altobelli

LA NUOVA VITA DI “AL-TOBELLI” - DA 7 ANNI STO IN QATAR E COMMENTO LE PARTITE PER AL JAZEERA. QUANDO MI CHIAMARONO, PENSAI A BIN LADEN. LO STEREOTIPO ARABO UGUALE TERRORISTA È UN'ASSURDITÀ - CONOSCO BENE IL PRESIDENTE FIFA INFANTINO, QUANDO VIENE A DOHA VISITIAMO I CANTIERI DEGLI STADI DEI MONDIALI DEL 2022. VI STUPIRANNO, VEDRETE..." - IL VIDEO STRACULT DI "SPILLO" ALLE PRESE CON L'ARABO

 

 

 

Gaia Piccardi per il “Corriere della Sera”

 

«Contropiede di Bruno Conti e rasoterra perfetto. Io mi faccio trovare in mezzo all' area di rigore. Schumacher, il portiere della Germania, esce alla disperata. Se tiro subito, lo colpisco. Allora penso al dribbling: mi sposto il pallone sul sinistro e calcio sicuro. Vedo Stielike, sullo sfondo, che si dispera. Comincio a correre. Bellissimo».

 

ALTOBELLIALTOBELLI

C' era un ragazzo di Sonnino (Latina) che amava i Beatles, i Rolling Stones e fare gol. E poi esultava, come quell' 11 luglio 1982 a Madrid, terza perla sulla collana di Italia-Germania 3-1, finale del Mundial, esultava serio e un po' accigliato, 128 reti in 300 presenze con l' Inter più corrucciato che nella figurina Panini di quegli anni: «Non sono mai stato fotogenico. Ero magro e longilineo, uno spillo appunto. E poi mi fregavano le sopracciglia cadenti...».

 

ALTOBELLIALTOBELLI

Nel 2017, scavalcata con un cross morbido la barriera dei sessanta, Alessandro Altobelli, bandiera nerazzurra per undici stagioni (1977-1988) e campione del mondo in saecula saeculorum, è il fuoriclasse straniero della squadra che non ti aspetti. Allenatore nel branco dei grandi ex passati alla panchina? No.

«Non fa per me: ho preso tutti i patentini per ogni serie, potrei guidare persino la Nazionale.

 

Ho studiato per essere sempre aggiornato ma non ho mai pensato di allenare: è un mestiere troppo precario». Presenza fissa in uno dei contenitori della domenica italiana? Macché. Se ci fate caso, in tv non lo vedete mai. Spillo si è conficcato altrove, dritto e allampanato come quando a 14 anni tirava i primi calci nella formazione del barbiere di Sonnino, pur essendo destinato dal padre muratore a una macelleria di Latina.

ALTOBELLIALTOBELLI

Spillo, dove sei? «Vivo a Doha, in Qatar, sul Golfo Persico». Ad agosto, inshallah , fanno sette anni.

 

Da Sonnino a Al Jazeera «A Doha, chiusa la carriera di calciatore, andavo spesso in vacanza. Venni contattato da Al Jazeera Sport: trasmettiamo tutto il calcio italiano, ti interessa? E io: Al Jazeera? La tv di Bin Laden...? No, no, mi rispondono: quello è il canale delle news, noi trasmettiamo la Serie A. Mi rilasso e accetto. All' inizio, nel 2006, si trasmetteva dagli uffici di Milano: perfetto per me che tengo moglie, due figli (uno calciatore) e nipoti a Brescia.

 

Poi Al Jazeera è diventata Bein Sport e tutta la produzione è stata trasferita a Doha. Da allora faccio il pendolare tra Italia e Qatar».

 

La vita agra, è un' altra cosa. «Lavoro tre-quattro giorni alla settimana, concentrati nel weekend. Commento i match del nostro campionato, per cui nel Golfo vanno pazzi. E, durante la settimana, Europa League e Champions.

