1. PRIMA PARTITA, PRIMO CASINO: CROAZIA FURIOSA! IL CT NIKO KOVAC NON HA MANDATO GIÙ IL RIGORE “INESISTENTE” GENTILMENTE REGALATO DALL’ARBITRO GIAPPONESE AL BRASILE: “DOVREMMO MOLLARE TUTTO E TORNARCENE A CASA. SI PARLA TANTO DI RISPETTO. MA QUALE RISPETTO? NOI NON LO ABBIAMO RICEVUTO. SE QUESTO È UN RIGORE, ALLORA NON GIOCHIAMO PIÙ A CALCIO. DIAMOCI ALLA PALLACANESTRO. E’ UNA VERGOGNA” 2. SETTE MILIONI DI EURO, 84 ORE DI PROVE, 31 AUDIZIONI PER SCEGLIERE GLI ARTISTI CIRCENSI PER TROVARSI SUI TELESCHERMI UNA BARACCONATA TRASH DA CARNEVALE DI PROVINCIA? 3. ROVINATO DA UN PESSIMO AUDIO L’INNO “WE ARE ONE (OLA OLA)” DI JENNIFER LOPEZ 4. IN SEGNO DI PACE DAGLI SPALTI LIBERATE TRE COLOMBE, MA UNA SI SCHIANTA SUL PALCO 5. VERSO LA FINE DELLA CERIMONIA, ALCUNI TIFOSI HANNO BUATO IL PRESIDENTE BRASILIANO E LA FIFA. FUORI DALLO STADIO LA POLIZIA ERA STATA IMPEGNATA A CONTENERE I MANIFESTANTI. IN CIRCA 200, FURIOSI PER LE SPESE SOSTENUTE PER IL MUNDIAL

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  • VIDEO - LA CERIMONIA D'APERTURA INTEGRALE

     

     

    1. BARACCONATA DO BRASIL

    da www.dailymail.co.uk

     

    NICO KOVAC TECNICO CROATO NICO KOVAC TECNICO CROATO

    Milioni di persone ieri sera hanno guardato la cerimonia inaugurale dei mondiali, costata circa 7 milioni di euro e molti mesi di preparazione. Lo spettacolo, che contava coloratissimi ballerini e coreografie ideate da Paulo Barros (due volte vincitore con la sua scuola di samba al Carnevale di Rio), è stato rovinato da un pessimo audio e l’inno “We Are One (Ola Ola)” della popstar Jennifer Lopez con il rapper Pitbull e Claudia Leitte si è sentito davvero male. 

     

    Su Twitter molti si sono lamentati: «Il Brasile ha speso tutti i soldi per J Lo invece che per l’impianto audio».

    Nishiruma 2 Nishiruma 2

     

    Tuffo di Fred Tuffo di Fred

    Lo spettacolo è durato mezz’ora, tra trampolieri-alberi e fiori al centro del stadio per rappresentare la natura, e uomini-pallone e pulcini delle squadre locali a rappresentare appunto il Mundial. Al centro dello stadio c’era un globo con tutte le bandiere del mondo, molto simile al “Brazuca”. 

     

    C’è stato anche un tributo all’Amazzonia, con acrobati-tulipani e canoisti. In totale sono state fatte 84 ore di prove, 31 audizioni per scegliere gli artisti circensi. In segno di pace qualcuno dagli spalti ha liberato tre colombe, ma una pare sia morta schiantata sul palco.  

     

    Nishiruma Nishiruma

    Verso la fine della cerimonia, alcuni tifosi hanno buato il Presidente brasiliano e la FIFA. Fuori dallo stadio la polizia era stata impegnata a contenere i manifestanti. In circa 200, furiosi per le spese sostenute per l’evento, tentavano di chiudere la strada principale che portava alla Corinthians Arena di Sao Paulo. Anche gli hackers minacciano di attaccare digitalmente. 

     

    verdeoro alla corinthians arena verdeoro alla corinthians arena

    trampolieri albero per la world cup trampolieri albero per la world cup

    Intanto a Manaus stanno completando i lavori con un rush finale, per far sì che tutto sia pronto per la partita che vedrà gli azzurri contro gli inglesi. Dei loro tifosi si sa che sono in fila in aeroporto, al controllo immigrazione, o sulle navi che li portano a Manaus, sotto il caldo torrido e con un elevato tasso di umidità (e posto amaca). All’arrivo si troveranno in una delle città più pericolose del mondo.

    tifosi croati a zagabria tifosi croati a zagabria

     

     

    2.

     

    da www.bbc.com

     

    Dejan Lovren è imbestialito. Il suo contatto con Fred ha fatto sì che l’arbitro Yuichi Nishimura assegnasse il rigore decisivo al Brasile, che ha concluso la gara inaugurale battendo la Croazia 3-1. Dice Lovren: «Non è stato un errore, è stato uno scandalo. Per noi è una grande delusione. Stavano facendo una bella partita contro una grande squadra. Milioni di persone hanno visto che non l’ho toccato». 

     

    tifosi brasiliani esultano per il gol tifosi brasiliani esultano per il gol

    Il ct croato Niko Kovac non ha mandato giù il rigore “inesistente” al Brasile: «Dovremmo mollare tutto e tornarcene a casa. Si parla tanto di rispetto. Ma quale rispetto? Noi non lo abbiamo ricevuto. Se questo è un rigore, allora non giochiamo più a calcio. Diamoci alla pallacanestro. E’ una vergogna». 

     

     

     

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