disfunzione erettile

IMPOTENTI SI NASCE – SE LA BANDIERA NON SI ALZA È SCRITTO NEI GENI – MELANIA RIZZOLI: “UNA RICERCA HA IDENTIFICATO CON PRECISIONE UNA VARIANTE GENETICA LEGATA ALLA DISFUNZIONE ERETTILE, STRETTAMENTE LEGATA AL GENE SIM1, QUELLO CHE INTERFERISCE CON UNO SPECIFICO CIRCUITO ORMONALE. NON È AFFATTO UNA CATTIVA NOTIZIA, PERCHÉ TALE SCOPERTA APRE LA STRADA A INDAGINI SU NUOVE TERAPIE CHE POSSANO INFLUIRE SUL SENTIMENTO PIU' SINCERO DEL MASCHIO, L'EREZIONE...

Melania Rizzoli per "Libero"

 

disfunzione erettile 1

E niente. In molti casi non c'entrano età, obesità, diabete, iperplasia prostatica, disturbi delle vie urinarie, colesterolo, neuropatie o malattie cardiovascolari per favorire la comparsa della disfunzione erettile, perché per molti uomini l'impotenza è determinata dalla nascita, in quanto è scritta nei geni.

 

disfunzione erettile 3

In un'area genomica del cromosoma 6 é stata individuata una sequenza associata all'aumento del rischio di questa patologia maschile, ossia dell'incapacità di ottenere o mantenere un'erezione sufficiente per l'attività sessuale, un problema che affligge milioni di individui nel mondo. Una ricerca condotta dagli esperti del Kaiser Permanente, coadiuvati da diverse università americane, pubblicata sulla rivista "Proceeding of the National Academy of Science" ha identificato con precisione una variante genetica legata a questo tipo di disturbo, strettamente legata al gene Sim1, quello che interferisce con uno specifico circuito ormonale (leptina-melanocortina) deputato sia alla regolazione dell'indice di massa corporea, sia alla regolazione dell'attività sessuale.

 

La disfunzione erettile colpisce tra i quaranta e gli ottanta anni

La ricerca, condotta su ben 36mila uomini affetti da disfunzione erettile assolutamente refrattaria ai comuni farmaci, aveva l'obiettivo di individuare la variante del genoma collegata con la presenza di tale disfunzione, ed ha anche appurato che il gene Sim1 non ha niente a che fare con la regolazione del peso, ma agisce con un meccanismo diverso, correlato ai neuroni del desiderio sessuale.

 

disfunzione erettile

In testa Benché parta tutto dalla mente, e da specifiche aree cerebrali, da diversi decenni sappiamo che questa patologia maschile è legata a molte cause, tra le principali delle quali, escludendo quelle di natura psicologica, imperano i fattori neurologici, ormonali e vascolari, i più frequenti, gli stessi sui quali si basano tutti i farmaci oggi esistenti per la disfunzione erettile che dimostrano grande efficacia terapeutica nella maggior parte degli uomini che ne fanno uso.

il viagra non lo usa solo chi ha disfunzioni erettili

 

Ma proprio dall'osservazione di quel terzo di pazienti disfunzionali che non traevano giovamenti da nessuno dei medicinali in uso è partito il sospetto che fosse proprio la genetica ad influire o a far fallire le cure, con l'individuazione di una associazione tra impotenza coeundi ed una specifica posizione genomica, chiamata "locus genetico", che è risultato significativamente associato all'alto rischio di disfunzione erettile, in quanto posizionato vicino al gene Sim1, quello responsabile del 26% del rischio di mancata erezione, che svolge un ruolo centrale nella regolazione del peso corporeo e della funzione sessuale.

 

pillole viagra

Terapie Al contrario di quanto si pensi, la prova che esiste una componente genetica della malattia non è affatto una cattiva notizia, perché tale scoperta apre la strada a indagini su nuove terapie che possano influire sul delicato assetto cromosomico, poiché una volta scoperto il difetto genetico, è trovata la via per indagare nuovi farmaci più mirati, che vadano ad interferire con il meccanismo leptina-melanocortina, quelli appunto che possono indurre erezione e che potrebbero mandare in soffitta il sidenafil, il tadalafil, e vardenafil (principi attivi che noi conosciamo col nome di Viagra, Cialis, Levitra) almeno in coloro che hanno nel Dna la componente geneticamente determinata accusata di produrre impotenza. 

 

molti uomini soffrono di disfunzione erettile

Questo lavoro, che è praticamente il primo che si attua in questo campo, indica quindi la strada verso nuove terapie per la disfunzionale erettile, le quali potrebbero essere utilizzate per trattare gran parte degli uomini che non rispondono ai trattamenti attualmente disponibili, dopo aver verificato, con un semplice esame del sangue, la base genetica, un nuovo elemento, molto utile, di ulteriore conoscenza della complicata, scientificamente parlando, sessualità umana maschile. riproduzione riservata.

onde urto disfunzione erettile 2onde urto disfunzione erettile 3la disfunzione erettile incide sulla produttivitaLA BOMBITA - DISFUNZIONE ERETTILEdisfunzione erettile 2onde urto disfunzione erettile 1

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO