giorgia meloni carlo nordio giovanni toti sergio mattarella silvio berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – TEMPI DURI PER MATTARELLA: A SETTEMBRE, FAREMO GIUSTIZIA – IL SILURAMENTO DELL’ABUSO D’UFFICIO NON È CHE L’INIZIO DELLA GUERRA: ALLA RIPRESA DEI LAVORI PARLAMENTARI, LO SPIRITO DI SILVIO BERLUSCONI SPINGERÀ FORZA ITALIA A DISINNESCARE LA LEGGE SEVERINO CHE CACCIÒ IL CAVALIERE DAL SENATO, IN QUANTO CONDANNATO A 4 ANNI CON SENTENZA DEFINITIVA PER FRODE FISCALE SULLA COMPRAVENDITA DEI DIRITTI MEDIASET - SCOTTATO DAL CASO TOTI, A FIANCO DI FORZA ITALIA, CI SARÀ LA LEGA DI SALVINI CHE PUNTERÀ I PIEDI PER ELIMINARE QUELLA PARTE DELLA LEGGE SEVERINO CHE PREVEDE LA SOSPENSIONE DEI GOVERNATORI E SINDACI GIÀ ALLA CONDANNA IN PRIMO GRADO (MA SERVIREBBE UNA MODIFICA DELLA COSTITUZIONE) - E NON E’ FINITA: IN AGENDA C’È LA REVISIONE DEL CARCERE PREVENTIVO (CAMBIANDO IL RISCHIO DI REITERAZIONE DEL REATO) E LA LIMITAZIONE ALL’USO DEI TROJAN

GIORGIA MELONI E SERGIO MATTARELLA

DAGOREPORT

Mentre noi ridiamo con la paletta e scherziamo col secchiello, Sergio Mattarella resta a guardia del bidone dello Stato. Alla fine, per evitare di inasprire ancor di più i rapporti tra Quirinale e Palazzo Chigi, ha valutato di non accompagnare con una ‘’lettera di raccomandazioni” la firma dell’abolizione dell’abuso di ufficio.

 

Sul colle presidenziale hanno ben presente il monito del portavoce della Commissione europea per la giustizia Christian Wigand all'Italia ("Abolire l'abuso d'ufficio può pesare su lotta alla corruzione"), da una parte. Dall’altra, ci sono magistrati che hanno applicato troppo facilmente il reato. Per capirlo basta un dato: il 92-93% delle indagini relative all'abuso di ufficio finisce in archiviazione, proscioglimento o assoluzione.

giorgia meloni carlo nordio

 

Che nei giorni scorsi sia salita l’irritazione del Colle per la richiesta di un colloquio da parte del ministro della Giustizia sull’affollamento delle carceri, ci sta tutta: una volta che Mattarella incontra Carlo Nordio, a cascata, ogni decisione del Guardasigilli potrebbe apparire concordata con il Capo dello Stato, nonché presidente del Consiglio Superiore della Magistratura (ma il suo ruolo è solo di “tutela” dell’ordinamento giuridico: il ruolo esecutivo è nelle mani del vicepresidente del Csm).

paola severino

 

Ma, a settembre, alla ripresa dei lavori parlamentari, un incontro tra Mattarella e Nordio ci sarà per il semplice motivo che il siluramento dell’abuso d’ufficio non è che l’inizio. Lo spirito di Silvio Berlusconi spingerà Forza Italia a disinnescare la legge Severino, introdotta nel 2012 con il governo di Mario Monti, che stabilisce l’incandidabilità e la decadenza dalle cariche pubbliche dei politici condannati in via definitiva per mafia o terrorismo o per reati contro la pubblica amministrazione, come peculato, corruzione o concussione.

CARLO NORDIO GIORGIA MELONI

 

Il 27 novembre 2013 il Senato decise la decadenza del Cavaliere da parlamentare, con 9 voti di scarto, in quanto condannato con sentenza definitiva per frode fiscale nel processo sulla compravendita dei diritti Mediaset a una pena di 4 anni. Berlusconi non si rassegnò e si rivolse, invano, alla Corte europea dei diritti umani.