 

Abito in albergo, non ho voluto casa: non mi va, a 61 anni, di pulire, rifarmi il letto, cucinare. Mi trovo benissimo, dico la verità». Il cespo di capelli ricci, ingrigiti dal tempo, oggi sono pettinati all' indietro: l' aiuto che in campo riceveva dal suo alter ego Evaristo Beccalossi («Avere lui alle spalle significava ricevere sempre la palla giusta.

ALTOBELLIALTOBELLI

Eravamo affiatati anche lontano dal calcio: abbiamo fatto pure il militare insieme»), dopo la doccia del mattino glielo dà una buona dose di gel. Persino con il pizzetto, laggiù come a Milano, per strada lo riconoscono ancora. I campioni del mondo godono di uno status speciale, figuriamoci l' hombre del partido contro la Germania di Briegel, Littbarski, Müller e Rummenigge.

 

L' ampia comunità italiana di Doha gravita intorno al ristorante «Lo spaghetto» di Gigi, dove Spillo è accolto e trattato come un pascià. «È il punto di ritrovo, siamo una grande famiglia».

 

Ma il marchio alessandroaltobelli è in grado di aprire le porte del palazzo reale dell' Emiro Tamim bin Hamad al Thani, 36 anni, tra le altre cariche presidente del Comitato olimpico nazionale e fondatore del Qatar Sports Investments, che possiede la squadra di calcio del Paris Saint Germain. Investendo ad ampio raggio, il fondo sovrano si è guadagnato un ruolo di primo piano sul playground dello sport mondiale, fino a ottenere dalla Federcalcio internazionale (Fifa) l' assegnazione del Mondiale 2022 in uno scenario di accuse di corruzione e compravendita di voti costate la poltrona, alla fine dell' inchiesta che l' anno scorso ne ha terremotato i vertici, ai più alti papaveri della Fifa.

 

ALTOBELLI 4ALTOBELLI 4

Verso il Mondiale 2022 Altobelli con i fatti di cronaca che hanno portato all' esautoramento di Sepp Blatter non c' entra nulla, ovviamente. Ma con il Mondiale che ha trasformato il Qatar in un immenso cantiere di 11.437 km 2 e che tra cinque anni piazzerà per un mese (atipico: si giocherà a dicembre per evitare il caldo torrido) questa piccola penisola arabica al centro del pianeta, forse - di rimbalzo - sì.

 

«Non ho ruoli ufficiali. Ma conosco bene Gianni Infantino (neo presidente della Fifa, un italo-svizzero che ammette candidamente di avere avuto come idolo Altobelli da bambino ndr ), quando viene a Doha visitiamo insieme i cantieri degli stadi. Vi stupiranno, vedrete...». E se gli chiedessero di fare l' ambasciatore italiano per i vip che verranno a vedere le partite? «Mah, sarei combattuto... Dopo tanti anni, pur tornando in Italia spesso, mi manca la famiglia e mi dispiace non veder crescere i nipotini... E poi c' è mamma, a Sonnino, in gamba ma anziana... So anche, però, che in Italia sarebbe difficile lavorare: tutti i ruoli in tv sono coperti. Eppure ho un' esperienza da commentatore pluriennale, ormai...».

 

L' Arabia di Altobelli pare uno Shangri-La. Le partite di calcetto sul campo refrigerato dell' Emiro, il traduttore per le dirette («L' arabo? Mi rifiuto: troppo difficile!») negli studi superaccessoriati e moderni di Doha, l' accoglienza («Ho amici ovunque, persone alla mano, squisite. Lo stereotipo arabo uguale terrorista è un' assurdità»). E lo sfruttamento degli operai? Le morti bianche? Le denunce di Amnesty International?

 

ALTOBELLIALTOBELLI

«Ho visitato molti compound: i lavoratori hanno la sala tv, l' ospedale, il ristorante, tutto. Stanno costruendo strade, alberghi, quattro linee della metropolitana. Ci tengono troppo: sarà un grande Mondiale». Con o senza Spillo, lo scopriremo solo vivendo. Magari lo ritroveremo, da illustre cittadino di Doha, sceicco onorario. Ride leggero, da chi sa farsi voler bene: «Vorrebbe dire che nella vita qualcosa di buono l' ho combinato».

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....