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Estratto dell’articolo di Fabrizio Roncone per “Sette – Corriere della Sera”
 michele santoro lo stato delle cose 3
michele santoro lo stato delle cose 3
Gli puoi dire poco a Michele Santoro, quando lo incontri ai cortei sempre più ingrugnato, polemico, scontroso nelle risposte, negli sguardi, tra stupore, amarezza e un filo di fastidio, perché ti ripete che purtroppo lui l’aveva già previsto e detto, lo sapeva, ha sempre saputo tutto su Gaza, Ucraina, Putin, Trump, e dev’essere proprio una fatica ripetercelo, rispiegarcelo di nuovo, dov’è il bene e dove s’annida il male.
La stessa fatica che fa pure – urlando, talvolta paonazzo, gesticolando nervoso – a Di Martedì, su La7, da Giovanni Floris, il bravissimo Giovanni, il quale dopo un quarto d’ora di accesi ragionamenti prova a congedarlo e lui invece sembra incollato a quella poltrona di legno, lì che deve ostinatamente aggiungere un’ultima randellata a qualcuno.
Non gli puoi dire niente, a Michele: ma puoi pensare tanto. Perché è stato un grandioso giornalista. […] il Santoro di Samarcanda , Il rosso e il nero, Tempo Reale – appassionato, geniale, coraggioso – era uno che dovevi guardarti per forza. Poi, nel 1996, l’Ulivo vince le elezioni e la Rai, di colpo, gli diventa un luogo ostile.
Parlavano di lui, al settimo piano di Viale Mazzini, e a un certo punto Enzo Siciliano, appena nominato presidente, si voltò e pronunciò la celebre frase: «Michele chi?». Un modo di dire, un clic nella carriera di Santoro.
Che passa a Mediaset, torna in Rai, Sciuscià, l’«Editto bulgaro» di Berlusconi contro di lui, Enzo Biagi e Daniele Luttazzi, con lui che poi va in onda cantando cupo Bella ciao, si butta in politica con Prodi e si fa eleggere all’Europarlamento. Ma ci resta poco più di un anno e torna veloce, torna in Rai per Annozero .
Quindi sparisce, riappare, scrive libri, finché a 72 anni non chiede di risalire a Strasburgo (ma perché s’era dimesso?) con una lista chiamata Pace Terra Dignità […]: però lo trombano. I capelli, che da neri erano diventati color mogano, virano finalmente sul bianco. Un segnale tricologico preciso: Michele, guarda che sarebbe pure la stagione dell’equilibrio, della saggezza. E invece, no. Sempre malmostoso, paradossale, provocatorio. Michele, ma perché?
 marco travaglio michele santoro
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 michele santoro
michele santoro michele santoro a laria che tira 4
michele santoro a laria che tira 4 silvio berlusconi maurizio costanzo
silvio berlusconi maurizio costanzo maurizio costanzo michele santoro 7
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michele santoro lo stato delle cose 3 marco travaglio rievoca la scenetta di berlusconi da santoro
marco travaglio rievoca la scenetta di berlusconi da santoro michele santoro daniele luttazzi
michele santoro daniele luttazzi SALVINI SANTORO
SALVINI SANTORO michele santoro a dimartedi 3
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