kylian mbappe olivier giroud francia

LA FRANCIA E' DIVENTATA UNA POTENZA NEL CALCIO DA QUANDO HA MESCOLATO LE ETNIE - ALDO CAZZULLO: "LE DUE STELLE SONO KYLIAN MBAPPÉ E OLIVIER GIROUD. IL PRIMO FIGLIO DELLA BANLIEUE E SIMBOLO DI UN PAESE MULTIETNICO. GIROUD FRUTTO DELLA FRANCIA PROFONDA E POPOLARE, CATTOLICO PRATICANTE. UNO È NERO, L'ALTRO È BIANCO...PARIGI E' OGGI LA CAPITALE DI UN PAESE MISTO, METICCIO, DOVE I FRANCESI RIDONO E I MAROCCHINI PIANGONO"

Aldo Cazzullo per il “Corriere della Sera”

kylian mbappe con la maglia di achraf hakimi

 

Ogni francese va a rialzare e consolare il suo marocchino. Mbappé indossa la maglia di Hakimi. La favola è finita. Invano i Leoni in campo hanno pregato, danzato al ritmo del rapper portato da casa, corso come diavoli, a volte dominato, per poi inginocchiarsi sotto la curva, a ringraziare l'intero mondo arabo.

 

Non sempre nel calcio vince il più forte; ma molto spesso sì. I francesi, fischiatissimi dallo stadio intero - Marsigliese compresa -, esorcizzano la paura. Ma la Francia non riesce a gioire sino in fondo; e non solo perché dovrà battere Messi nella sua ultima partita mondiale.

 

emmanuel macron in qatar

Emmanuel Macron si è portato in Qatar ed è entrato allo stadio praticamente senza scendere dalla limousine, grazie alla rampa per i VVip che sale fino in tribuna attraverso un prato verde - nel deserto - da far invidia ai giardini dell'Eliseo.

 

Sull'aereo presidenziale c'erano Jean-Pierre Papin, suo sostenitore dichiarato, e l'altra vecchia gloria Alain Giresse. Ma a Parigi infuriano le polemiche.

 

achraf hakimi kylian mbappe 2

Da destra, Eric Zemmour, «ebreo berbero» come si definisce, maledice l'integrazione franco-marocchina: «Come avrebbe reagito re Mohammed VI se i francesi avessero tifato contro il Marocco a Casablanca?».

 

Da sinistra, il capo dei Verdi Yannick Jadot e il braccio destro di Jean-Luc Mélenchon si sono detti disgustati dal viaggio di Macron nell'emirato corruttore e schiavista. «La polemica bisognava farla prima, al momento dell'assegnazione» ha risposto il presidente, come a dire: colpa di Sarkozy (con cui, per contrappasso, la Rai l'ha confuso).

 

 A Zemmour non ha sentito il bisogno di replicare; il leader estremista non capisce nulla di calcio; alla vigilia della semifinale Brasile-Germania del 2014 previde una netta sconfitta dei tedeschi, «non più dolicocefali biondi» in quanto contaminati dal sangue arabo e africano: com' è noto, i non dolicocefali vinsero 7-1. Eppure il calcio incrocia anche stavolta, pure in Francia, la politica e la società.

 

kylian mbappe olivier giroud 1

Le due stelle dei finalisti sono, com' è noto, Kylian Mbappé - inesistente nel primo tempo, decisivo nel secondo - e Olivier Giroud (un palo e un errore clamoroso sotto porta, prima di essere sostituito). Due generazioni e due storie diverse.

 

Mbappé baciato dagli dei, figlio della banlieue e dell'accorta madre Fayza Lamari ex campionessa di pallamano riconvertita in manager, esploso giovanissimo, amico di Macron che è intervenuto per trattenerlo al Psg anziché emigrare a Madrid, testimonial anti-Covid (tanti figli di immigrati sono andati a vaccinarsi dopo aver visto lui), simbolo della Francia del futuro, multietnica e integrata; come ha mostrato plasticamente indossando a fine partita la divisa degli avversari.

 

kylian mbappe olivier giroud 2

Giroud frutto della Francia profonda e popolare, nato e cresciuto in provincia, una lunga trafila in squadre secondarie - Grenoble, Istres, Tours -, esordio in Nazionale a 26 anni, uno scudetto a Montpellier nel 2012, poi l'esilio inglese e italiano.

 

Ma soprattutto Giroud cattolico praticante, quattro figli, con un passo della Bibbia - «Dominus regit me et nihil mihi deerit», il Signore è il mio pastore, non manco di nulla - tatuato sul braccio destro e un crocefisso sulla spalla; il che non sarebbe una notizia, se non fosse che il crocefisso nelle scuole e nei tribunali francesi non c'è, è vietato dalla legge. (Mbappé è uno dei pochi calciatori in attività senza tatuaggi).

kylian mbappe olivier giroud 3

 

Naturalmente, di tutto questo a Kylian e a Olivier non importa molto più di nulla. Giocano a pallone, sono in finale ai Mondiali. Sono persone accorte ma semplici (quando vogliono parlare di qualcosa che non sia calcio, i cronisti francesi interpellano semmai Lloris e Varane).

 

Ma è così che molti compatrioti li pensano e li rappresentano. Di sicuro, a Giroud nessuno ha mai regalato nulla. È stato anche vittima del razzismo all'incontrario, quando prese in Nazionale la maglia numero 9 che era stata di Karim Benzema, il franco-algerino penalizzato dallo scandalo del video erotico usato (non da lui) per ricattare il compagno Mathieu Valbuena.

 

kylian mbappe olivier giroud francia polonia

Il più innocente di tutti, Giroud, fu fischiato allo Stade de France, che nel 2001 durante un'amichevole era stato invaso dai tifosi dell'Algeria: la partita fu interrotta, e mai replicata. Benzema si è ripreso dall'infortunio; non l'hanno richiamato perché Mbappé preferisce avere al fianco Giroud.

 

E tuttavia sarebbe ipocrita tacere quello che nello sport diventa per fortuna sempre più un dettaglio, ma in politica purtroppo no: Mbappé è nero, Giroud è bianco; «la Francia è un Paese di razza bianca» ha detto Marine Le Pen; suo padre Jean-Marie se la prendeva con i campioni del mondo del 1998 che non cantavano la Marsigliese a squarciagola (Karembeu taceva proprio); e invece oggi Parigi è la capitale di un Paese misto, meticcio, dove i francesi possono ridere mentre i marocchini piangono; ma sarebbe potuto accadere anche il contrario.

giroud

 

E Giroud è l'unico cognome franco-francese letto in campo; oltre ovviamente al c.t. Deschamps, che però non si parla con Zidane, da tempo indicato come possibile successore, e che nell'intervista-fiume all'Équipe per i suoi 50 anni non ha mai nominato l'ex compagno. Ma Deschamps ora chi lo tocca? I marocchini piangono; ma è stato splendido lo stesso.

achraf hakimi kylian mbappe 1achraf hakimi con la maglia di kylian mbappe scontri tra tifosi francesi e marocchini in francia a montpellierscontri tra tifosi francesi e marocchini in francia a montpellierfrancia marocco

 

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...