leonardo del vecchio hubert sagnieres luxottica essilor

DEL VECCHIO E QUEL VECCHIO VIZIO DI LITIGARE CON TUTTI - ''ESSILOR NON RISPETTA I PATTI''. IL PATRON DI LUXOTTICA DOPO AVER CAMBIATO 4 AMMINISTRATORI IN 4 ANNI (GUERRA, KHAN, VIAN E MILLERI) E AVER POI FUSO IL SUO COLOSSO CON I FRANCESI, SI RITROVA DI NUOVO IN UNA LITE PER LA GESTIONE. LUI E HUBERT SAIGNIÈRES DOVREBBERO AVERE UGUALI POTERI, UTOPIA OVVIAMENTE IRREALIZZABILE: ''IL CEO FRANCESE ACCETTA SOLTANTO QUELLO CHE PROPONE LUI''. MENTRE A PARIGI DICONO CHE È MILLERI A NON SENTIR RAGIONI…

 

Intervista di Keren Lentschner e Ivan Letessier per ''Le Figaro''

Traduzione di Fabio Galimberti per ''la Repubblica''

 

 

HUBERT SAGNIERES E LEONARDO DEL VECCHIO

Luxottica ed Essilor hanno discusso per anni prima di firmare un accordo di fusione, nel gennaio 2017. Leonardo Del Vecchio, lei si era confrontato con Xavier Fontanet, il patron del gruppo francese, poi con Hubert Sagnières, il suo successore. Come si è arrivati a uno stallo del genere, sei mesi dopo la fusione effettiva?

"Abbiamo cominciato a parlare di questa fusione sei anni fa. Hubert Sagnières allora discusse con il precedente amministratore delegato di Luxottica per mesi, senza arrivare a un accordo. Nel 2015 Essilor mi chiese di riavviare i negoziati. Alla fine, chiesi a Hubert Sagnières chi avrebbe diretto l'attività operativa in caso di matrimonio. Lui mi rispose: "Ovviamente io".

andrea guerra

 

Misi fine alla discussione. Sono tornati nel 2016, dicendo che si poteva trovare una soluzione. (...) Il mio braccio destro Francesco Milleri ha condotto le trattative durante le feste di fine anno e siamo arrivati a un progetto di avvicinamento, senza che nessuna delle due imprese rilevasse l'altra, corredato da un contratto di tre anni, necessario per conoscersi un po' meglio e studiare le diverse possibilità di integrazione. Avevo fiducia e ho accettato, perché l'operazione era fantastica: costruire un leader mondiale europeo partendo da due imprese perfettamente complementari. Avevo individuato un solo rischio: avere due persone al timone".

 

Che cosa rimprovera a Hubert Sagnières?

Massimo Vian

"Speravo che lui e io avremmo potuto lavorare insieme e costruire il gigante mondiale dell'ottica del futuro. Avevo fiducia. (...) Pensavo che Hubert apprezzasse la mia esperienza e il rispetto che nutro per gli altri e per la Francia. Io amo la Francia, al di fuori del mio Paese è il posto in cui ho investito di più. In Covivio, per esempio, di cui la Delfin detiene il 28,3%, tutto è andato benissimo.

 

Sfortunatamente, le cose si sono dimostrate complicate fin dall'inizio. Hubert Sagnières accetta soltanto quello che propone lui: non concepisce che qualcun altro possa fare proposte. Siamo stati obbligati ad accettare tutto quello che ha fatto. Fin dalla prima assemblea generale del nuovo gruppo, il 29 novembre, si è comportato come se Essilor avesse rilevato Luxottica. Ha rotto il patto firmato nel 2017".

 

Da che punto di vista non ha rispettato il patto?

"Il patto stabilisce che qualunque decisione dev'essere presa in seguito a un accordo fra noi. Siamo tutti e due amministratori delegati, con pari poteri. Ora, dal gennaio del 2018, Hubert Sagnières ha nominato quattro manager chiave, tutti provenienti da Essilor, per cercare di gestire EssilorLuxottica tutto da solo. Tutti questi manager sono stati assunti con contratto a tempo indeterminato, aumento di stipendio e "paracadute d'oro".

