CAFONALINO – C’ERA UNA VOLTA IL SUPERCAFONE! ER PIOTTA ALLA GALLERIA SORDI INSIEME A QUESTORI, ARCIVESCOVI, POLIZIOTTI E GIORNALISTI PER LA PRESENTAZIONE DI “CASAMONICA, LA STORIA SEGRETA” DI FLORIANA BULFON, SULL’ASCESA DEL CLAN – SUL PALCO CON IL RAPPER, MARCO DAMILANO, L’ARCIVESCOVO AUGUSTO PAOLO LOJUDICE E IL CAPO DELLA POLIZIA FRANCO GABRIELLI – L’AUTRICE: “I CASAMONICA SONO FIORI DEL MALE SPUNTATI NEL DEGRADO FISICO E MORALE DELLA CAPITALE” – VIDEO

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Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia

 

La storia segreta dei Casamonica raccontata da Bulfon, Damilano, Gabrielli e Piotta

tommaso zanello floriana bulfon augusto paolo lojodice marco damilano foto di bacco tommaso zanello floriana bulfon augusto paolo lojodice marco damilano foto di bacco

Da www.formiche.net

 

“Casamonica, la storia segreta”, così si intitola il libro di Floriana Bulfon sull’ascesa della famiglia che per anni è stata descritta come un clan ricco e potentissimo in grado di gestire molti degli affari che ruotavano intorno alla capitale. Il volume è stato presentato lunedì 13 maggio alla Feltrinelli di piazza Colonna, in Galleria Sordi. Oltre all’autrice, giornalista di Repubblica e L’Espresso, sono intervenuti il direttore de L’Espresso, Marco Damilano, il capo della Polizia, Franco Gabrielli, l’Arcivescovo Augusto Paolo Lojudice e il rapper Tommaso Zanello, meglio conosciuto come Piotta. La prefazione di questo libro, che ha guardato la famiglia Casamonica dall’interno descrivendola in tutta la sua ferocia, è di Giuseppe Pignatone che da Procuratore di Roma ha avviato lo smantellamento del clan.

franco gabrielli foto di bacco franco gabrielli foto di bacco

 

“Tutti li conoscevano, tutti li hanno guardati con il sospetto riservato ai popoli rom: sorvegliati speciali dalle polizie sin dalla notte della Storia, in quella periferia sono rimasti invisibili. Sono stati confinati ai margini della società eppure ne sono diventati i padroni. Un miracolo che affonda nel mistero di Roma, nelle radici della sua decadenza contemporanea: sono fiori del male spuntati nel degrado fisico e morale della Capitale”, scrive l’autrice addentrandosi nella storia.

floriana bulfon (2) foto di bacco floriana bulfon (2) foto di bacco

 

2 – FLORIANA BULFON: COSÌ HO VISTO DA VICINO IL VERO VOLTO DEI CASAMONICA

Graziella Di Mambro per www.articolo21.org

 

Parlare del libro sul clan Casamonica nel cuore di Roma alla Feltrinelli di piazza Colonna, in quello scorcio bello della città che si è lasciata invadere e sopraffare in modo violento da una “banda di straccioni e ladri di polli”, ché tali sono stati considerati i membri di una delle più violente e potenti organizzazioni criminali del Paese.

 

mons augusto paolo lojodice foto di bacco mons augusto paolo lojodice foto di bacco

Un errore gravissimo e prolungato che ha impedito per anni di guardare in faccia la realtà. Oggi pomeriggio viene presentato il libro di Floriana Bulfon, giornalista coraggiosa e maniacale nella ricerca della verità, che  ci ha “costretto” ad aprire gli occhi. E il suo non è soltanto il racconto di una feroce rete criminale ma più racconti, più storie unite da un filo conduttore che solleva il velo su una svista capitale, ovvero aver considerato i Casamonica degli sporchi zingari di periferia, con collari d’oro troppo vistosi, Ferrari, orecchino ma tutto sommato emarginati, lontani da ciò che si considerava “necessario” per parlare di clan vero e proprio. Questo errore Roma lo ha pagato caro.

