SANITÀ DA RICOVERO - IN UN PAESE CHE INVECCHIA SEMPRE DI PIÙ, IL GOVERNO NON HA CAPITO CHE IL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE RICHIEDE FONDI: IN MANOVRA NON CI SONO SOLDI PER PROSEGUIRE LE ATTIVITÀ DI ASSISTENZA DOMICILIARE FINANZIATE FINO A FINE 2025 DAL PNRR - SE DA UN LATO LA SPESA DEI MEDICINALI È CRESCIUTA DEL 9% NEL 2024, IL GOVERNO DÀ UNA MANO ALL'INDUSTRIA, AUMENTANDO NELLA MANOVRA DI 350 MILIONI IL FONDO PER I FARMACI, TOGLIENDOLI ALLE ATTIVITÀ DI ASSISTENZA - E MANCANO GLI INFERMIERI: NESSUNO VUOLE PIÙ SPEZZARSI LA SCHIENA PER PORTARSI A CASA POCO PIÙ DI 1600 EURO…
Estratto dell’articolo di Michele Bocci per "la Repubblica"
GIORGIA MELONI - ORAZIO SCHILLACI
Poche frasi per inquadrare i problemi più stringenti della sanità italiana: invecchiamento della popolazione, risorse per l'acquisto dei farmaci, organici del sistema pubblico carenti. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ieri è partito dalla ricerca scientifica, che ha bisogno di fondi per assicurare a tutti le cure migliori e quindi il diritto alla salute, ed ha finito per toccare temi di grande attualità per il mondo sanitario.
Il governo ha provato ad affrontarli nella manovra, con uno stanziamento di 2,4 miliardi in più rispetto ai 4 già previsti l'anno scorso, ma l'impatto degli investimenti non sembra destinato ad essere decisivo. E del resto il rapporto tra il Pil e il Fondo sanitario nazionale resta sempre intorno al 6%. Non cambia cioè anche se in assoluto le risorse aumentano.
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Con l'invecchiamento della popolazione aumentano i malati cronici. Una persona su quattro, nel nostro Paese, ha più di 65 anni e ci sono più di 4,5 milioni di ultraottantenni, una categoria di persone destinata a crescere ancora. Intanto, nascono sempre meno bambini. L'andamento demografico richiede uno sforzo importante del sistema sanitario nazionale, che dovrebbe attivare servizi territoriali e ospedalieri per gli anziani. Intanto però in manovra non ci sono soldi per proseguire le attività di assistenza domiciliare finanziate fino a fine 2025 dal Pnrr.
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Per aumentare e migliorare la sanità servono fondi. Il presidente Mattarella dice che il sistema «si trova alle prese con i prezzi dei farmaci salvavita». La spesa per i medicinali è uno dei problemi di questi anni. Addirittura nel 2024 è cresciuta di poco meno del 9% rispetto all'anno precedente, cioè di quasi 2 miliardi.
Quest'anno il dato è più basso (+2%) ma provvisorio, perché Aifa, l'Agenzia del farmaco, rilascia i numeri molto lentamente. […] Intanto il governo ha dato una mano all'industria, aumentando nella manovra di 350 milioni il fondo per i farmaci. Soldi che vengono tolti alle altre attività di assistenza, visto l'andamento del rapporto tra il Fondo sanitario e il Pil. Con la sua crescita, la spesa farmaceutica si sta "mangiando" il resto degli stanziamenti per la sanità.
Poi c'è il tema degli organici. […] ci sono soldi (meno di mezzo miliardo) per poco più di 7 mila nuovi contratti, mille per i medici e 6 mila per gli infermieri. Proprio questi professionisti, il cui contratto è stato rinnovato ieri insieme a quelli delle altre figure non mediche della sanità, sono ricercatissimi.
In Italia, dice la Cgil, lavorano 270 mila infermieri. Dovrebbero essere addirittura 175 mila in più se si rispettasse la media dei paesi Ocse.
Ovviamente il dato è troppo alto, l'idea è che ci vorrebbero almeno 60-70 professionisti in più. Quindi i soldi messi in manovra ridurranno di poco le carenze.
[…] non è facile trovare infermieri da assumere […] il lavoro è duro e la paga è bassa: 1.600-1.700 euro.
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