leonardo apache la russa ignazio sergio mattarella giorgia meloni

SE A ROMA GIORGIA È NERVOSISSIMA, IN PARAGUAY MATTARELLA HA UN DIAVOLO PER CAPELLO. ALLA DUCETTA È SBOCCIATA L’IDEA DI FAR QUADRATO SU DELMASTRO E MOLLARE AL SUO DESTINO LA SANTADECHÉ. LA PITONESSA, PER ORA, NON CI STA A RASSEGNARE LE DIMISSIONI - IL CAPO DELLO STATO È INVECE IRRITATISSIMO PER LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA STAMPA DAL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA. LA MUMMIA SICULA NON POTEVA CREDERE CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO DIMENTICASSE PALAZZO MADAMA PER INDOSSARE I PANNI DELL’AVVOCATO DIFENSORE E GIUDICE, SENTENZA COMPRESA: "DOPO AVERLO A LUNGO INTERROGATO, HO LA CERTEZZA CHE MIO FIGLIO LEONARDO NON ABBIA COMPIUTO ALCUN ATTO PENALMENTE RILEVANTE”. UN PRESIDENTE DEL SENATO POTEVA PERMETTERSI NIENT’ALTRO CHE: “SONO RISPETTOSO DEL CORSO DELLE INDAGINI CONDOTTE DALLA MAGISTRATURA”. PUNTO

 

giorgia meloni ignazio la russa sergio mattarella parata 2 giugno

DAGOREPORT

Se a Roma Giorgia Meloni è nervosissima per i casi giudiziari che vedono coinvolti il sottosegretario Delmastro e il ministro Santanchè, anche dall’altra parte dell’Atlantico, in Paraguay, Sergio Mattarella ha un diavolo per capello. 

 

I motivi sono ovviamente opposti: alla Sora Giorgia è sbocciata l’idea di sbrogliare la matassa giudiziaria facendo quadrato su Delmastro e mollare al suo destino la Santadeché.

 

giorgia meloni difende daniela santanche meme by edoardo baraldi

Anche se prima era azzoppata ed ora è pure senza la stampella di La Russa, la Pitonessa, per ora, non ci sta a rassegnare le dimissioni da ministro “al fine di non creare ombre sul Governo”.

 

In visita istituzionale in Paraguay, il Capo dello Stato è irritatissimo dopo aver letto le varie dichiarazioni rilasciate alla stampa del presidente del Senato, Ignazio La Russa, per l’inchiesta della Procura di Milano sul figlio,  presunto violentatore di una ragazza della Milano bene.

 

SERGIO MATTARELLA ARRIVA AD ASUNCION, IN PARAGUAY

Non poteva credere che la seconda carica dello Stato, colui che in caso di impedimento prende il suo posto ricoprendo anche la carica di Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, potesse interloquire con i giornalisti scrivendo, in difesa del rampollo, una folle nota in cui si mette in mezzo alle indagini: "Dopo averlo a lungo interrogato, ho la certezza che mio figlio Leonardo non abbia compiuto alcun atto penalmente rilevante”. 

 

Per poi aggiungere, grazie al cielo: “Conto sulla Procura della Repubblica verso cui, nella mia lunga attività professionale ho sempre riposto fiducia, affinché faccia chiarezza con la maggiore celerità possibile per fugare ogni dubbio".

IGNAZIO LA RUSSA CON IL FIGLIO LEONARDO APACHE

 

Ma prima ‘Gnazio ha indossato i panni dell’avvocato del figlio Leonardo (un tipino che sui social ne spara di tutti i colori e dolori) e ha cominciato a impalcare la sua difesa, trasformandosi anche in giudice, sentenza compresa: "Di sicuro lascia molti interrogativi una denuncia presentata dopo quaranta giorni dall'avvocato estensore che - cito testualmente il giornale che ne dà notizia - occupa questo tempo "per rimettere insieme i fatti". 

 

Seconda botta: “Lascia oggettivamente molti dubbi il racconto di una ragazza che, per sua stessa ammissione, aveva consumato cocaina prima di incontrare mio figlio. Un episodio di cui Leonardo non era a conoscenza. Una sostanza che lo stesso Leonardo sono certo non ha mai consumato in vita sua".

 

GIORGIA MELONI ANDREA DELMASTRO

Basta? Non basta: "Inoltre - prosegue nella nota il presidente di palazzo Madama - incrociata al mattino, sia pur fuggevolmente da me e da mia moglie, la ragazza appariva assolutamente tranquilla.

 

Altrettanto sicura è la forte reprimenda rivolta da me a mio figlio per aver portato in casa nostra una ragazza con cui non aveva un rapporto consolidato. Non mi sento di muovergli alcun altro rimprovero".

 

Ovviamente noi speriamo che tutto si risolva nella migliore maniera possibile, comprendiamo il dolore che sta attraversando la famiglia La Russa, sappiamo benissimo che i figli so’ piezz e core.

 

IGNAZIO E LEONARDO APACHE LA RUSSA

Ma se un Beppe Grillo, colpito anche lui dai guai del figlio in calore, non ricoprendo nessunissima carica istituzionale, può ergersi in difesa del figlio (ricordiamo il suo incazzatissimo video), ben diverso è il ruolo di La Russa.

 

Un presidente del Senato non può permettersi di dire alla stampa nient’altro che di essere “rispettoso del corso delle indagini condotte dalla magistratura”. Punto.

giorgia meloni ignazio la russa sergio mattarella parata 2 giugno

ignazio e leonardo la russa

 

SERGIO MATTARELLA ARRIVA AD ASUNCION, IN PARAGUAY il video di sottovalutati canzone di larus (leonardo la russa) con apo way 8IGNAZIO E LEONARDO APACHE LA RUSSAil video di sottovalutati canzone di larus (leonardo la russa) con apo way 7il video di sottovalutati canzone di larus (leonardo la russa) con apo way 4LA STORY DI LEONARDO LA RUSSAleonardo apache la russa 1leonardo apache la russa 2ignazio la russa con il figlio leonardo apacheLEONARDO APACHE LA RUSSAil video di sottovalutati canzone di larus (leonardo la russa) con apo way 10il video di sottovalutati canzone di larus (leonardo la russa) con apo way 3il video di sottovalutati canzone di larus (leonardo la russa) con apo way 6sergio mattarella centenario aeronauticaGIORGIA MELONI DANIELA SANTANCHE - MEME BY GRANDE FLAGELLO

il video di sottovalutati canzone di larus (leonardo la russa) con apo way 9

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…