FRANCESCO MILLERI

 

Questo sono venuto a saperlo solo due settimane fa. Né il consiglio d'amministrazione, che ha la competenza di nominare i dirigenti chiave, né io stesso, che avrei dovuto decidere questa cosa insieme a Sagnières, siamo stati informati. Ecco come lavora Hubert. Al cda di lunedì ho detto che violava il patto. Non possiamo accettarlo. Ho fatto delle proposte. Lui ha detto no a tutto. (...) Delfin sta valutando i mezzi migliori per garantire il rispetto del contratto.

 

È favorevole alla nomina di Francesco Milleri come amministratore delegato di EssilorLuxottica?

leonardo del vecchio

"Poteva essere un desiderio, perché è brillante e dirige ottimamente Luxottica. Ci parliamo tutti i giorni, compresi sabato e domenica. Ma non ho mai proposto la sua nomina al consiglio d'amministrazione: conosco la reazione di Hubert! Da parte mia, continuerò a rispettare il patto. In due anni non ho mai fatto nessuno strappo, Hubert Sagnières non può dire il contrario".

 

Potrete reggere in queste condizioni? Gli investitori temono di non vedere le sinergie promesse...

"Non ho scelta, pur essendo azionista al 31%. Non ho il potere, bisogna rispettare il patto. Ma capisco la vostra domanda. Essilor e Luxottica sono due imprese straordinarie, che l'anno scorso hanno realizzato profitti senza precedenti. Pensiamo che realizzeremo le sinergie da 400-600 milioni di euro in cinque anni, ma non in tre anni come annunciato originariamente".

 

ADIL MEHBOOB KHAN

Alcuni analisti finanziari sostengono che Milleri rifiuta tutte le proposte di sinergie che arrivano da Essilor...

"Sono bugie! Semmai è il contrario: ho proposto a Hubert Sagnières che ognuna delle due società si specializzi, Essilor nelle lenti e Luxottica nelle montature. Questo avrebbe permesso dei risparmi, razionalizzando le fabbriche e i centri di ricerca. Lui si è alzato e se ne è andato: fa sempre così quando una domanda lo mette a disagio. Francesco Milleri è un capro espiatorio. Hubert Sagnières deve avere il coraggio di dire che per lui sono io il problema. In questo caso se ne discuterà e il solo arbitro sarà il consiglio d'amministrazione. Per conto mio, non mi permetto di dire che i dirigenti di Essilor non sono bravi: anzi, ci sono dei manager di altissimo livello. Da parte sua Saugnières deve rispettare tutti i dirigenti di Luxottica". (...)

 

Ma i mercati sono tesi. Il valore del gruppo è molto calato dopo la fusione. Anche il suo patrimonio. Questo non la preoccupa?

hubert sagnieres

"Le due società, Essilor e Luxottica, vanno bene, continuano a funzionare bene dal punto di vista operativo. C'è un problema di governance, niente di più. Non siamo noi ad aver determinato questo stallo. Siamo disposti a trovare una soluzione, ma bisogna che dall'altro lato ci sia un interlocutore. Altrimenti nessuno avrà altra scelta che attendere la fine del contratto. Il 16 maggio, all'assemblea, dirò agli investitori di non preoccuparsi: le sinergie le faremo quando sarà il momento. Dalla primavera 2021, EssilorLuxottica sarà gestita nel rispetto degli interessi di tutti gli azionisti, e dico tutti . Ho investito la mia fortuna, il frutto di settant'anni di lavoro, il mio 62% di Luxottica, in cambio del 32% di EssilorLuxottica. È un investimento a lungo termine e non me ne pento".

 

ESSILORHubert SagnièresHUBERT SAGNIERES

 

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…