NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI: DOPO IL COVID, ORA FA PAURA LA POLMONITE - MATTEO BASSETTI HA GIÀ LANCIATO L’ALLARME ANNUNCIANDO CHE “GLI OSPEDALI SONO GIÀ PIENI DI CASI” E LA MORTE DEL MAESTRO PEPPE VESSICCHIO E IL RICOVERO DELL'ALLENATORE DEL BOLOGNA, VINCENZO ITALIANO, HANNO RIPORTATO ALTA L’ATTENZIONE - OGNI ANNO IN ITALIA CI SONO ALMENO 150MILA RICOVERI E 9MILA I DECESSI: L’EVOLUZIONE DELLA MALATTIA PUÒ ESSERE SUBDOLA E IL DECORSO DELLA POLMONITE INTERSTIZIALE ACUTA È RAPIDO E PUÒ PORTARE AD INSUFFICIENZA RESPIRATORIA ACUTA FULMINANTE - QUALI SONO I SINTOMI E COSA SI PUÒ FARE PER PREVENIRLA…
Estratto dell'articolo di Maria Rita Montebelli per “il Messaggero”
«I nostri ospedali sono già oggi pieni di casi di polmonite», avverte Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive dell'ospedale policlinico San Martino di Genova. Ogni anno in Italia ci sono almeno 150mila ricoveri e 9mila i decessi. Ma i dati importanti dell'andamento dell'influenza (e altri virus, Covid incluso) in Australia non fa ben sperare per quest'anno, e infatti i nostri pronto soccorso si stanno rapidamente riempiendo di casi gravi.
Anche perché alcuni recenti casi noti, come per la morte del maestro Peppe Vessicchio (per la forma interstiziale) o per il ricovero dell'allenatore del Bologna Vincenzo Italiano, hanno riportato alta l'attenzione. In particolare a destare allarme è la forma interstiziale: mina l'impalcatura stessa dei polmoni, il tessuto di sostegno degli alveoli, cioè di quelle minuscole sacche d'aria dove avvengono gli scambi di ossigeno e anidride carbonica con l'aria ambiente.
Chi ne è colpito può presentare tosse secca, respiro corto, stanchezza e spossatezza che peggiorano nel corso dei giorni; ma non di rado la malattia può iniziare in modo più subdolo e graduale; la febbre ad esempio può essere lieve o assente e questo può ritardare la diagnosi.
Ma il decorso della polmonite interstiziale acuta è spesso rapidamente progressivo e può portare ad insufficienza respiratoria acuta fulminante per sindrome da distress respiratorio acuto. La mortalità delle forme acute è molto elevata.
A misurare la gravità della situazione è la determinazione dei gas respiratori nel sangue (emogasanalisi) o la loro rilevazione mediante saturimetro al dito, che evidenziano livelli di ossigeno nel sangue sempre più bassi. […] «Solo alcune cause di polmonite sono prevenibili, non tutte - spiega Claudio Micheletto, presidente dell'Associazione nazionale pneumologi ospedalieri - Tuttavia, alcune norme preventive possono ridurre il rischio di contrarre la malattia come le vaccinazioni contro le infezioni polmonari e non fumare. Abbiamo il vaccino antipneumococcico che è inserito da tempo nei Lea e vengono invitate a farlo tutte le persone sopra i 65 anni. […]
Fondamentale naturalmente è evitare l'esposizione a fattori di rischio aggravanti (fumo di sigaretta, esposizione a polveri) o precipitanti, come le infezioni; molto importanti a questo riguardo sono le vaccinazioni contro i principali agenti patogeni respiratori: influenza, virus respiratorio sinciziale, SARS-CoV-2, pneumococco e virus della varicella-zoster.
Le cause di questa patologia non sono chiare e dunque è difficile mettere in atto una prevenzione efficace o prevederne l'inizio. Alla base delle malattie interstiziali polmonari possono esserci diverse cause e concause: dai virus (SARS CoV-2, influenza), alle infezioni da micoplasma e da funghi; alle patologie reumatologiche autoimmuni (come l'artrite reumatoide, il lupus e la sclerodermia), all'esposizione a tossici ambientali e a polveri (amianto, silice, talco, carbone, polvere di grano, proteine derivanti da piccioni o altri uccelli, ecc).
Altre volte sono causate da reazioni avverse a terapie anti-tumorali, antibiotiche o anti- aritmiche (es. amiodarone). Tutti questi diversi fattori possono portare, nelle forme croniche di questa patologia, alla comparsa di una sorta di cicatrice a ragnatela che ingloba gli alveoli polmonari impedendo loro di fare il loro lavoro, cioè di scambiare anidride carbonica, in cambio di ossigeno, ad ogni atto respiratorio.
Esistono fino a quasi duecento tipologie di interstiziopatia, che differiscono tra loro per frequenza e presentazione clinica. […] Tra le cause croniche, sul banco degli imputati è finita da tempo l'esposizione all'amianto, che può provocare una forma di fibrosi polmonare interstiziale (asbestosi) da accumulo di fibre.