 

La cosa buffa è che la legge che prende il nome dell'ex Ministro della Giustizia, Paola Severino, non è nata con il governo tecnico di Monti, bensì con il IV Governo Berlusconi all'interno del quale fu Angelino Alfano a dargli vita in seguito alle stime che l'Unione Europea e l'OSCE avevano stipulato sulla corruzione in Italia, un fenomeno che danneggiava la penisola per 60 miliardi di euro l'anno.

toti salvini

 

Tuttavia, dopo la cacciata del 2011 da Palazzo Chigi di Berlusconi, fu il governo Monti a portare avanti e ad attuare, con diverse modifiche, la legge Severino. Che fu oggetto di scazzi politici per anni perché prevede una disparità di trattamento tra i parlamentari, sottoposti alla legge solo in caso di condanna definitiva, e gli amministratori locali (sindaci e governatori) sospesi anche dopo una condanna in primo grado. Come per l’abuso di ufficio, anche qui l'elenco di sindaci sospesi e poi assolti in secondo grado o in Cassazione è lunghissimo.

 

GIORGIA MELONI SERGIO MATTARELLA

Scottato dal caso Toti, a settembre sarà la Lega di Salvini che punterà i piedi per eliminare quella parte della legge Severino che prevede la sospensione dei governatori e sindaci già alla condanna in primo grado. “La strada di uno scudo per i governatori appare tutta in salita”, scrive su “Il Giornale” Pasquale Napolitano. “Fratelli d'Italia e Forza Italia sono scettici sull'ipotesi di allargare le maglie dell'immunità. Tra l'altro servirebbe una modifica della Costituzione. L'idea è di arrivare a una sostanziale modifica della norma, facendo scattare la sanzione della sospensione anche per gli amministratori locali solo in caso di sentenza definitiva”.

toti salvini

 

L’articolo continua: “C'è però nel dibattito sulla Severino una novità interessante: il Pd è d'accordo con Forza Italia. Il 10 luglio scorso alla Camera è stato presentato un ordine del giorno, a firma di Debora Serracchiani, in cui si chiedeva al governo di intervenire per eliminare quella parte della legge Severino che prevede la sospensione dei sindaci già alla condanna in primo grado. La mossa di Serracchiani ha incassato l'ok di Lega e Fi mentre il partito di Giorgia Meloni si è astenuto...”

 

GOVERNO, NODO CUSTODIA CAUTELARE MAGGIORANZA DIVISA SULLA RIFORMA

Estratto dell’articolo di Gabriella Cerami per “la Repubblica”

 

giorgia meloni carlo nordio

Forza Italia accelera, Fratelli d’Italia è più cauta. L’obiettivo è comune, ma come raggiungerlo è ancora da dimostrare. […] il prossimo provvedimento, in materia di giustizia, servirà a modificare la custodia cautelare in carcere […] Il ministro Carlo Nordio ne ha parlato durante il vertice di maggioranza a Palazzo Chigi quando il Parlamento stava votando il decreto sugli istituti penitenziari. I forzisti, insieme al Guardasigilli, sarebbero favorevoli anche ad eliminare il pericolo di reiterazione del reato dalle fattispecie per cui si può ricorrere alla carcerazione preventiva.

 

ENRICO COSTA

Il capogruppo azzurro in commissione Giustizia alla Camera, Tommaso Calderone, ricorda infatti che «da tempo noi di FI diciamo che si deve intervenire perché il concetto di ‘rischio di reiterazione del reato’, uno di quelli per il quale si dispone la custodia cautelare, è troppo vago».

 

Così, la sua proposta di legge, una tra le undici depositate sul tema, prevede che dopo 60 giorni dall’applicazione della misura cautelare, tranne quando si sia in presenza di reati gravi come mafia e terrorismo, il giudice debba rivalutare il rischio di reiterazione. E se non ci sono «ulteriori esigenze cautelari», l’indagato deve tornare in libertà. Questo testo è uno tra i tanti.

riccardo magi con la cannabis light alla camera.

 

Due sono stati depositati da Davide Bellomo della Lega, ben tre da Enrico Costa di Azione e gli altri da Pietro Pittalis di FI, da Edmondo Cirielli di FdI, da Roberto Scarpinato dei 5Stelle e da Riccardo Magi di +Europa. Il tema c’è ed è divisivo, per questo il governo proverà a fare una sintesi presentando un suo testo[…]  la discussione è stata rimandata a settembre […] Costa […] ha annunciato che a settembre depositerà una proposta di legge per disciplinare l’uso del trojan, il sistema di captazione considerato da molti parlamentari «eccessivamente invasivo » rispetto a quello delle normali intercettazioni. Intercettazioni che restano comunque il pallino del ministro Nordio, su cui vuole tornare all’attacco. […]

 

