cafonalino teatro

CAFONALINO – DOPO UN ANNO DI PANDEMIA E CHIUSURE, IL TEATRO VUOLE TORNARE A VIVERE: “È ORA CHE TORNI LA LUCE” – A ROMA LA MOBILITAZIONE DEGLI ATTORI – GABRIELE LAVIA RECITA I VERSI DELLA DIVINA COMMEDIA AL VASCELLO. DI FRONTE AL TEATRO ARGENTINA MASSIMO POPOLIZIO SOTTOLINEA: "BISOGNA PREOCCUPARSI ANCHE DELLA SALUTE MENTALE DEGLI ITALIANI, E IL TEATRO SA COME FARE” - IERI SI E' SUICIDATO UN ORGANIZZATORE DI EVENTI, DA UN ANNO SENZA LAVORO...

Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia

Katia Ippaso per www.ilmessaggero.it

 

fabrizia sacchi riccardo rossi foto di bacco

Un anno di Coronavirus con il palcoscenico buio e senza interpretazioni per chi fa l'attore è davvero "insopportabile". Gabriele Lavia ha sfondato la parete muta del teatro. Dopo un anno dal primo lockdown che tra le prime misure di sicurezza aveva chiuso i luoghi della prosa, la sua figura familiare si staglia in controluce, all’interno del foyer del Teatro Vascello. Con un sistema di amplificazione, la voce dell’attore arriva in strada, avvolgendo via Carini con i versi della “Divina Commedia”. «Comincio con “Nel mezzo del cammin di nostra vita” e finisco con “l’amor che move il sole e l’altre stelle”» ironizza Lavia. «Adesso vi recito tutte e tre le cantiche dantesche». Intanto comincia con i versi dell’Inferno, che raccontano i primi passi del cammino di conoscenza.

 

Il folto pubblico che si è raccolto davanti al Vascello, è evidentemente emozionato, felice (ormai ci siamo abituati a leggere gli stati d’animo anche dietro le mascherine). Il decano del teatro italiano ha accolto molto seriamente l’invito di Unita - Unione Nazionale Interpreti del Teatro e dell’Audiovisivo - a fare “luce sul teatro”. Ieri sera, per due ore, dalle 19.30 alle 21.30, simbolicamente si sono illuminate le facciate di più di 630 teatri italiani.

protesta lavoratori dello spettacolo foto di bacco

 

A Roma, oltre al Vascello, all’iniziativa “Facciamo luce sul teatro” hanno aderito il Teatro Argentina, l’Auditorium-Parco della Musica, il TeatroBasilica, il Brancaccio, il Sala Umberto, l’Ambra Jovinelli, il Tordinona, lo Spazio Diamante, il Teatro di Tor Bella Monaca, l’Off-Off Theatre, il Teatro Biblioteca Quarticciolo e molti altri.

 

«Non chiediamo che si riaprano i teatri a tutti i costi, ma che si faccia tutto quello che è possibile fare», dichiara Paolo Calabresi, in prima linea tra i fondatori di Unita. «In Germania stanno cominciando a parlare di un pass che permetta a coloro che possono dimostrare di non aver contratto il virus o che siano stati vaccinati, di accedere ai luoghi della cultura. Ecco, sarebbe bello che noi battessimo in velocità la Germania non soltanto nelle competizioni calcistiche. Draghi ha detto che dovremmo essere i primi in Europa. E noi siamo disposti ad aiutarlo».

protesta lavoratori dello spettacolo foto di bacco

 

Di fronte al Teatro Argentina magnificamente illuminato, Calabresi si stringe accanto ai suoi compagni di “resistenza creativa” per affermare il diritto non solo dei noti, ma anche degli ignoti. I tanti lavoratori dello spettacolo che i provvedimenti restrittivi causati dalla pandemia hanno condannato alla fame, e qualche volta persino alla sparizione.

 

È notizia di ieri il suicidio di un tecnico dello spettacolo, il veneto Omar Rizzato, organizzatore di eventi, da un anno senza lavoro. «È sicuramente il sintomo di un malessere che investe il nostro settore. Siamo tutti infinitamente più soli, non solo noi attori, ma tutti i lavoratori dello spettacolo». In Italia, sono 327.000, nel Lazio 15.000 i lavoratori che vivono di questo: attori, tecnici, registi, costumisti, scenografi. «Io sono fortunata, perché non lavoro solo in teatro» commenta Fabrizia Sacchi, che di Unita è vicepresidente.

 

massimo spano foto di bacco

«Ma parlo soprattutto per gli spettatori, che ci stanno manifestando in tutti i modi il loro affetto. Il teatro non può più essere rimossso». Fabrizio Gifuni è evidentemente contento del grande risultato ottenuto dal lavoro fatto: «È evidentemente un’occasione di festa. Ma Il lavoro è appena cominciato». Massimo Popolizio applaude tutti gli spettatori che si sono presentati all’appuntamento. «Non ci hanno convinto che è meglio stare di fronte alla televisione. Bisogna preoccuparsi anche della salute mentale degli italiani, e il teatro sa come fare».

massimo popolizio foto di baccopaolo calabresi foto di baccoprotesta lavoratori dello spettacolo foto di baccoprotesta lavoratori dello spettacolo foto di bacco francesco siciliano piero maccarinelli foto di baccoteatro argentina foto di baccofabrizio uni foto di baccoriccardo rossi foto di baccopiero maccarinelli mimmo morabito foto di bacco

Ultimi Dagoreport

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)