 

Quando è scattata la molla definitiva per scrivere “Casamonica. La storia segreta”? E perché? In fondo avevi fatto molti reportage sul clan

renato de maria saluta floriana bulfon foto di bacco renato de maria saluta floriana bulfon foto di bacco

“Diciamo che questo libro è il frutto di dieci anni di lavoro. Poi, se vuoi, a maggio scorso con la storia del Roxy Bar è scattata quella che possiamo chiamare la molla definitiva. Quell’episodio è stato molto importante anche per la reazione che ha avuto il quartiere, l’intera città, le associazioni. Mi son detta: adesso devo rimettere insieme tutti i pezzi del mosaico e così ho cercato di ricostruire cosa è accaduto a Roma”

giovanni parapini foto di bacco giovanni parapini foto di bacco

 

Cosa?

“L’ascesa del clan Casamonica è coincisa con il declino di Roma, due mutazioni che hanno viaggiato in modo simmetrico e più aumentava la loro tracotanza più Roma andava giù, i quartieri si facevano città e loro erano sempre più potenti, visibili”

 

carlo bonini augusto paolo lojodice franco gabrielli marco damilano floriana bulfon tommaso zanello foto di bacco carlo bonini augusto paolo lojodice franco gabrielli marco damilano floriana bulfon tommaso zanello foto di bacco

Quello che ha cambiato per sempre la percezione di quella famiglia è stato il funerale di Vittorio Casamonica, una vera e propria prova di forza e di prepotenza sulla città e lo Stato, no?

“Sì, lì è stato impossibile non vedere, non capire. Però anche in quel caso c’è da dire dell’altro: i rom sono abituati a quel tipo di funerali in pompa magna, l’elemento che cambia tutto è la musica del film ‘Il padrino’, un messaggio chiarissimo”

 

floriana bulfon foto di bacco floriana bulfon foto di bacco

Tu nel libro hai sfatato definitivamente un tabù: questi non sono ladri di polli e sfasciacarrozze

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“No, anzi loro hanno tutte, ma proprio tutte, le caratteristiche di un’organizzazione di stampo mafioso. Hanno tanti soldi, amicizie importanti, trattano direttamente con i cartelli colombiani della droga e con la ndrangheta, controllano militarmente il territorio. Cos’altro dovevano avere per essere considerati mafiosi? Hanno imposto un modello e il terrore nei quartieri. Lì c’è gente che ha paura e che pur di salvarsi si fa schiava per tutta la vita, cioè paga per sopravvivere nei pezzi di città dove comandano loro e solo loro”.

carlo bonini foto di bacco carlo bonini foto di bacco

 

Sei probabilmente l’unica giornalista che li ha osservati da vicino, quasi un’infiltrata. Come hai fatto?

“Diciamo che io per dieci anni sono stata in mezzo a loro, ho vissuto dove vivano loro, ho visto i bar che frequentavano, quando andavano nei negozi a prendere ciò che volevano senza pagare, ho visto gli occhi delle persone che subivano questo stato di cose. Non si può dire che lo accettassero ma era un sistema ed era lì, ineluttabile”.

tommaso zanello foto di bacco tommaso zanello foto di bacco

 

Nonostante tutto questo, per arrivare ad “accettare” la parola mafia sul piano formale si è dovuti arrivare al 2018

“Certo, perché poi sono cambiate molte cose negli ultimi anni, compreso il metodo di valutazione dei Casamonica, i quali però non avevano mai nascosto la loro identità né il metodo che utilizzavano; semplicemente c’è stata una sottovalutazione”.

 

Tu descrivi una brutta Roma, una Roma perduta quasi

“Questo libro è il mio atto d’amore verso Roma, la città che mi ha accolto, dove lavoro e vivo anche se non sono romana. Era necessario raccontare l’ascesa del clan che ha determinato (ed è coincisa) con il declino di Roma”

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