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - IL CLAMOROSO VIDEO MAGA, CHE DONALD TRUMP HA “CONSACRATO” RILANCIANDOLO SU TRUTH, IN CUI SI AFFERMA CHE L'ITALIA SI ACCINGEREBBE A ROMPERE CON L’UNIONE EUROPEA SUI DAZI PER NEGOZIARE DIRETTAMENTE CON GLI STATI UNITI E CHE IL NOSTRO PAESE SAREBBE INTERESSATO A TAGLIARE IL SUO SOSTEGNO ALL'UCRAINA, È UN FATTO GRAVISSIMO, BENCHE IGNORATO DAL "CORRIERE", PERCHÉ È ESATTAMENTE L'OPPOSTO DELLA LINEA PORTATA AVANTI UFFICIALMENTE DALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA IN QUESTI ANNI - UNA TALE MAGA-SCONCEZZA AVREBBE DOVUTO SPINGERE LA DUCETTA A UN SEMPLICE COMMENTO: TRATTASI DI FAKE-NEWS. INVECE, LA TRUMPETTA DI PALAZZO CHIGI, CHE FA? ZITTA! - PARLANO INVECE TAJANI E LOLLOBRIGIDA CHE GARANTISCONO: “ABBIAMO SEMPRE LAVORATO CON L'UNIONE EUROPEA, MA CHIARAMENTE PARLIAMO ANCHE CON GLI AMERICANI…” - VIDEO

stefano de martino caroline tronelli roberto vaccarella michelle hunziker nino tronchetti provera

DAGOREPORT - L’ESTATE FA SBOCCIARE GLI AMORI, L’AUTUNNO LI APPASSISCE – LA STORIA TRA BOSCHI E GIULIO BERRUTI È FINITA IN...VACCARELLA! L'EX MINISTRA RENZIANA DA TRE SETTIMANE SI È AVVICINATA ALL’AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, “COGNATO” DI GIOVANNINO MALAGÒ – NONOSTANTE IL RESTAURO DEL VILLONE DA 700MQ A MILANO, E L'INTERVISTA RASSICURANTE A "VERISSIMO" (“HO RITROVATO LA SERENITÀ”), A MILANO DANNO AL CAPOLINEA ANCHE LA STORIA TRA MICHELLE HUNZIKER E NINO TRONCHETTI PROVERA - FATALE FU IL SEX-TAPE? DOPO SETTIMANE DI ROBANTE PASSIONE E PRIME PAGINE PATINATE, IL DECLINANTE STEFANO DE MARTINO (IL SUO "AFFARI TUOI" E' FINITO SOTTO "LA RUOTA DELLA FORTUNA") E CAROLINE TRONELLI SI SONO LASCIATI. DA UN MESE NON SI VEDONO PIÙ INSIEME IN PUBBLICO...

giulio berruti maria elena boschi

L’INIZIO DELLA STORIA TRA L’ONOREVOLE MARIA ELENA BOSCHI E GIULIO BERRUTI, DENTISTA-ATTORE, È STATO FELICE, ALLIETATO DI SGUARDI ADORANTI SOTTO I FLASH DI “CHI”. L’INTRECCIO È CONTINUATO PER CINQUE ANNI TRA QUADRETTI FAMILIARI LIALESCHI PIENI DI BUONA VOLONTÀ MA SEMPRE PIÙ CARICHI DI TENSIONI. SAPPIAMO CHE NON C'È PIÙ GRANDE DOLORE, A PARTE I CALCOLI RENALI, DI UN AMORE FALLITO. QUINDI, ANNUNCIAMO COL DOVUTO RISPETTO, CHE È SCESO DEFINITIVAMENTE IL SIPARIO SULLA COPPIA BOSCHI E BERRUTI. BUONA FORTUNA A TUTTI...

conte appendino taverna bettini fassino roberto fico lorusso

INVECE DI COMPORTARSI DA "LADY MACBETH DEI MURAZZI", QUALCHE ANIMA PIA RICORDI A CHIARA APPENDINO CHE DIVENTÒ SINDACA DI TORINO GRAZIE NON SOLO AI GRILLONZI MA SOPRATTUTTO ANCHE AI TANTI VOTI DEL CENTRODESTRA CHE, DETESTANDO FASSINO, VOTARONO LA SPILUNGONA - QUELLA MIRACOLATA DELLA APPENDINO SI DEVE SCIACQUARE LA BOCCA PRIMA DI PARLARE DI GOFFREDO BETTINI COME “IL MALE DEL M5S” PERCHÉ, COME DICE CONTE, MERITEREBBE “UN MONUMENTO”– LO SCAZZO CON LA TAVERNA CHE LE HA RICORDATO COME SE FOSSERO STATE IN VIGORE LE REGOLE DI GRILLO “LEI NON AVREBBE AVUTO CARICHE…”

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”