BOTOLA DOVE, DALL'ALTO DEL SUO DILENTATTISMO, MELONI È CLAMOROSAMENTE CADUTA - LO "SCUDO" PER SALVARE GIUSI BARTOLOZZI NON ESISTE: NON ESSENDO STATA RINVIATA A GIUDIZIO, IL GOVERNO NON PUÒ  ESTENDERE "IL CONCORSO" NEL REATO COL MINISTRO NORDIO. COSI', IL PARLAMENTO PUO' NEGARE L'AUTORIZZAZIONE A PROCEDERE CONTRO PIANTEDOSI, NORDIO E MANTOVANO, MA LA PROCURA DI ROMA NON AVRÀ ALCUNO OSTACOLO A RINVIARE A GIUDIZIO LA BARTOLOZZI, CON CONSEGUENTI ''RICADUTE POLITICHE'' SU MELONI - PERCHE' NON HANNO MESSO IL SEGRETO DI STATO...

donald trump volodymyr zelensky steve witkoff vladimir putin

DAGOREPORT - È FINALMENTE LA VOLTA BUONA PER LA PACE TRA RUSSIA E UCRAINA? – L’INVIATO SPECIALE DI TRUMP A MOSCA, STEVE WITKOFF, DOPO TRE ORE DI FACCIA A FACCIA, HA CONVINTO PUTIN A INCONTRARE IL TYCOON, CONSIGLIANDOGLI DI PRESENTARSI CON UN “REGALINO” DI BUONA VOLONTA': COME LA FINE DEGLI ATTACCHI DI DRONI E AEREI – IL FACCIA A FACCIA, CHE SI TERRÀ DOPO FERRAGOSTO NELLA TURCHIA DI ERDOGAN, HA OTTENUTO IL VIA LIBERA DA ZELENSKY, MERZ, STARMER E RUTTE (NON COINVOLTI IL GALLETTO MACRON E LA "PONTIERA SENZA PONTE'' MELONI) - MA PER FARLA FINITA, PUTIN DEVE PORTARE A MOSCA IL BOTTINO DEL VINCITORE: NON VUOLE E NON PUO' PERDERE LA FACCIA DOPO TRE ANNI DI GUERRA - TRUMP HA RASSICURATO ZELENSKY CHE L'UCRAINA NON VERRA' UMILIATA DALLA RUSSIA - IN VISTA DEL VOTO DI MID-TERM 2026, PER IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA LA PACE VALE COME UN GOL IN ROVESCIATA...