cafonalino dc

CAFONALINO - C'ERA UNA VOLTA LA BALENA BIANCA, ORA È RIMASTO SOLO QUALCHE BALENOTTERO IMBIANCATO: ALL'EVENTO PER RICORDARE I 30 ANNI DALLE ULTIME ELEZIONI IN CUI SI PRESENTÒ LA DEMOCRAZIA CRISTIANA HANNO SFILATO UN REDIVIVO ANGELINO ALFANO, PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE DE GASPERI, LORENZO CESA, FRANCESCO D'ONOFRIO, MICHELE GUARDÌ E CASINI. DOPO LA "TROMBATA" DEL QUIRINALE "PIERFURBY" HA PARLATO DI ATTUALITÀ: "L’OCCIDENTE HA PRESO UN ABBAGLIO COLLETTIVO SU PUTIN…" - FOTO

Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia

 

umberto broccoli michele guardi foto di bacco

(ITALPRESS) – Nel 1942 fu fondata la Democrazia Cristiana, quarant’anni fa nasceva la Fondazione De Gasperi. In occasione di queste due ricorrenze si è aperto un percorso per rappresentare e ricordare l’esperienza della DC a 80 anni dalla sua nascita.

 

pier ferdinando casini lorenzo cesa foto di bacco

“Il nostro impegno è lavorare per custodire la memoria e mantenere vivo un ideale, ma senza la nostalgia del passato perché ogni tempo ha la sua storia”, ha detto Angelino Alfano, Presidente Fondazione De Gasperi, nel corso dell’iniziativa organizzata dalla Fondazione: “1992-2022: 30 anni dall’ultima volta della DC”, che ha aperto l’incontro ricordando Maria Romana De Gasperi, figlia dello statista venuta a mancare lo scorso 30 marzo: “Era una donna straordinaria. Si parla giustamente di padri della patria ma quando si ricorda la sua figura si ricorda anche una figlia della Repubblica, la signora Maria Romana ha incarnato la figlia di Alcide e la figlia del Presidente De Gasperi, e credo che solo il rapporto psicologico tra padre e figlia possa spiegare tutto l’impegno di un’intera vita per divulgare la missione di suo padre”, ha sottolineato Alfano.

 

paolo naccarato foto di bacco

“Dal 1942 al 1992, ultimo anno in cui si è candidata, la DC ha fatto la storia d’Italia, l’indirizzo storico della Repubblica è segnato dalle scelte fondamentali della Dc. C’è il suo DNA nella scelta Atlantica, nella scelta europeista, nell’idea di una società che dovesse reggersi su una economia sociale di mercato, nei diritti universali come istruzione e sanità, in scelte di campo permanenti come quella della NATO e in alcuni indirizzi sul Mediterraneo.

 

michele guardi angelino alfano foto di bacco (2)

Oggi, a 30 anni dall’ultima volta della Prima Repubblica – ha concluso il presidente Alfano – credo sia arrivato il momento per una valutazione e credo si possa fare una analisi che mantenga vivo un ideale”.

 

lorenzo malagola foto di bacco

Nel corso dell’iniziativa, dove è stato presentato lo studio condotto da IPSOS su chi votano oggi gli ultimi elettori della Democrazia Cristiana, è intervenuto, tra gli altri, anche Pier Ferdinando Casini, senatore e Presidente del Gruppo Italiano dell’Unione Interparlamentare, che ha evidenziato la necessità di “coltivare assolutamente la memoria, un Paese che disperde la memoria di personalità fondamentali per la sua storia, è un Paese che ha radici poco salde.

 

lorenzo ornaghi foto di bacco

Bisogna capire e trasmettere alle giovani generazioni quelli che è stata la grande ricostruzione del Paese e il protagonista è stato senza dubbio la Democrazia Cristiana. Coltivare la memoria di queste personalità – ha spiegato – non significa essere intrisi di nostalgia, ma avere ben chiaro cosa è stato fatto per posizionare l’Italia dove è: la scelta Atlantica, la scelta della NATO, la politica mediterranea, l’Europa”.

 

lorenzo cesa michele guardi angelino alfano foto di bacco

Entrando nella più stretta attualità Casini ha ricordato come nel 1954 “De Gasperi prima di morire nelle sue lettere scrisse la sua grande delusione: non ci sarebbe stata una politica comune di difesa bocciata dalla Francia. Lui diceva che non poteva resistere la costruzione europea basata solo sul polmone economico e monetario, ma che doveva esserci l’anima politica. Da quell’epoca sono passati 70 anni e siamo a questo, la vicenda Ucraina ci dimostra in modo inequivocabile che c’è bisogno di De Gasperi.

 

invitati

C’è bisogno di tornare a queste grandi personalità che avevano visto tutto 70 anni fa, e i politici grandi, gli statisti, sono quelli che capiscono prima. È importante che si coltivi la memoria ed è importante che sia anche da insegnamento per non ripetere gli errori.

 

giovannantonio macchiarola foto di bacco

L’occidente ha preso un abbaglio collettivo su Putin, oggi questi errori ci costano molto. Ci siamo andati a mettere in una situazione sotto il profilo energetico drammatica, non abbiamo una autonomia e dipendiamo da Putin.

 

giacomo caliendo foto di bacco

Se vogliamo vedere la storia con un qualche fatalismo - ha concluso Casini - diciamo che questa vicenda drammatica ci sta insegnando a tornare ai grandi principi di De Gasperi, alla politica di difesa e ad aprire gli occhi. L’Occidente aveva chiuso gli occhi e girato la testa dall’altra parte, oggi siamo tutti costretti a guardare la realtà per quella che è”.

 

angelino alfano enzo risso foto di baccotema del convegnolorenzo cesa foto di bacco (2)lorenzo cesa foto di baccomichele guardi angelino alfano foto di bacco (1)michele guardi foto di baccopier ferdinando casini angelino alfano lorenzo cesa foto di baccomichele guardi umberto broccoli foto di bacco (2)pier ferdinando casini angelino alfano lorenzo cesa francesco d onofrio foto di baccopier ferdinando casini foto di bacco (2)pier ferdinando casini foto di bacco (1)pier ferdinando casini foto di bacco (3)alfredo antoniozzi foto di baccopier ferdinando casini foto di bacco (4)pier ferdinando casini foto di bacco (5)pier ferdinando casini lorenzo cesa foto di bacco (1)pier ferdinando casini lorenzo cesa foto di bacco (2)angelino alfano foto di baccoumberto broccoli foto di bacco (2)angelino alfano saluta pier ferdinando casini foto di baccoantonio polito angelino alfano pier ferdinando casini lorenzo ornaghi enzo risso foto di baccoantonio polito foto di baccoenzo risso foto di bacco (1)francesco d onofrio foto di bacco (2)enzo risso foto di bacco (2)francesco d onofrio foto di bacco

Ultimi Dagoreport

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...