CONTE E SALVINI, UNITI NELLA CATTIVA SORTE – SORGI AFFONDA IL COLPO SULLE CRISI PARALLELE DEI POPULISTI DI LEGA E M5S: “UN FILO DI COLLEGAMENTO TRA I DUE È RIMASTO: NELLO STRANO PACIFISMO DI STAMPO FILOPUTINIANO, NELL'EUROSCETTICISMO CHE LI HA VISTI SPESSO VOTARE INSIEME A STRASBURGO. ORA ENTRAMBI I LEADER SONO ATTESI A UNA PROVA D'APPELLO. LA LEGA IN VENETO CON STEFANI. E CONTE IN CAMPANIA CON L'EX PRESIDENTE DELLA CAMERA FICO”
Marcello Sorgi per la Stampa – Estratti
Simmetriche e egualmente problematiche per le rispettive coalizioni, le due crisi parallele di Lega e 5 stelle sono destinate a durare almeno fino al "giudizio di Dio" delle elezioni politiche del 2027 (...)
Certo, sono lontani i tempi della legislatura 2018- 2022, in cui i rappresentanti nostrani del sovranismo-populismo, grazie a fortissimi risultati elettorali conseguiti in elezioni da cui però non era uscito uno schieramento vincente, si erano risolti alla fine a governare insieme.
(...) Caduto il governo per volontà del leader leghista nella famosa "crisi del Papeete"(estate 2019), un filo di collegamento è tuttavia rimasto: nello strano pacifismo di stampo filoputiniano, nell'euroscetticismo che li ha visti spesso votare insieme a Strasburgo, e nell'adesione fredda, con molte libere uscite, alle coalizioni di centrodestra e centrosinistra.
Ora entrambi i leader sono attesi a una prova d'appello, che non servirà a trovare la soluzione dei loro problemi, ma forse consentirà a Salvini e Conte di proseguire fino al decisivo appuntamento del 2027: con la Lega che alla fine ha ottenuto il candidato governatore del Veneto, il segretario regionale Stefani, in una regione in cui la vittoria del centrodestra è scontata e una leggera rimonta rispetto a Forza Italia e al partito di Meloni possibile; e Conte – insidiato da Avs – che ha piazzato in Campania al posto del "cacicco" De Luca, in uscita per divieto del terzo mandato, l'ex presidente della Camera Fico. A loro sono appesi i destini dei simboli dell'ultima, appassita rivoluzione italiana.
salvini conte mattarella
giuseppe conte e roberto fico
zaia stefani salvini

